Recensioni per
Scéal Na bhFiann
di Cerridwen Shamrock

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/05/11, ore 10:07

Una storia ben scritta e che prende in tutte le sue sfumature. Riesci a far respirare veramente qualcosa al lettore scrivendo... complimenti.

marco

Recensore Junior
03/03/11, ore 20:56

Dia duit!
Dopo "Erin Go Bragh " vengo a commentare anche questa storia. Devo ammettere che ho impiegato diverso tempo prima di recensire. Innanzitutto perchè quando una cosa mi piace, non so proprio cosa aggiungere. Come la tua storia, che si può definire solamente come bellissima.
Per il tema, per prima cosa, descritto con un'attenzione e un caleidoscopio di immagini, emozioni e sentimenti che fanno venire i brividi.
Si respira davvero un'aria di malinconia avvolta nella nebbia dell'inverno e della storia. 
Storia che trascina con sè i ricordi, ma non li cancella, finchè autori con la tua sensibilità li tengono in vita.
Eppoi per lo stile, musicale, dolcissimo: non si può spostare una sola parola, perchè tutto è perfettamente calibrato ed equilibrato fin nel più piccolo sentimento. Sembra davvero che questo racconto sia nato da un bardo irlandese per tramandarne la memoria ai figli di Erin.
E per la passione che ne traspare, davvero ammirevole, nei confronti della bellezza e della fierezza di questa terra.
Non posso che ringraziarti per questo gioiello narrativo, davvero commovente anche per me, che negli ultimi tempi sto diventando "malata" della storia d'Irlanda, pur non avendola mai veduta.
Slàn, mo chara!
Marguerite

Recensore Junior
06/01/11, ore 14:44

Buongiorno, cara.
Non so se leggi ancora le recensioni di questa storia, ma non potevo starmene zitta dopo una shot come questa.
è... non lo so. Io... davvero.
Partendo dal fatto che io amo l'Irlanda. Come forse sai (anzi, mi pare proprio che tu sia una di quelli che la segue) ho scritto anche io una storia sull'Irlanda. Non credevo che ci fossero tanti amanti dell'Isola di Smeraldo su EFP. Io, te, VesiSchwartz... e molte, molte altre/i.
Anche io sto imparando la lingua meravigliosa che è il gaelico da autodidatta, ma non è che mi riesca granché bene. Della frase in irlandese che hai scritto sono riuscita solo ad afferrare "daoibhse", che mi pare voglia dire "per voi".
Sei riuscita a far risaltare in un modo assolutamente sublime la passione, la devozione e l'amore che gli Irlandesi provano per la loro patria, per la loro bellissima patria.
Questa shot sembra davvero un puzzle. Ogni tessera è messa al suo posto, come ogni parola. Si incastrano alla perfezione, e non fanno altro che incantare il lettore. è impossibile leggere a metà questa storia, ti tiene incollata al PC finché non hai finito.
è una favola.
I miei migliori complimenti, sono senza parole (e non è facile lasciarmi senza parole!)
Seol mé barróg le ceann amháin de na scríbhneoirí is cumasach an suíomh seo. (non sono molto convinta, ci ho provato con l'ausilio di un traduttore ;D)
Pòg,
Alex <3

Recensore Veterano
25/12/10, ore 15:40

Devo ammettere che la buona volontà e l'emozione con le quali mi accingevo a consegnarti questo piccolo regalo di Natale sono stati un pochino messi in ridicolo dall'intimazione, scritta a caratteri cubitali, "PotterWatch, fai sapere all'autore cosa pensi della sua storia". Sono comunque molto contenta che EFP incoraggi i lettori pigri come me a commentare, per quanto l'avvertimento - dopo tutto il tempo che ci conosciamo - mi abbia veramente fatto ridere. XD
Bando alle ciance, me dearest, e passiamo a commentare Stair, pur in ritardo e in un modo superfluo ma, come sappiamo bene, sempre piacevole.
Quello che ho sempre ammirato in questo piccolo gioiello è la bruciante passione che hai infuso in ogni suo aspetto, nelle scelte lessicali, nella costruzione delle frasi. E un fascino forse maggiore deriva dal fatto che questo amore forte e sentito lo provi per una terra che non è la tua e  - ti auguro con tutto il cuore - lo sarà forse un giorno. Per quanto possa non essere evidente, apprezzo e vivo assieme a te il tuo fortissimo legame con la verde Irlanda; vedo la precisione delle tue conoscenze sulla storia, sulla geografia e sulle sue tradizioni, e condivido con gioia i magici racconti o brani musicali dei suoi orgogliosi figli.
Lasciami dire che Stair - almeno per me - sembra davvero uno di questi racconti. Si tratta di una vicenda breve e dolorosa, piena di un'umanità e di un amore indescrivibili, proprio come le rapide note dei violini nelle rebel songs o nelle lente e tristi ballate che esprimono l'inesauribile amore per la vita di un popolo sfortunato quanto vivace.
Ancora adesso, dopo quasi tre anni, mi inchino alla tua sensibilità e alla tua bravura in crescita costante.
Grazie davvero, me dearest. Grazie di tutto.

