Ciao, visto che la volta scorsa avevo letto una storia molto triste sul finale della stagione 2 di Good Omens, stavolta sono andata a cercarne una più serena e tenera, in cui ci sia la speranza di un finale lieto.
Qui Aziraphale è riuscito a scappare dal Paradiso e a tornare a Londra, alla sua libreria e a Crowley, e ora loro due sono insieme, sebbene Crowley abbia ancora gli incubi al ricordo di quando si sono separati e del periodo passato senza di lui (in un certo senso potrei immaginare che quel periodo sia quello che hai raccontato nell'altra tua ff, e che per fortuna adesso è finito tutto). Ma stavolta, quando si sveglia, il suo Angelo è lì con lui e lo stringe tra le braccia, Crowley non vuole dirgli dei suoi incubi per non farlo sentire in colpa, ma Aziraphale lo sa lo stesso. Ho trovato particolarmente interessante il fatto che l'Angelo sottolinei che lui, in realtà, non si sente in colpa per la scelta che aveva fatto e lo dice chiaramente: sì, gli dispiace che Crowley abbia sofferto e abbia creduto di non essere abbastanza per lui, ma non pensa di aver sbagliato a tornare in Paradiso, è tuttora convinto che in quel momento fosse la cosa giusta da fare. E questo lo trovo molto realistico, perché alla fine Aziraphale non è che sia portato in Paradiso a forza, è lui a sceglierlo e anzi a cercare di convincere Crowley che sia la scelta migliore, non ce lo vedo a sconfessare tutto. Però poi, anche da lassù, ha continuato a vegliare su Crowley e, appena ha potuto, è tornato da lui.
Non mi sembra una storia incompiuta, anzi la trovo perfetta proprio perché è così, in fondo la loro separazione è stata traumatica ed è normale che Crowley abbia ancora gli incubi e che debba "guarire", il loro legame deve ricomporsi e comunque sarà diverso da quello di prima, forse più maturo. Molto dolce e IC la frase di Aziraphale “Dormi, caro ragazzo. Sarò qui quando ti sveglierai.”: è chiaro che lui sa benissimo quali sono gli incubi di Crowley e che la paura di non ritrovarlo più accanto è sempre presente in lui. Ma, stretto al suo Angelo, forse davvero Crowley non avrà più alcun incubo.
Bravissima, ho trovato molto bella questa storia perché, per me che amo il lieto fine, è dolce e tenera, ma allo stesso tempo non è irrealistica o idealizzata, il trauma c'è stato, la separazione ha provocato dolore ma anche rabbia e sfiducia in Crowley e non è così facile riprendere tutto come se non fosse successo niente. Come hai scritto nelle note, è necessario un "periodo di guarigione".
Complimenti e a presto!
Abby |