Ho letto questa tua storia appena l'hai pubblicata, e sono tre giorni che cerco di ritagliarmi un po' di tempo per recensirla come si deve (MAI dividere il pc con il proprio fratello... chi mi regala un portatile? ç_ç).
Che dire? Mi è piaciuta molto.
Ricordo molto bene la scena al tempio di Djose, la "simpatia" di Dona e la stretta di mano di Barthello, e devo dire che mi sembra molto realistica la tua descrizione dei pensieri di Auron in quel momento, davvero molto adatta al contesto, al personaggio. In fondo, anche se Tidus (e noi con lui) in quel momento non può sapere nulla di tutto ciò, è naturale che Auron invece senta quella stretta di mano come qualcosa di più profondo, una sorta di "mettere il dito nella piaga", ricordargli ciò che lo ha portato ad essere una leggenda, qualcosa che di certo piacere non gli fa - perdere i suoi amici per un credo ambiguo.
E bellissima la frase finale.
L'unica cosa che mi lascia un po' così è il commento su Dona ("si chiese se anche l'amore per il proprio mondo, un sentimento puro che prima aveva guidato alcuni eletti verso l'Evocazione Finale, fosse destinato a sparire per lasciare spazio alla fama e alla ricerca di onori"), ma qui entra in gioco la simpatia che ho per il personaggio di lei e non un tuo errore ^^'
Complimenti davvero, spero tanto scriverai ancora su questo fandom ^^
PS: "evocatore" invece di "invocatore" è una cosa che avevo notato nelle storie di crimsontriforce, ma credevo fosse solo una traduzione alternativa... devo dire che leggendo la tua nota finale ho cominciato a interrogarmi sul perché... |