Recensioni per
I live in a hologram with you
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/04/24, ore 10:55

Ciao,
devo dire che il dubbio che in questa storia avessi messo anche una parte di esperienze personali mi era venuto, non mi ha stupito quindi aver trovato la conferma nelle note!
Come sempre sei bravissima nel descrivere i contorcimenti mentali dei personaggi, soprattutto quando si tratta di personaggi dal carattere complicato. Mi è piaciuto molto il modo in cui Sejanus, con pazienza e gentilezza, è riuscito ad avvicinarsi a Coriolanus, vincendo il suo disprezzo.
Coriolanus, inizialmente non sopporta le attenzioni del compagno, ma un po' alla volta, pur negandolo a sé stesso e illudendosi di "usare" Sejanus, conosce la bellezza di avere accanto qualcuno che tiene a te e ti sostiene.
E alla fine la costanza di Sejanus viene premiata, Coriolanus smette di farsi del male, di autoavvolgersi nel dolore e nella sofferenza del rifiuto delle sue emozioni, di cui per colpa di una educazione fredda e rigida si vergogna, e accetta non solo i sentimenti dell'amico ma soprattutto i suoi, scoprendo che in fondo non è così terribile lasciarsi andare all'amore!
Complimenti, come sempre!
AlbAM

Recensore Master
20/04/24, ore 15:47

Eccomi qui!
Ho amato l’ultimo Hunger Games, per diverse ragioni. In primis, perché io amo le origin villain story, e il lavoro fatto sul Coryolanus Snow è sicuramente uno dei migliori che abbia mai visto sull’antagonista di una serie, in un modo non dissimile da quanto la trilogia prequels (e clone wars) fecero con Anakin/Vader. Di fatto, Snow non è una persona nata cattiva, ma un individuo complesso e sfaccettato che ha dovuto fare scelte molto difficili per salvaguardare se stesso e la propria famiglia… scelte che poi l’hanno trasformato in un mostro, mai eccessivamente crudele o codardo, ma comunque più che capace di compiere atti orribili per conservare il frutto dei propri sforzi.
Questa sua profondità caratteriale emerge benissimo in questo capitolo, grazie soprattutto alla tua prosa, come sempre impeccabile dal punto di vista della sintassi quanto evocativa nel suo presentare i pensieri e i sentimenti dei tuoi personaggi, così da coglierne tutte le sfaccettature. Snow è un individuo freddo e distaccato, a tratti sociopatico, ma comunque dotato di un’emotività spiccata… semplicemente, più selettiva rispetto ai suoi simili, una condizione probabilmente maturata a causa degli orrori della guerra.
Il suo rapporto con Sejanus è forse uno dei più interessanti del libro/film, poiché mai del tutto certo. Nel senso che non si capisce mai davvero se Snow lo stia usando per i propri fini o che rispetti sinceramente il ragazzo. Penso che, come spesso accade, la verità stia nel mezzo di questi due spettri, come sottolineato anche dal capitolo. Lo stesso Snow non è ben sicuro come appreocciarsi a questo signorotto così nobile d’animo, pieno di debolezze da sfruttare, ma che non può fare a meno di rispettare a causa della sua determinazione e anticonformismo. Per certi versi, questa loro relazione mi ricordo quella tra Magneto e Charles Xavier, oppura tra Silente e Grindelwald ecc…
Non ho dubbi che, se Jim fosse sopravvissuto agli eventi della storia, la loro amicizia si sarebbe evoluta in un’accesa rivalità mascherata da una profonda amicizia, che nemmeno la guerra sarebbe riuscita a spezzare.

Recensore Master
14/04/24, ore 17:56

Buongiorno cara, quale bellissimo piacere ritrovarti e poter leggere qualcosa di tuo ancora! Mi spiace non conoscere il fandom, ma conosco il tuo stile, la tua cura e so che per me non sarà un problema perché riesci sempre a fare immergere al 100% il lettore nei tuoi lavori. Poi H/C, angst, introspezione, chi sono io per non saltellare felice come una bambina a queste premesse?
Parto dalla fine, dalle note: si nota come ti stia tanto a cuore questa storia, quanto di te ci sia davvero tanto, da custodire con delicatezza nella lettura e anche dopo, durante la riflessione per la stesura della mia recensione.
C’è molto hurt, davvero tanto dolore, tante cose che sono state dette e pensate: un contrasto pieno e davvero pesante per il protagonista, che lotta con tutto se stesso per giustificare e giustificarsi pensieri, azioni, cause e conseguenze di ogni singolo gesto della propria vita, dall’infanzia alla fine della storia.
La sofferenza è palpabile, fisica, impronta visibile i suoi pensieri con l’onestà spiazzante dell’amico, il tutto portato avanti fin quasi al delirio, al non sapere riconoscere di sé, a dovere dare spiegazioni al proprio io soltanto per non “abbassarsi” ad ammettere tutto ciò che è accaduto e sta accadendo.
Innamorarsi dell’amore, delle sfaccettature così diversificate e autodistruttive…
Innamorarsi dell’introspezione, dell’emotività mostrata, a volte palesata, a volte tra le righe.
Innamorarsi del lavoro di costruzione dei personaggi incredibile, dell’incoerenza di essi, del nulla lasciato al caso neanche il minimo particolare.
Una stesura impeccabile, una costruzione delle frasi melodica, la lettura ritmata segue pause, accelerazioni, climax, respiri e menti incasinate.
Ogni tuo lavoro lo adoro, ma qui c’è proprio qualcosa di diverso, di più tuo, di più intimo, fortemente personale e travolgente.
Sei una garanzia su precisione, introspezione, coinvolgimento.
Spero di leggere ancora qualcosa di tuo, buona ispirazione cara, continua sempre così! :3

