Recensioni per
Piccoli segreti tra amici
di Giorgi_b

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/04/24, ore 16:12

Ok questa storia è... tantissime cose e davvero non so da dove cominciare!
Scritta benissimo, divertente e intrigante, con una buona dose di introspezione intelligente. E poi c'è Oikawa, e io lo amo alla follia e ho sempre paura di leggerlo ma tu lo hai reso benissimo, gli hai dato lo spessore e le sfaccettature che lo rendono per me il miglior personaggio in Haikyu di sempre. 
E Shouyou, tenero cucciolino che sta crescendo e cavoli, addirittura col grande re in persona!
E mi è piaciuto il tuo lasciare aperte tutte le possibilità. Perchè io pure sono convinta che quello che tu racconti sia successo davvero, tra una pagina e l'altra di Furudate. E siccome sono una multishipper (anche se adoro IwaOi e KageHina) va benissimo così, tutte le possibilità ancora aperte per tutti.
Complimenti davvero!
<3

Recensore Master
30/03/24, ore 12:36

Il fatto che Hinata e Oikawa abbiano avuto un incontro fugace, una storia o giù di lì direi che ormai è decisamente CANON !!!
Sdoganato questo passaggio, ho amato questo racconto che ho trovato molto verosimile: ci sta che i due siano finiti a letto per solitudine, per solidarietà, per fare un torto a Kageyama nel caso del piccoletto.
Una cosa è certa: Shoyo in quel frangente non può essere innamorato di Tooru. Lui è stupendo, bellissimo, carismatico, sexy e andare a letto con lui è una gratificazione personale oltre che una gran bella consolazione.
Ma il mandarino è innamorato cotto di Kageyama: lo invoca (fanculo Kageyama) appena sveglio al mattino (è il suo primo pensiero anche se ha appena fatto sesso con il Dai Osama) e  lo nomina ogni due per tre.
Addirittura non vuole che ciò che è successo tra di loro arrivi alle orecchie di Tobio.
Ma nemmeno Oikawa è innamorato di lui: si sta divertendo con lui, lo stuzzica e lo prende in giro è un amico (con benefici).
Sarà che sono di parte, ma ho amato il flashback di quel bacio rubato durante la cerimonia della consegna dei diplomi.
I dialoghi sono pazzeschi, soprattutto il modo di esprimersi di Oikawa che ho trovato parecchio IC.
La narrazione è di altissimo livello come sempre: i tuoi lavori sono sempre una garanzia.
COMPLIMENTI.

Recensore Master
14/03/24, ore 01:31

Sono due personaggi estremamente diversi eppure tra i più simili di tutta l'opera. Come te, anche io penso che a quell'incontro sia seguito qualcosa e soprattutto che sia nato un ottimo rapporto. Ho adorato come hai descritto la complicità e l'amicizia nascenti. Alla prossima!

Recensore Master
13/03/24, ore 17:45

Già sai, credo, che Oikawa non sia propriamente il mio preferito (dopotutto io sono ClubTobio all’ennesima potenza), ma qui mi è piaciuto molto per come ha gestito la questione, in parte facendo lo stronzo e prendendo in giro a oltranza Shoyo, anche per il fatto di vergognarsi cosi enormemente di essere completamente nudo davanti a lui, ma poi cambia registro e gli dà dei consigli che, in realtà sono anche per sé stesso, perché lui per primo soffre dello stesso male di cui soffre Shoyo; entrambi sradicati dal loro ambiente, entrambi lontani da qualcuno che è rimasto dentro di loro na è a migliaia di chilometri di distanza. E a poco conta che uno di loro abbia scelto di staccarsi completamente mentre l’altro conta di tornare perché il dolore è lo stesso, e davanti a quel dolore Tooru non è capace di comportarsi da stronzo.
Questo è un momento complicato, per entrambi, perché le emozioni e i sentimenti in gioco sono tanti e contrastanti, e quando Shoyo soccombe al dolore, Tooru cambia completamente registro.
Ti perdono per aver fatto tradire Shoyo perché questa shot è veramente bella.

