*saltaddoss*
Anche questa l'avevo già letta senza conoscere i personaggi, e anche questa adesso non posso che amarla.
Ma davvero tanto! éOè *gnaula*
Mi ha davvero, davvero, davvero commossa.
Questo monologo di Viral è perfetto. E la descrizione di Kamina che esce dalle sue parole è ancora meglio.
*sommerge di coccole*

Tu sei stato il primo ad elevarti, alto e magnifico. Le tue urla si sentivano al di sopra dei cori lamentosi che sapevano chiedere solo pietà. Mi hanno graffiato le orecchie in una maniera tale che mai potrò più scordarle, Kamina. Mi hanno raggiunto il cervello come stille di ghiaccio pungente, facendomi rabbrividire tutto quanto, fino in fondo, fino nel midollo.
Ma ora c’è solo silenzio, c’è un silenzio tanto grave che quasi mi chiedo se tu sia mai stato vivo, addirittura reale. Mi opprime, questo silenzio, come un macigno sui polmoni. Mi toglie, mi affatica il respiro; tu non puoi nemmeno immaginarlo.

*ama*

Splendida meg. E' assolutamente Viral quello che parla, ne hai colto l'essenza stessa e l'hai riportata in queste righe per rendere felici noi lettrici. C'è tanta di quella disperazione in questo scritto che stento a comprenderlo, quasi ti mozza il respiro. E' qualcosa che va oltre il semplice dolore, è più profondo, è come se Viral abbia "trivellato" il cielo per andare semplicemente oltre, per vedere ciò che c'è oltre la morte di Kamina e quello che c'è stato prima.
Ho adorato le citazioni che hai inserito, sono perfette. E' una KaminaViral degna di te, meg. Un bacione e scusa per la brevità.
Bella.

Bella, eh, tanto bella. Mi ha trasmesso tanto. Si riesce a cogliere il contrapporsi di due guerrieri diversi eppure simili, che si sfidano, si combattono, si odiano e si amano. Sembra che Viral viva in funzione di Kamina, e non di lui come persona ma di lui come ciò che gli può dare. Sembra che dal Kamina "guerriero" per cui Viral si dispera all'inizio, poi passi a disperarsi e urlare per il Kamina "uomo". Forse sono stata io a volercelo vedere, ma mi è parso che alla fine ci sia anche una sorta di amore non accettato da Viral stesso, a trasparire da ciò che dice. Come ha detto princess, la fic va oltre il semplice rapporto di rivali e nemici, è un monologo intenso che racconta dolore. Davvero bella, onorata di condividere il quarto posto con te. =ç= Che poi adesso ho deciso di leggere questo manga, adoro questo tipo di coppie. *ç* E ho deciso anche che deve esistere un'immagine ViralKamina (o il contrario? °*°). Quindi la disegnerò, FUCK yeah.
Kupò.
(Recensione modificata il 17/01/2010 - 11:39 pm)

Eccomi, ci tenevo tanto a lasciarti una recensione ma proprio non conosco il manga e nemmeno Wiki aiuta... Perciò sarò breve...
Leggendo la tua fan fiction sai cos'ho pensato?
"Questo è yaoi."
Intendo dire che leggendo le considerazioni di Viral su Kamina il mio cervello non poteva che decidere che questa DEVE essere una coppia. E ti assicuro che arrivare a certe conclusioni senza nemmeno conoscere i personaggi è tanto.
Poi mi è piaciuto come hai inserito l'aforisma, è proprio in linea con lo svolgimento della storia e coi pensieri di Viral! E poi sinceramente ho adorato in generale tutta l'ultima parte, l'ultima frase cade sulla fine chiudendo il tutto in modo magistrale, complimenti! ^^ Bacio!

4° pari merito - “Sepolcro” di Rota23
Trama e originalità: 9
Narrativa e stile: 9
Caratterizzazione dei personaggi: 9
Grammatica e morfo-sintassi: 9
Media: 9
Totale: 36
Questo è il monologo di un eroe caduto, di un guerriero orgoglioso che urla davanti alla tomba del nemico. Che non piange la sua morte, ma che si dispera per essa. Viral si protende invano verso la luce abbagliante di Kamina: “la morte non è nulla, ma vivere sconfitti e privi di gloria è come morire ogni giorno”.
La one-shot è perfettamente strutturata sull’aforisma di Napoleone Bonaparte, tanto che a tratti si può addirittura pensare al rapporto contrario di corrispondenza. Le parole di Napoleone si identificano in quelle di Viral: l’orgoglio e l’importanza della gloria nobilitano la Bestia.
Non si scade nella retorica dei rapporti tra eterni rivali, ma si prosegue, andando oltre le facili convenzioni di “odi et amo”. La strada è tortuosa, segnata da riferimenti veramente sopraffini alla lirica saffica e alla tradizione omerica. Eppure si giova di uno stile semplice nella sua ricercatezza. Trovo inutile sottolineare l’assenza di sviste o errori: il testo è scorrevole, curato. Anche gli spazi acquistano importanza agli occhi del lettore.
L’accenno shonen-ai ovviamente si slega da facili contrasti tra odio e amore. Prevale l’odio, però è un astio quasi rispettoso dell’avversario –mi riferisco all’eredità indegna raccolta da Simon. Emerge un senso d’incredibile nobiltà, che non posso tacere. Il personaggio di Viral colpisce dritto al cuore.
La sua affezione per Kamina si coglie nella sua interezza nel finale, semplice, calibrato e d’effetto.
Un lavoro davvero splendido, sono commossa.