Recensore Master
04/04/24, ore 09:31

Quando ho letto che c’era una storia su Hunger Games mi sono prenotata subito perché è un universo che mi piace molto. Solo dopo mi sono resa conto che era su Coryolanus Snow da giovane, di cui in effetti non sapevo nulla perché non ho visto il film. Però mi sono documentata, perché trovo pessimo scrivere solo banalità.

Ricordo com’era Snow da adulto, un uomo freddo e calcolatore, perfettamente in linea con il proprio nome. Ritrovo le basi del suo carattere gelido nelle parole in cui lo descrivi adesso che è giovane, ancora in età scolare.
Ho trovato estremamente affascinante il suo rapporto con Sejanus, che è volente o nolente una storia d’amore, nonostante Snow non lo sappia se non in qualche modo troppo tardi. C’è questo disprezzo profondo verso la gente dei Distretti che fa parte dell’educazione dei ragazzi di Capital City, che in Snow è portato all’estremo. Eppure, per qualche ragione c’è questo avvicinamento con Sejanus, che almeno all’inizio è dettato da una cortesia che in fondo non era dovuta. Coryolanus sembra portarlo avanti per utilitarismo, perché Sejanus può offrirgli delle briciole di ricchezza che lui e la sua famiglia hanno perso, e come minimo sostentarlo, però è chiaro che non c’è mai solo questo. Sebbene Snow non faccia altro che negarlo.
Questa sorta di amore a senso unico di Sejanus, questo prendersi cura, questo preoccuparsi… e poi la gelosia, i tocchi appena accennati, lo stare vicino a tutti i costi.
Coryolanus sembra un personaggio estremamente complesso, e credo sia apprezzabile il fatto che abbiano creato un passato tanto interessante a quello che è il villain dei primi libri/film. Ma Sejanus… Sejanus è davvero splendido. Ha una forza incredibile, è pieno di amore e di bontà, è qualcuno che deve combattere ogni giorno perché non è un nativo di Capital City e quindi viene disprezzato di base, eppure mantiene questa capacità di amare e di credere nella bontà e nelle cose giuste. Ed è anche pieno di orgoglio e di onore, perché quando Coryolanus tenta di baciarlo, lui si rifiuta, perché sebbene lo ami vuole mantenere sé stesso integro. Mi ha emozionata molto quella parte, perché è qualcosa che comprendo: cedere all’amore a volte significa cedere a compromessi difficilissimi, e può davvero spezzarti.
Che bello quel passo in cui Coryolanus pensa che potrebbe donare la sua verginità a Sejanus, e si immagina come una prostituta a mentire sul piacere del rapporto, sui sentimenti, su tutto. Eppure, immagina questo rapporto. C’è sempre disprezzo e sdegno e desiderio di rivalsa in lui, eppure continua a stargli vicino. Così come Sejanus accetta la sua freddezza come parte di lui, e non rivolta a lui in prima persona, e lo definisce il suo migliore amico, la sua casa.
C’è un punto che mi ha ricordato un discorso che fa Bedelia in Hannibal, quando dici: “Le tue labbra hanno una contrazione involontaria di sdegno. Nasce nuovamente in te l’urgenza di soffocarlo.” Bedelia dice che il suo primo istinto nel vedere un uccellino caduto da un albero è quello di schiacciarlo, di distruggere la sua vita. In questo Snow è esattamente così: vede la debolezza dell’altro, e sebbene in qualche modo strano sia legato a lui da un amore inammissibile, ha desiderio di schiacciarlo e di farlo a pezzi. È un po’ terribile e allo stesso tempo bellissimo, per quanto macabro sia. Tra l’altro, per me che sono un’amante della serie di Hannibal, trovo un piccolo richiamo anche in questa frase: “Il suo cuore che batte furioso contro la tua cassa toracica spalancata - ci sono licheni, ci sono vermi e forse anche bozzoli di ragnatele e insetti.”
Passando allo stile, devo dire che non è molto comune la scrittura in prima persona. Non sempre mi piace, a volte credo che sia un po’ pesante per la lettura, però credo che sia una scelta molto giusta per una OS basata su questa storia. Tu segui i pensieri di Snow, quindi in qualche modo è giusto che sia così. Tutto è ben filtrato dai suoi occhi e dal suo cuore; quindi, alla fine anche stilisticamente mi è piaciuta molto. Hai un bellissimo stile, non c’è mai una parola fuori posto, le associazioni con gli aggettivi sono sempre azzeccate e studiate bene.
Insomma, una bella storia, di cui sono sinceramente molto soddisfatta.
Ricordo che avevo letto di tuo delle storie nell’universo SW (che io amo oltre ogni dire), e mi era piaciuto molto il tuo stile anche allora.
Complimenti!

Gladia