Un fiume di parole, pieno di dotti riferimenti storici, ma anche di varie ripetizioni qua e là. |
E' tutto vero quello che hai scritto, sugli ultimi giorni di Maria Antonietta. La poverina fu accusata di cose assurde, come l'incesto con i figli, per farla odiare ancora di piùm dai cittadini. So anche che era gravemente ammalata e che soffriva di emorragie, qundi mi sa che sarebbe morta comunque, anche senza la ghigliottina. Era stata una regina un po' frivola, ma al momento della morte dimostrò molto coraggio e molta dignità. La lettera che hai immaginato che avesse scritto al suo amore, Fersen, è bellissima e toccante: l'ho letta almeno tre volte, per assaporarla. |
Bella, bella, bellissima. |
Bella, anzi bellissima. |
'La Francia mi ha creato, ma ora mi distrugge, e io domani morrò dignitosamente: quello che imbratterà il patibolo sarà il mio orgoglioso sangue austriaco'. |
Molto Bella! Sembra Scitta Da lei(io Adoro Marie-Antoinette) rimane(e rimara) il mio mito di donna. nessuna donna al mondo (del '700) avrebbe avuto il coraggio e l'eleganza di questa donna... adieu, adieu! |
Come non rileggere per l'ennesima volta questa splendida fiction? E' stupenda. Lo so, la mia recensione sarà banale, ma non trovo altri aggettivi. Un semplice "Scrivi bene" non è sufficiente... Il tuo testo è davvero capace di trasmettere emozioni, con una profondità, un'accuratezza e nello stesso tempo una lucidità disarmante. E' come rivivere quelle emozioni sulla propria pelle! Infine, complimenti per la precisione storica! Espressività, potenza dei sentimenti e rigore sono le carte vincenti di questa fction! A presto, e ancora vivissimi complimenti... |
Detesto scrivere recensioni tanto brevi e poco motivate, ma stavolta non posso fare altrimenti: sono rimasta senza parole! (E questo già la dice lunga...) |
Che bella! Che bella davvero! Non è difficile capire perchè hai vinto il concorso. Sei stata davvero molto brava; un modo di scrivere davvero sublime, una capacità di immedesimazione non comune...e una verosimiglianza davvero straordinaria. Complimenti Mia |
Davvero, bellissimo spaccato storico. il fatto di vedere il punto di vista della rivoluzione francese, o meglio ormai del terrore, dalpunto di vista di Maria antonietta è stato davvero ottmo. sebbene da quanto ho letto, la regina e la corte in reltà non siano così puliti come li descrivi, per il resto devo dire che mi è piaciuta davvero molto. certo, il terrore è stato un'involuzione della rivoluzione, arrivando ad essere addirittura peggiore del'assolutismo, ma la stesa Maria Antonietta, dimostra di non comprendere il perchè alla fine, si sia giunto a questasituazine. Il re non era oditao. inizialmente si voleva solo la costituzione. Ed erano solo gli sperperi della sovrna e dei nobili a non essere tollerati da gente che, invece, moriva di fame. L'arrivo a fuggire, fu consierato supremo atto di tradimento. un re che fugge non è più un re, secondo il popolo. Ma questo Maria Antonietta non riesce a capirlo. tornando alla storia, ripeto, davvero bella. Scritta davvero bene, oltretutto, con uno stile posato, proprio da regali. |
Bravissima Mia: è bellissimo leggere finalmente il punto di vista di Maria Antonietta, la quale fu soprattutto una vittima e non si rendeva minimamente conto di quanto gli stava accadendo intorno! Vissuta rinchiusa nei palazzi di Vienna e poi in quelli di Versalleis, cosa ne sapeva lei di come viveva la gente? Oltretutto era una ragazzina quando si sposò! Ne sapevano sicuramente di più i nobili e giudici che l'hanno condannata! Sono felice di leggere che anche tu conosci bene che la storia della collana fu una farsa colossala..Ancora tanti compliementi e mi raccomando posta anche qui gli altri racconti che hai fatto! |
Fanfiction vincitrice (e non a torto!) di un concorso nato su questo forum, come l'autrice stessa specifica. La trama è abbastanza semplice, ma non per questo meno originale. Come si intuisce dal titolo stesso si tratta dell'epistola inviata dalla regina francese, imprigionata nella Conciergerie ad un uomo che per lei è stato più che un amico, il conte Hans Axel di Fersen. Una lettera che è un addio e in cui tutte le paure vengono affrontate con orgoglio dalla pallida regina che si prepara a salire gli scalini che la condurranno alla ghigliottina. La morte della donna è per i francesi un atto di cancellazione della monarchia. L'autrice riesce a trasmettere chiaramente ogni emozione della donna, la sua dignità e la sua fierezza con la sola preghiera di non essere dimenticata da chi l'ha amata. |
Ottima davvero! La storia di una vera Regina, sempre, sino alla morte! Una lettera che è come un'incisione nella pietra, perchè qualcuno potesse dire "lei è vissuta". ^^ Complimenti vivissimi, cara Mia!^^ Difficile leggere ff storiche di questo calibro! Cami |
meravigliosa come sempre, mia...baci Eliana detta altresì Anima Viola...:-)CE L'HO FATTA CI SONO ANCH'IO!!!tvb |
Eccomi anch'io^^! Stavo quasi temendo che
venissi qui ad ammazzarmi per il ritardo... A parte questo, ti recensisco con piacere perchè l'ho trovata molto piacevole
come lettera. Un po' lunga forse, ma ne
valeva la pena. Anzitutto, i miei complimenti
per l'accurato linguaggio che non fa una pecca e per
la cura che hai messo ai particolari, ad esempio ho apprezzato molto la
minuziosità delle accuse che vengono fatte dai testimoni. Inutile dirlo, ma mi ha
colpito molto quella di Hébert...mi sentivo quasi indignata mentre leggevo
quest'accusa terribile, le frasi che hai utilizzato per descrivere il
dolore della regina rendono la sofferenza quasi palpabile, realistica per
intenderci. E poi, mi è piaciuta la caratterizzazione del
personaggio, un carattere molto forte e orgoglioso, sublime la frase in cui
afferma che avanzerà a testa alta verso la sua morte senza implorare
nessuno…una delle parti migliori a parer mio. Un’altra cosa che ho
percepito è il disprezzo che Maria prova verso le
persone presenti al suo processo, la quieta rassegnazione sul fatto che sarà
condannata, anche se le porgono tante domande inutili e inventano accuse
assurde. Ottima idea quella di finire
la lettera con il saluto austriaco, che rispecchia il rancore che prova verso i
francesi. E infine, va menzionata anche
la descrizione della prigione, che ti fa quasi provare pena per questa donna
che, sebbene si sia preoccupata ben poco del suo popolo, viene
trattata in modi inumani e imprigionata in un luogo con condizioni igieniche
disastrose. Un lavoro degno di nota,
complimenti… Spero di aver detto tutto, un
bacio pink |