Bennina de mi corazón!
Già mi hai mezzo seccato con quell’incipit e, poi, me l’hai pure pubblicata: come potevo io esimermi dal passare da qui appena possibile? Le tue storie su Hunger Games, sono decisamente un mio punto debole, è chiaramente un dato di fatto ù_ù
Io odio Gale con tutte le mie forze, è un astio proprio viscerale, atavico ma questa chiave di lettura che hai dato al rapporto che ha con Katniss o meglio che Katniss ha con lui mi è proprio piaciuta. In particolare ho apprezzato davvero tanto il fatto che Katniss, che gioca con il fuoco in tutte le sue possibili sfaccettature, si sia lasciata andare a quello della passione e della rabbia di Gale perché quando ne hai passate troppe il sentire ancora qualcosa diventa difficile ma, al tempo stesso, il non sentire niente è un’opzione che decreta le nostra fine e, quindi, quello che vuoi è cercarne sempre di più. Se, poi, pensiamo che a tutto questo ci si aggiunge il costante, logorante senso di colpa di essere la causa di ciò che Peeta è diventato, abbiamo proprio un vulcano pronto ad esplodere. È un po’ come quando non sei abituato a mangiare piccante ma quando lo introduci nella tua dieta, per continuare a sentirlo devi aumentarlo sempre di più e quando lo togli, be’, degli altri sapori non senti più nulla. Peeta nella vita di Katniss è entrato come una spruzzata di peperoncino che, pian piano, si è insinuato nella sua vita, con il suo modo così giusto di vedere le cose in un mondo che giusto non è per niente e le ha fatto provare cosa sia l’amore, cosa sia avere una casa e un porto sicuro in quelle braccia forti in grado di sollevare pesanti sacchi di farina. E proprio quel mondo ingiusto gliel’ha strappato, perciò per provare di nuovo qualcosa non può far altro che cercare di bruciarsi ancora: nella rivolta, nella guerra, nelle braccia di Gale.
Penso sia molto giusto che tu abbia messo come tipo di coppia sia het che nessuna, perché se è anche vero che Katniss qui ha rapporti con Gale, in realtà una coppia non sono.
Che ti devo di’, sono davvero contenta di essere tornata a leggere qualcosa di tuo! (Mi fai pure produrre metafore culinarie XD)
Bentornata su questo fandom e per festeggiare: pioggia di pistacchi! *-*
Un super-super abbraccio <3
Cida

Bennina!
Io non mi aspettavo di leggere così presto questa tua creazione, ma sono contentissima di poterlo fare **
Probabilmente, sul fake non lo esterno abbastanza, ma io amo visceralmente la trilogia di Hunger Games e amo visceralmente Katniss e Peeta. Eppure, quasi me li scordo, perché il fandom non l'ho mai bazzicato e su di loro non ho mai scritto. Per fortuna che ci sei tu, a riportarmi da queste parti e a farmi ricordare quanto li amo ♥

E ho amato questo tuo pezzo introspettivo, per il semplice fatto che hai colto l'essenza stessa, simbolica e metaforica, di ogni personaggio. Katniss è la persona comune che deve scegliere, costantemente: è il simbolo che deve decidere come mostrarsi agli altri, che forma adottare. Mentre Gale, come hai scritto tu, è il fuoco che incendia, la rivolta, l'insubordinazione violenta che si macchia del sangue di tutti in nome di una libertà che poi sarà, inevitabilmente, macchiata a sua volta. Infine, c'è Peeta: il mediatore pacato, colui che agisce ma, prima di agire, parla e comprende. L'anima gentile ma indistruttibile, simulacro degli ideali che si rifiutano di piegarsi alle ideologie.
Io questa divisione trittica l'ho sentita tutte nelle tue parole, nel modo in cui Katniss lo sa, che Gale non è mai stato ciò che diceva di essere e nemmeno ciò che lei voleva che fosse. Non è stato casa, almeno non più, e non potrà offrirgliela in futuro.
Ed è meraviglioso come tutto questo accada nel momento in cui sta incoccando quella fatidica freccia, nell'attimo prima di veder divampare la vera Katniss, quella che sa riconoscere il fuoco dal focolare e sceglie quest'ultimo, sceglie un futuro migliore per i figli di tutti, invece di avanzare a suon di vendetta e instradarvi quegli stessi figli.

Che altro dire, se non che l'ho adorata in ogni suo singolo passaggio? Questo, in particolare, mi ha scoperchiato il cuore: "Esiste uno squarcio nel suo cuore, [...] ha preso la forma di Peeta e fa più male che mai."
E i capelli di farina e gli occhi di cielo... ma come fai, come fai a usare in modo così delicato e sensibile ogni parola? Resto di sasso tutte le volte che ti leggo, perché riesci sempre a stupirmi ♥
Ho scritto tutto questo di getto, subito dopo aver letto, e probabilmente non ha né capo e né coda, ne sono consapevole... chiedo venia ç^ç
Però, questa finisce dritta tra le ricordate, senza nemmeno passare per il via :')♥

Ti mando un abbraccio stritoloso, e a prestissimo!

-Tua BrontoLight-