Recensioni per
Il nulla
di Leo

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/10/09, ore 15:58
Cap. 1:

Ora le pupille si restringono, perché quella libertà così sfacciata fa quasi male...
Credo che questa frase, tra tante altre che mi sono piaciute, sia la più bella della storia intera. Credo che in essa ci sia racchiuso tutto il significato che volevi comunicare. E mi piace. Tanto. Il significato e la frase.
In ogni tua storia leggo una parte sempre più vasta del peso che ti porti dentro, è come se esponenzialmente ti evolvessi: in una prima storia della tua raccolta di storie, si legge un singolo pensiero che ti affligge, "Dove sono le favole" racconta di un amore vecchio stampo che vorresti ritrovare; nella seconda di questa ipotetica raccolta in ordine cronologico leggo "Notte di note, d'amore e di rabbia" e qui, come ci dice già il titolo, non parli solo d'amore, ci racconti anche qualcos'altro; nella terza, "Un'altra storia", ci proponi tantissimi tuoi pensieri! tutti un po' rotanti attorno attorno alla stessa sostanza, ma in fondo diversi, vari ed ampi. E adesso mi trovo questa, questo "Nulla" che annulla tutto ed espande, ancora una volta, tutto. Perchè, per chi ti ha seguito e ti sta scoprendo passo passo, qui dentro c'è tutto quello che hai scritto in precedenza, con qualcosa in più, questo desiderio di essere fulmine e di abbandonare tutto, tutti questi pensieri che hai piano piano sottoposto alla nostra attenzione.
Sono colpita. Colpita da questa tua evoluzione, se così la vogliamo chiamare, come se stessi dando sempre più fiducia a noi lettori.
E mi fa piacere, tanto, leggere sempre qualcosa di un po' più nuovo, a piccole dosi.
Mi piace. Bravo.

Recensore Junior
13/10/09, ore 11:12
Cap. 1:

"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio, perchè con questa spada vi uccido quando voglio!" Non so a quando risalgono queste parole, ma già allora la tua arma era ben affilata..non l'ho trovata così grezza come mi ero aspettata leggendo le poche righe di prefazione: è scorrevole, certe volte un po' lapidaria, ma è una sensazione che non dà fastidio....e poi il senso di attesa che trasmettono le parole, le domande..un po' mi pare di conoscerlo, un qualcosa che mi sono sempre imposta di tacere e che mi ha spinto a desiderare (e per un po' ottenere) quello che con un po' di cattiveria potrebbe essere visto come un surrogato di ciò che da sempre attendo..ma non lo era, perchè si è rivelato essere talmente simile all'originale, da portarsi dietro anche i lati oscuri. Trnando al testo, l'attesa non è mai vana..qualsiasi cosa si brami, anche il solo tempo che ci divide dai nostri sogni è utile e indispensabile..nel mentre cesciamo, sperimentiamo, scartiamo ciò che è troppo lontano dal nostro sogno, rubiamo al mondo frammenti dello stesso..anche la tristezza di quando constatiamo che è ancora troppo lontano la possiamo usare per temprare noi stessi..stando sempre attenti a COSA desideriamo, perchè potrebbe avverarsi..ma questa è un'altra storia.

Nuovo recensore
05/10/09, ore 21:18
Cap. 1:

Sai, mi ritrovo in maniera davvero simile nel rapporto con l'alcool che descrivi in questa fic introspettiva. Anche a me genera quel senso di vuoto e mi spinge (come nella mia nonsense) a scrivere i miei pensieri. Comunque per me, e credo che anche tu l'abbia capito, il concetto che cerchi di esprime va oltre l'alcool e la "possibile sbronza". E' qualcosa di molto più profondo. Anche questa fic mi da spunti di riflessione, perciò ti ringrazio di averla scritta ^^ Già che ci sono rispondo alla tua ultima recensione: ammetto che la frase sulla bibbia che ho scritto può essere eccessiva e nel prossimo capitolo scriverò anche qualche riga di scusa, ma tengo comunque a precisare che non sono molto in me quando scrivo certe cose. Appunto, per dirla tutta, o ho bevuto troppo o ho fumato troppo. Perciò non sono molto coerente a volte in quello che scrivo e la fic è proprio incentrata su questo: l'incoerenza del flusso dei miei pensieri. Quindi non ho intenzione di modificare ciò che scrivo la mattina dopo, quando la sbronza è passata, ma voglio tenere originali quelle righe scritte in quello stato. Per gli "illuminati", bhe non so come risponderti. Non ho detto che esistono, ma che sono solo una figura che si designa nella mia mente. Per illuminato prendo qualsiasi persona che professi libertà. Non consiste molto nelle esperienze che ottieni dalle altre persone, ma dalle tue opinioni personali. Ritornando alla tua fic. Hai posto una domanda davvero interessante chiedendoti se forse neanche tu esisti. Anche io lo penso di me a volte... Ancora i miei complimenti ^^