Ciao Danu, rieccomi qui!
Allora, devo dire dopo aver riletto tutta la storia, comprese le modifiche che hai fatto, ho avuto delle impressioni contrastanti, forse anche perchè, quando rileggo una storia che ho già letto, non mi da mai le stesse sensazioni dell'inizio.
Le scene che mi hanno fatto sentire la storia diversa sono state due in particolare: quella in cui Lydia va nella tenda della veggente e quella in cui John prova a baciarla subito dopo avere ottenuto la sua mano, senza però riuscirci.
Partiamo dalla prima: mi è piaciuto molto l'accenno alle sensazioni provocate in Lydia dal “tentato” bacio di John. Magari sono stata io a viverla così, però questo è stato il primo, vero accenno all'amore inteso in senso carnale e passionale che ho visto nella storia (certo, escludendo la frase iniziale della mamma di Lydia). E’ stata la prima volta che qualcuno ha osato tentare qualcosa di fuori dalle regole in pubblico e per questo Lydia, giustamente, ne è rimasta un po’ scossa.
In quel momento la mia fantasia ha corso un pochino e mi ha spinto a invertire i concetti di bene e male della storia: John è diventato simbolo della provocazione carnale (quella più terribile, che si inserisce tra le regole della società dove tutto è lecito), mentre il nomade che suonava il violino, per quanto inteso dal senso comune del villaggio come individuo negativo e creatore di corruzione, con il suo tentativo di difendere la privacy del bacio del compagno, è diventato un simbolo positivo del fatto che, spesso, non tutto è come sembra. Ma forse sto correndo un po’ troppo nel definire Gabriel un buono e me ne pentirò presto…
Parliamo poi della seconda scena: quella della veggente che predice a Lydia il futuro con parole enigmatiche. Certo, potrebbe dare ottimi spunti per il futuro della storia, il problema è che ho avuto la sensazione che fosse un tantino inappropriata. Se non ho capito male, è Lydia ad andare da Lady Fortune per portarle delle uova, giusto? All’inizio della storia avevo inteso che i nomadi erano personaggi che tutti tenevano lontani perché, anche a sentire le parole del prete, erano simboli di corruzione, adesso invece Lady Fortune, che è una nomade, è apprezzata da tutti per la sua capacità di curare i malanni… In realtà, nel mondo che mi ero figurata io nella testa, un personaggio come lei avrebbe dovuto essere oggetto di superstizione, essere chiamata “strega” o essere accusata di praticare magia nera… La scena in cui intinge le uova nella ciotola mi è piaciuta molto, anche se non riesco ad essere del tutto sicura che non sia sangue il liquido rosso!!!
Comunque, anche se la storia si è un pochino allungata, non vedo l’ora di poter leggere un nuovo capitolo. Come forse ho già avuto modo di dirti non mi è ancora chiaro che piega prenderà la trama, ma spero che ti riesca a far trasparire dalle righe la stessa magia con cui l’hai trattata finora. Alla prossima, ciao, Mivi ^^ |