Ho appena finito di mettermi in pari con Claymore e, come te, sono rimasta sinceramente dispiaciuta per Miria, anche se nutro la speranza che nel prossimo numero si venga a scoprire che non è successo ciò che sembra. In ogni caso, mi è venuta voglia di leggere qualche fanfiction ispirata a quel manga e l'occhio mi è caduto sulla tua. Ti faccio i miei più sinceri complimenti, perché è scritta benissimo (nella terzultima riga, dopo "ragazze", avrei messo una virgola, ma si tratta appunto di un nonnulla) e sei riuscita ad analizzare in modo ineccepibile le sue emozioni, rimanendo completamente in canon eppure senza scadere nel banale. Va tra i preferiti, appena posso leggo e commento l'altra. :) 

Purtroppo, Claymore non è famoso come tanti altri manga tipo Naruto o One Piece. Il che è un vero peccato, perché secondo me riuscirebbe tranquillamente a tenerli testa. Ma passiamo alla storia.
Che posso dire? La morte di Miria non è stata gloriosa ma, soprattutto, è stata inaspettata e sconvolgente. Ma del resto Yagi fa così: non tiene conto delle preferenze, e decide lui come dare la morte. Del resto, neanche Teresa, Flora, Undine e tante altre hanno avuto una fine gloriosa. L'unica sembra avere avuto qualche onorificenza è stata Jean col suo sacrificio. Ma sto di nuovo divagando.
La storia è struggente, e potrebbe benissimo rappresentare la realtà, ancora più crudele perché Miria si rende conto che, nel suo desiderio di proteggere le sue compagne (non credo che fu egoismo), ha fatto una sciocchezza: la sua vera forza si rivela nel lavoro di squadra, lo dice anche Rubel. Come se ciò non bastasse, si vede venire contro anche le due che aveva salvato. Crudeltà nella crudeltà. E l'hai espressa benissimo.
Complimenti vivissimi ^^.