(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Ancora Fallsofarc. Altra storia, altra atmosfera, altri personaggi di cui innamorarsi perdutamente.
Fa uno strano effetto che l'autrice di una commedia brillante, briosa e deliziosamente vivace (il mio genere preferito) come "Lezioni di seduzione" sia capace di "cambiare pelle" e di regalare al lettore una vicenda così profondamente e intensamente vissuta come quella che si presagisce sarà la storia di Danielle e Peter. Non mi fraintendete. Non intendo affatto sostenere che "Lezioni" sia superficiale, tutt'altro: penso, anzi, che spesso la piacevole leggerezza sia il frutto di un lavoro di limatura, di uno sforzo di lasciare indizi dai profondi sottintesi, che l'ironia sia il prodotto di una mente brillante e che la capacità di essere dolci e non sdolcinati sia un grande talento.
Con "Linea 97", tuttavia, Chiara sperimenta ulteriori corde del suo violino e descrive una situazione che suscita comprensione e partecipazione - quella di Danielle - e una situazione che incuriosisce e affascina - quella di Peter - .
E davvero il lettore non si può non sentire coinvolto dalle tristi vicende di Danielle e non avvertire nascere dentro di sé una tenerezza immensa per questa creatura sfortunata. Tenerezza e totale comprensione per quel guscio che ha creato e che crede le consentirà di non soffrire più. Viene voglia di abbracciarla questa creatura apparentemente indifesa, se non si avesse paura di turbarla e farla soffrire ulteriormente, penetrando a forza quella corazza dentro cui si nasconde. E di questo deve aver avuto timore anche Peter quando si accorge dello sconvolgimento di Danielle dopo l'episodio di molestie; la sua titubanza si avverte nella delicatezza con cui le si rivolge e nello sforzo di trattenere la rabbia che gli provoca il sapere che quella ragazza è stata infastidita pesantemente.
E già che stiamo parlando di Peter, ribadisco quanto questo personaggio riesca ad incuriosire e ad affascinare il lettore fin dalle prime parole che lo descrivono; l'impressione che suscita con quel cappuccio perennemente in testa è che anche lui voglia proteggersi dal mondo esterno, come se quel cappello fosse una barriera, per quanto inconsistente, contro le brutture del mondo esterno. Anche Peter come Danielle non vuole uscire dal suo mondo, non vuole rompere quella corazza. Proprio per questo è interessante scoprire come queste due ostinate solitudini inizino ad incontrarsi e - immagino - a scontrarsi, trasportate e spero vinte dalla forza dei buoni sentimenti,
Già in questo secondo capitolo se n'è avuto un assaggio: Danielle lotta contro se stessa per non pensare a Peter ed arriva ad ignorarlo, ma questo le provoca soltanto sofferenza maggiore. Peter, quello stesso Peter che aveva appena salutato Danielle dopo il primo passaggio, si preoccupa per lei tanto da non riuscire a trattenersi quando si accorge che qualcuno l'ha molestata e da darle un passaggio fino a casa. Non so, ma il fatto che lei lo abbia invitato ad entrare e lui abbia accettato mi ha dato subito la sensazione di una crepa che già si forma nella corazza di entrambi. Sarà interessante scoprire se e come questa corazza crollerà miseramente.
Ecco, se la cifra di "Lezioni" è quella della commedia brillante, per ora la cifra di Linea 97 mi sembra essere quella di una malinconica poesia, ma so che l'autrice ci sorprenderà ancora. |