Recensioni per
Dopotutto non è così male
di mortifero

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
22/02/24, ore 10:20

Leggere questa os è stato come scorgere due facce della stessa moneta, considerando i parallelismi con il suo "antefatto" Junebug. Morty lo fai proprio tuo come personaggio ed entrare nella sua testa è una spirale di emozioni. Penso anche che tu ti riveda molto in lui ed è carino come tu inserisca elementi della tua quotidianità nel suo contesto universitario (supposizioni mie xp).

All'inizio il concetto di daimon mi era completamente sconosciuto ma con la tua scrittura scorrevole me l'hai reso subito comprensibile. È come se Rick dettasse il pensiero metodico di Morty. Anzi la voce di Rick è letteralmente quella che il moro sente nella sua testa quando formula qualcosa senza dargli fiato. Onnipresente, come al solito. Neanche dentro di sé c'è scampo.

Mi sono piaciute le piccole allegorie che hai fatto, riferite alla serie (la vasca d'acido, le pesche aliene) ‐ saranno pure delle banalità se vogliamo metterla così ma non le considero affatto tali e mi sono piaciute molto hahah

L'amore che Morty prova per Rick è dolore, è masochismo, ma il moro non può privarsene. Rick l'ha plasmato e Morty non potrebbe liberarsene neppure se volesse, talmente gli è devoto. Talmente disperato per qualunque suo gesto che possa anche solo minimamente restituire quello che lui nutre nei suoi confronti. Una dipendenza reciproca che tuttavia il moro vive come fosse a senso unico. Non sa che il potere che Rick ha su di lui è misero in confronto all'influenza che LUI ha sul vecchio. E forse non se ne accorgerà mai.

Come nell'incubo creato dal Buco, crederà di vivere sempre nell'ombra di Diane, perché a lui spettano solo gli avanzi, mentre a lei tutto l'amore,,

Immaginare questa sorta di reunion è stato.. Wow. Rick che deducibilmente si è fatto più anziano qui. Morty che è rimasto così distante da lui da non riuscire a riabbracciare appieno la complicità che avevano prima - per lui il nonno un tempo era un libro aperto e ora gli riesce difficile discernerlo anche nelle minime sfaccettarure, la hypervigilance che gli dedicava non è più stata necessaria perché lui non c'era più. Morty non vuole e non crede di meritare la libertà perché è sempre appartenuto a Rick e sempre a lui sentirà di appartenere. Ma gli va bene così, d'altronde finché sarà guidato dal cuore rimarrà sempre prigioniero.

Certo sentire Rick chiamarlo Dottore è un'altra cosa hahah fa impressione (Però può fare come Bugs Bunny ora - "What's up, Doc?")

Nulla come al solito parto con buoni propositi e poi degenero lentamente nella parte demenziale di quello che voglio dire, ma quello che scrivi è veramente poetico e mi tocca profondamente. Mi sono sentita quasi "coccolata" da questo tuo nuovo scritto, mi era mancato poterne assaporare. E non giustificarti affatto, tutti affrontiamo un momento di debolezza o di sconforto e spero tu riesca a superare il tuo e ritornare più energica di prima, quando e come (e se vorrai) rispondermi it's a thing for later. Alla prossima fic e ti auguro un buon fine settimana🌹