Nuovo recensore
21/11/10, ore 15:03

È la terza volta che cancello e riscrivo tutto! :3
Perchè mi sono reso conto che alla fine non ho tanto da dire, è contro la mia natura commentare con fiumi di parole qualcosa che mi è piaciuto davvero tanto.
Hai il meraviglioso dono di dire tutto in niente, in quella che ad occhio è una pagina e mezza mi hai rovesciato addosso una varietà di situazioni e sentimenti che certi mattoni di settecento pagine si possono solo sognare.
E poi, non mi era mai capitato di leggere un racconto che suonasse meravigliosamente come una poesia, con ogni parola al suo posto, che riesce a non risultare né eccessiva né tantomento mancante di dettagli.
Grazie, Elena, leggere quello che scrivi mi fa decisamente bene.

Recensore Junior
04/07/10, ore 20:58

Meraviglia. Non ho altro termine per definire quanto ho letto, sul serio. Sai, stamattina mi ero illusa di aver letto la tua opera migliore. Solo ora mi sono resa conto di quanto mi sia sbagliata.
Perché non avrebbe più sentito sulle labbra quel sapore amaro di terra bruciata – della sua terra – e dolce come l’erica danzante nel vento.
Non credo di aver letto descrizione più bella, sai? E'... è perfetta. E' tutto perfetto qui. I sentimenti, i luoghi, la storia -che, ammetto, non conoscevo.
Ma la cosa più bella è la tua passione per l'Irlanda. Solo quella ti ha spinto a scrivere questa meraviglia, così curata, così... perfetta. Complimenti, mille volte complimenti.


Éirinn go brách

Recensore Veterano
15/06/10, ore 19:12

Ely, amore, cucciolotta... sono un verme, verme verminoso!!!! Mi sento una stupratrice, ti giuro. Ora ti spiego il motivo di tanto fatalismo... L'ho letta e riletta più volte nei momenti di sconforto fra maggio e giugno con davanti uno sterile libro di greco e nella mente il mare d'argento e le colline di smeraldo della east coast. Mi deprimeva ancora di più, ma sai già che sono masochista. l'ho davvero adorata, fra questa e ninnananna non saprei dirti quale mi piace di più, forse questa perchè mi hai fatto rivivere la sensazione di malinconia e irrequietezza che può provocarti il clima mattutino a Dublino mentre saluti in lacrime chi ami... L'immagine finale è bellissima, poetica e surreale e la personificazione dell'Irlanda che strazia una nota dopo l'altra con la sua arpa è davvero malinconica fino alle lacrime. La scena del Pub mi ispirerà quest'anno quando mi ergerò in tutto il mio metro e sessanta sei nel bel mezzo di piccadilly Circus col mio discorso a favore dell'Irlanda unita e mentre mi porteranno via canterò fino all'ultimo fiato le canzoni rivoluzionarie ;)...Vienimi a salvare, dopo un po'. Sono troppo giovane per morire in un carcere inglese... Ed è anche colpa tua, infondo.

Recensore Master
17/05/10, ore 18:10

Coinvolgente.
Complimenti, Ely, brava come sempre :)

Recensore Master
09/05/10, ore 12:02

Assolutamente splendida, Ely.
E concordo con Nemo from Mars nel dire che, leggendola, si percepisce la malinconia dell'addio - addio, addio, e un bicchiere levato al cielo d'Irlanda - e tutto l'amore che provi per questa terra. Bravissima, davvero.
Fede

Recensore Master
09/05/10, ore 11:06

Non sono un'esperta dell'Irlanda, dei suoi usi e costumi e della sua storia come te, ma questa storia mi è piaciuta tanto.
C'è una malinconia, un orgoglio e una delicatezza in ogni frase e immagine che lasci scorrere davanti al lettore...Bellissime. E' impossibile non sentirsi un po' lì coi personaggi, in quella stazione fredda, nel pub avvolti dal suono del violino, a provare le loro stesse emozioni.
Si vede che ci hai messo una gran cura nei dettagli, ma soprattutto si sente pienamente tutto l'amore che hai per questo paese <3
Complimenti!