premessa obbligatoria, sono saint oleander dal forum, mi sto facendo il mio solito giro dalle altre storie partecipanti al contest, eccomi qui :)
che ottima idea, prendere questo dettaglio - una throwaway line come si dice in inglese - e trasformarlo in una spiegazione della crescita di Silente e del cambiamento dei suoi desideri, che qui si portano dietro tutta una serie di rimpianti. credo che la tua sfida contro le drabble sia stata vinta con successo, complimenti!

Ollie

Molto bella questa interpretazione della celebre scena dello Specchio delle Brame!
La tua headcanon è molto condivisibile, a parer mio; sei riuscita a mostrarci bene il personaggio di Silente senza neppure nominarlo direttamente, coi suoi rimpianti e i suoi dolorosi ricordi: un compito non facile.
In bocca al lupo per il contest!

Afaneia

Ciao! Ho visto la storia dal contest del forum di Ferisce la penna e ho pensato di lasciarti un commento.
Per prima cosa, mi ha colpito molto la scelta del momento in cui si colloca la drabble. Hai saputo catturare un istante molto significativo, almeno per Silente, nonostante al tempo del primo libro (o film) non si potesse ancora capire fino in fondo la storia nel suo complesso.
Inoltre, più la rileggo e più mi convinco che sia canonica. E ti faccio i complimenti perché sei riuscito a inserire anche la risposta che da Silente senza che questa fosse mendace. Perché, di fatto, vede se stesso "con in mano un paio di grossi calzini di lana", solo che non spiega il contesto che c'è dietro.
Devo dire che mi è piaciuta molto! Ben fatto!
(Recensione modificata il 23/03/2024 - 09:28 am)

Ciao!
Partecipo allo stesso contest, quindi ero curiosa di leggere un’altra drabble consegnata nel fandom di Harry Potter. Hai scelto una scena che mi è sempre piaciuta molto da approfondire brevemente in questa drabble. Ho spesso pensato che Silente stesse mentendo, ma in questo caso ci racconti che stava semplicemente omettendo dettagli, stava dicendo la verità a suo modo, com’è tipico del personaggio. Similmente a Harry, vede una famiglia riunita che non esiste più.
In bocca al lupo per il contest!

Ciao! Arrivo qui dal contest "Let's drabble" e sono felice di trovare una storia di HP.
Ho sempre immaginato che quella di Silente fosse una bugia bella e buona a spese del povero piccolo Harry, invece tu con questa drabble hai esplorato la possibilità che dietro quei calzini si nasconda un ricordo dolce e pieno di rimpianto per una serenità familiare perduta. Non solo è temolto tenera, ma è anche simmetrica a ciò che Harry vede nello specchio.
La salvo! ☺️

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Ciao!
Ho letto questa drabble e mi è piaciuta moltissimo. Ho ben presente la scena a cui fai riferimento e anch’io ho sempre avuto l’impressione che quelle parole nascondessero molto altro. Silente, da personaggio misterioso e introverso quale è, sembra voler fuorviare il discorso dopo la domanda di Harry, ma questa tua visione di quel momento mi piace davvero di più!
L’immagine della famiglia riunita è di sicuro qualcosa che lo può rendere felice. Silente è sempre inquieto e sempre in movimento e non mi sembra così strano se la sua felicità in quel periodo corrispondesse al ricordo di un momento di pace, vissuto in tranquillità insieme alla sua famiglia, prima che gli eventi rovinassero tutto.
Ti faccio molti complimenti per come hai descritto con grande chiarezza ciò che il preside vedeva riflesso nello specchio e per come hai lasciato trasparire la sua tristezza per quello che ha perso. Una bellissima interpretazione!
Un saluto!
(Recensione modificata il 16/03/2024 - 06:07 pm)
(Recensione modificata il 16/03/2024 - 06:08 pm)

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Sono approdata quasi per caso nella tua storia sai? Stavo sbirciando la sezione di Harry Potter quando ho visto questa storia e leggendo la trama e i personaggi mi sono incuriosita. Il personaggio di Albus Silente per me è un personaggio molto particolare, passo dei momenti in cui lo adoro quando è giovane ed è innamorato di Gellert a momenti in cui quando è più adulto in cui lo odio per come ha trattato Harry, nascondendogli a volte le cose e tutta la verità. Questa storia mi ha colpito molto perché ci ha mostrato qualcosa di cui non eravamo consapevoli, una tradizione famigliare perduta, un rimpianto. 

Complimenti per il tuo stile 

Giulia 

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