Recensore Veterano
13/03/24, ore 09:54

Carissima Giorgia!!!
Andiamo per gradi... L'inizio di questa storia è un risveglio personalmente vissuto proprio come se fossi lì, anzi, come se fossi Shouyou direttamente, da quanto l'hai descritto a colori vividi. Dà proprio l'impressione di una pigra domenica mattina, quando ti sveglia il sole e non il suono di una sveglia puntata, quando apri gli occhi e sai che non hai nulla da fare, se non crogiolarti nei tuoi pensieri finché ti va. E allora pensi, ripensi, fai un bilancio e ti sembra che vada tutto bene. D'altronde c'è il sole, no? L'ambiente è finalmente il tuo e ti senti in grado di spaccare il mondo, soprattutto perché non arriva quella stretta allo stomaco data dal giorno che è. Pensare a un compleanno che trascorrerà in sordina, perché le cose sono andate come tu volevi che andassero, sentirsi adulti perché non arriva la malinconia, sentirsi invincibili, sentirsi... come uno che ancora deve iniziare la giornata più importante dell'anno, quando il resto del (tuo) mondo l'ha già vissuta è sia strabiliante che spaventoso. Eh gia: quante cose posso ancora fare? Ma quante ne ho già perse e sono già state vissute a diciottomila chilometri lontano da me? Ma vabbè, c'è il sole, sto bene e sono sopravvissuto alle ultime trentasei ore, quindi nulla può distruggere questa sensazione di vittoria che mi porto dentro, no?
E invece sì. La puntura dritta al petto di un pensiero infiltrato tra i raggi di questo sole, un pensiero latente che invece non ti abbandona mai, notte e giorno, giorno e notte, perché tu vivi sia in Brasile che in Giappone, contemporaneamente e sai bene le cose che fai e quelle che non puoi più fare. Ma la costante di tutto è quel pensiero: non sei a casa. E se, crescendo, accetti l'idea di aver abbandonato il nido, no, l'idea di aver perso "lui" non l'accetti. Perché non è un rimpianto vero e proprio, è più la consapevolezza di aver perso un pezzo di te. Kageyama. Quello di cui non eri niente di definito, se non "inseparabile" e invece vi siete separati. A questa sensazione proprio non riesci ad abituarti, anche se tutto *sembra* andare alla grande.
E a quel punto compare il Grande Re. Ma non un grande re in divisa pronto a combattere sul campo, no! Quello sarebbe stato semplice! Un Grande Re che più si mette a nudo, più diventa davvero invincibile e irresistibile. E l'idea miseramente accantonata della sua importanza nel gioco delle parti che stai inscenando torna prepotente.
Hai tradito l'idea di Kageyama come tuo unico "inseparabile" e ti sei affidato a Oikawa. Perché è questo, secondo me, che ti fa più male. Ah, no: forse ti fa male sapere che ti sei affidato a un Oikawa che non conoscevi e che è sempre più elettrico e magnetico. Un Oikawa che hai descritto alla perfezione nel suo essere "bello e dannato" e più coriaceo eppure più fragile di te, ma anche sopravvissuto a ciò che tu stai vivendo adesso. Sei secondo a Kageyama per fuso orario, perché lui ti precede su una via che brami, e ti scopri secondo anche a Oikawa.
Lui c'è già passato da quello che in maniera freudiana stai cancellando: la malinconia, lo strazio di sentirti solo contro il mondo, la sensazione di aver perso qualcosa di incommensurabilmente importante, di averlo lasciato in standby sperando di ritrovarlo uguale - ma uguale non sarà, perché tu hai rovinato qualcosa e perché tu hai ceduto a qualcos'altro che pensavi impossibile.
Perché finalmente è arrivato il prode cavaliere in armatura, una faccia sconosciuta di qualcuno che consideravi un Dio avversario e l'hai visto uomo - e che uomo!
E la nudità in cui ti ritrovi, dopo aver scelto di non volerci pensare, non è solo una nudità fisica, ma soprattutto psicologica. Perché lui adesso sa. Sa tutto di te, presumibilmente: da come passi davvero le tue giornate, a come ti senti davvero, a cosa speri, cosa ti manca, cosa desideri. E tu desideri essere compreso, più di tutto. Perché sai di aver fatto scelte che tanti non hanno mai condiviso (ma lui le ha fatte prima di te), sai di aver bisogno di qualcuno che voglia proprio te (e lui lo fa, no? Lui vuole i tuoi baci, finalmente, mentre qualcun altro invece non li ha voluti), qualcuno che ti porti a riva, mentre annaspi alla ricerca di uno scoglio che ti dica che non sei ancora spacciato.
Il tuo Oikawa è un dipinto impressionista. Sia nella forma (la descrizione di lui nel letto, bagnato dal sole, è qualcosa di estremamente conturbante), ma soprattutto nei chiaroscuri della sua anima. Ha le cicatrici sull'anima, il tuo Oikawa ed è il solo, il "perfetto" che possa aiutarti a trasformare in cicatrici che non facciano più male tutte le ferite che tagliano e taglieranno la tua.
Lui conosce la via e te la vuole mostrare, perché tu non ti perda. Lui sa cosa ti serve, perché sarebbe servito a lui e ti domandi, forse, come abbia fatto Oikawa senza una mano tesa come lui la sta tendendo a te.
La vergogna, il desiderio, la voglia di perdersi e la necessità di salvarsi sono personificate in questo angelo/demone che ti "fa cose", che ti insegna cose, che ti accompagna per mano (piede) e ti guida verso la consapevolezza di quello che stai vivendo.
Il crollo della tensione di Shouyou e il suo arrendersi all'onda dell'emozione, del dolore, della disperazione sussurrata è un momento estremamente emozionante della storia ed è descritto in modo così verosimile e naturale.
C'è proprio evidenza della dicotomia corpo guidato da certe sensazioni, speranze, voglia di andare avanti e dimenticare e pensieri assoluti a cui non riesce a sfuggire e tutto questo è straziante. E' un lamento rannicchiato sotto le coperte, non un grido disperato e tu l'hai reso alla perfezione.
I ricordi della notte che si insinuano striscianti e detonanti in mezzo ai rimpianti e alle speranze e al dolore e alla determinazione, in un cocktail emozionale così esplosivo, rappresentano, secondo me, la vera essenza di questo Shouyou. Intendo dire che lui è vittima dello tsunami che lo coglie e tsunami stesso, è processo creatore e distruttore allo stesso tempo. In questo momento Shouyou sta costruendo quello che diventerà e sta distruggendo alcuni cardini fondamentali della sua vita pregressa.
Guarda, quando l'ho letta, mi sono sentita anch'io gagliarda, timorosa, spaventata, eccitata e infine dilaniata dal non essere in grado di separare temporalmente tutte queste emozioni.
Sei riuscita perfettamente anche nello scopo di svelare senza svelare alcuni dettagli di sta benedetta long che tutti aspettiamo a gloria e di aumentare la curiosità su di essa.
Alcuni dettagli di questa storia sono appena accennati, ma credo contengano un mondo, che spero venga svelato, prima o poi.
Adesso mi cheto, che ho scritto un pasticcio di recensione, più incasinata dei pensieri di Shouyou (vedi cosa riesci a fare? a incasinare i pensieri di una povera bulletta attraverso i tuoi scritti, tanto fai empatizzare il lettore con il personaggio!!!) ma un dettaglio voglio che ti arrivi forte e chiaro, anzi, forse due, forse tre... Kageyama qua non c'è, ma è l'elefante nella stanza: la sua presenza è dannatamente fondamentale per tutta la storia e questo è veramente una magia che sei riuscita a realizzare! Due: sei riuscita a evocare non solo le emozioni, ma proprio tutto: colori, luci, odori, allucinazione di trovarsi in una situazione del genere, sprazzi di colore alternati a ombre buie, in un modo straordinario. Tre: già mi intrigava, adesso mi hai resa schiavaninfomaneassatanatainastinenza da *questo* Oikawa, che solo a pensarci qua si sussulta! Quattro: con questa ff confermo che hai definito appieno il tuo stile. Se me l'avessero fatta leggere senza dirmi di chi fosse, non avrei avuto dubbi: Giorgia! E avere un stile così personale significa essere arrivata più in là di quanto credi, mia cara!
E mettiamoci anche un cinque, va': se non si fosse capito, ho amato ogni singola parola di ogni singola frase di questo gioiello che hai scritto. E' perfetta, scritta divinamente, palpitante, e che altro ti dico!?
MERAVIGLIOSA!!! Meravigliosa la ff e tu, ovviamente!
Grazie grazie grazie di averla condivisa con noi!!!

