Ciao! Ho letto la tua storia incuriosita dalla tua recensione alla mia di cui ti ringrazio...
Devo dire che è un vero peccato che questa storia sia rimasta incompiuta.. anche perchè davvero si presentava molto ma molto bene..
Il ritratto del giovane Maximilien forse un po' diverso da quello che io mi sono fatta di lui.. in alcuni punti.. in altri confacente alla sua immagine... l'aspetto serio e gli occhi quasi di ghiaccio direi che sono le caratteristiche principiali di Maximilien, almeno da quello che ho potuto leggere su di lui.. e quello sguardo freddo nascondeva dietro un grande dolore.. una grande sofferenza almeno questo sono le mie idee idee che poi forse ho voluto ritrovare in questo tuo scritto..
Descirvere la vita di Robespierre ai tempi in cui era studente non è affatto un'impresa facile, ma tu direi che ci stavi riuscendo bene... certo forse non attendendoti perfettamente al personaggio storico.. o forse si.. effettivamente scoprire della vita di lui prima che fosse riovoluzionarioè assai complicato..
Ma il quadro che nel tuo racconto ne emerce diciamo sembra abbastanza confacente e scritto bene.. il disagio di essere l'escluso più o meno .. di dover sempre dare qualcosa più degli altri.. perchè a lui la vita non ha regalato nulla.. Il confronto con chi si crede superiore perchè può vantare uno stupido titolo, oppure semplicemente perchè più ricco di lui..
Maximilien un gradino sotto gli altri anche per i suoi prof, che faticano a riconoscergli la desinenza nobiliare del cognome.. ma nonostante tutto grazie alle sue capacità, alla sua decisione sempre un passo avanti agli altri... pronto ad ottenere ciò che vuole.. a prendersi, guardagnarsi ciò che la vita gli ha rubato..
Ecco questo è più o meno quello che ho potuto ricavare dal tuo scritto e direi che davvero mi è piaciuto molto e da l'idea del personaggio...
Ora per essere meno seria.. direi che Robespierre mentre guardava quegli uccelini un moto di tristezza ce l'aveva.. alla fine.. questo portava ad un ricordo d'infanzia tutt'altro che piacevole eh eh..
Vabbè va.. credo di aver finito di dir cavolate.. e ovviamente nel caso riprendessi in mano questa storia e volessi qualche consiglio sono disponibile.. anche se purtroppo non ancora per molto.. tra poco dirò au Revoir a questo sito..
Ti saluto
I miei più vivi complimenti
Priscilla Corvonero

Caruccio il nostro Maxime! Però poverino, deve aver passato un'infanzia difficilissima! Io lo stimo moltissimo e questa FF mi è piaciuta veramente tanto! E Camille?? Proprio come me lo immaginavo io! Davvero tutto perfetto! Complimentoni!!

Che carino il piccolo Maxime! E, nonostante tutto, continuano a sbagliare il suo cognome! Comunque, al di là degli elogi per Maxime, credo che anche tu meriti degli elogi: la storia è scorrevole e si legge volentieri e trovo che alcune espressioni siano davvero azzeccate. Ottima la descrizione del Rettore, mi è piaciuta anche l'idea di descrivere lo studio, far parlare il direttore e poi descrivere lui: trovo che catapulti bene il lettore nella storia.
Aspetto il prossimo capitolo con ansia! Ancora complimenti!
Beatrix

bello come primo capitolo! mostra gia alla perfezione la situazione e il carttere del piccolo maxime. aggiorna presto perchè sono curiosa di leggere il continuo. bacioni! ^^

Mi piace molto questo capitolo! E' scorrevole e si legge volentieri, poi il piccolo Robespierre è davvero tenero. Adoro le storie che parlano di ragazzi intelligenti ma sfortunati. Mi è piaciuta soprattutto questa frase: "Anche il tuo amico François sa bene che la gente come me non ha mai fortuna, ha solo buona volontà. La sorte non mi ha mai regalato niente ed io ho rimediato con l'impegno." Avrei voluto entrare nel racconto e gridare "Vai Maxime, fagli vedere chi sei!" eheh!
Leggerò molto volentieri il prossimo capitolo. E dire che io non ho mai sopportato Robespierre!