Recensore Master
13/03/24, ore 09:11

Sono morta e risorta più volte durante la lettura di questa fic!!!! CA-VO-LO!!!!!!!
Allora, fammi ricapitolare un attimo le idee. Partiamo dal fatto che la OiHina è la mia seconda OTP della vita, e la prima che mi ha veramente, ma veramente, emozionata. Ricorderò per sempre quel pomeriggio d'estate di due anni fa in cui ho letto quel panel e come Shouyou ho pensato (e urlato): MA E' IL GRANDE RE?!?!?!?!?!! Per me è stata un'epifania, davvero. Per cui sì, appoggio e sostengo in toto il tuo hc del Brazilian fling. Che per me è CANON, punto.
Quindi date queste premesse sono arrivata a leggere con grande curiosità e aspettative abbastanza alte. Aspettative che non sono state affatto deluse già dall'inizio: quanto ho amato l'acrobazia. Non si può spiegare. E l'imbarazzo cocente di Shouyou. E quanto cazzo sia bello Oikawa (i pensieri di Shouyou sono quelli di tutti noi). E anche quando cazzo sia saggio, e, a modo suo, dolce.
Ma quello che mi ha colpito più di tutto è la delicatezza con cui hai raccontato una scena così complessa e così densa di emozioni contrastanti, soprattutto come hai reso la malinconia che unisce e lega indissolubilmente questi due personaggi. Quel "per quelli come noi" è stato il mio proiettile nel petto. E' per questo che li amo insieme. Proprio per "per quelli come noi". Trovarmelo lì scritto nero su bianco mi ha fatto sentire veramente... capita? Non so come spiegarlo, ma mi ha emozionato tantissimo.
Concludo questa roba sconclusionata dicendo che attenderò pazientemente la long che stai scrivendo perché sento che ne vale la pena!
(Recensione modificata il 13/03/2024 - 09:14 am)

Nuovo recensore
13/03/24, ore 08:28

*Fa un sospirone*
DUNQUE. Eccoci qui, al termine della mia passione di Cristo fattasi OiHina.
Dunque, tralasciando il fatto che io ritengo questa tua OS un’ammutinamento personale 🙈​ questo tuo lavoro, per me, è stato un viaggio. È partita da qualcosa che, come già sai, non capivo appieno, e poi l’hai plasmata e BOOM. Finalmente ti ho ritrovata fra le righe della tua fic ❤️​
La voglio analizzare insieme a te, prenderti per mano e farti capire che sì, Giorgia, ce l’hai fatta a farmi piacere una OiHina 🙈
Partiamo dal viaggio introspettivo di Hinata: ci sono delle sfumature di emozioni e colori davvero splendide in questo tuo lavoro. Ci sono dettagli che tu, nella tua bravura, ingigantisci e da insignificanti che dovrebbero essere rimangono impressi nel lettore, come per esempio un ragazzo che si sveglia a centinaia di migliaia di km da casa e passa il suo primo compleanno in solitudine, che si scopre stranamente indifferente alla cosa, e si convince di essere maturato ma no, è solo forse apatia e volontà di fuggire da se stesso. Per non parlare dei dettagli della sua stanza, con i richiami al Giappone e alla sua vita là, che sono di una semplicità e di una immediatezza struggente. I colori del soffitto della camera a Rio, paragonati a quelli di Sendai, poi, sono stati un colpo al cuore: il fatto che proprio nel momento meno opportuno pensi a casa sua è stato straziante, mi ha fatto tanta tenerezza perchè hai mostrato quanto, in fondo, Hinata sia ancora un cucciolo con un sogno grande nel cuore ❤️​
E i ricordi legati a Kageyama, WOW. Che dire, Giorgia, quando ho letto la realizzazione “Inseparabili” mi sono sciolta. Era come se toccassi il suo dolore, in cinque parole mi sono fatta un castello in testa, ho rivissuto la sua incredulità di quella volta in palestra in modo così vivo che mi è venuto il magone.
E tutta la fase di vergognosa nudità che imbarazzatissimo espone, il fatto che non trova nemmeno il coraggio di muoversi per rivestirsi, urlare, scappare, come un cerbiatto abbagliato dai fanali di un’auto. Questo È il nostro Hinata in tutto e per tutto, fino in fondo.
Giorgia mia, io faccio finta di niente, chiudo occhi, orecchie e bocca, ma il tuo headcanon è perfetto. Perchè anche se non voglio pensarci, quello che Hinata avrà combinato a Rio sarà ben peggiore di una sveltina con sua maestà 🙊​ È solo che è molto difficile per me accettarlo 🤣​
Però tu sei stata bravissima a giostrarti fra terra e cielo, a manipolare e giocare con questo trio così ben equilibrato.
Di nuovo, Giorgia, hai stupito e colpito nel segno ❤️​ E insito, che viaggio è stato per me vedere la tua fic elevarsi ❤️​ Grazie della tua fiducia ❤️​

Recensore Master
12/03/24, ore 22:35

Come ho gia' avuto modo di dirti, adoro come le tue parole creino una vibrazione armonica. È proprio questa la sensazione che mi danno: di qualcosa che fluttua nell'aria e si propaga, anche se ci descrivi un movimento o una azione.

Ho amato questo Shoyo che, durante il primo compleanno lontano da casa, passi dalla comprensibile disperazione all'euforia.
Che dire della descrizione della bellezza eterea di Tooru? (Anche per me 'sti due in Brazil, zinzin alla grande). Del loro "battibeccare" che Tooru cerca di rendere il più giocoso possibile per togliere a modo suo Shoyo dall’imbarazzo?
Quel "ci sono dei pensieri più pericolosi di altri" mi ha uccisa😭 ecco: sta frase riassume tutta la consapevole sofferenza di Tooru😢

Morta con "il coso" e quell'ormai nostro "stronzamente"🤣🌚 il potere della pervy luna colpisce sempre, Amica~♡

Attendo con ansia la long *fissa*

Recensore Master
12/03/24, ore 22:32

Ma ma ma è bellissima.
Innanzitutto io concordo con te sul fatto che Hinata e Oikawa in Brasile ha fatto cose eccome se han fatto cose
Qui mi è piaciuto tantissimo come hai descritto Tooru, wow e davvero superlativo.
E poi i tormenti di Hinata che nonostante Oikawa nel suo letto non può fare a meno di pensare a Kageyama.
I mia complimenti davvero.
A presto un kiss
Bombay