E' tenerissima e triste, apre un piccolo sipario su di un mondo fatto di leggende, speranze e giochi infantili - un mondo di illusioni che giace nel passato e che non può più in alcun modo essere raggiunto. E' più o meno la storia di un adulto che vorrebbe disperatamente tornare bambino, poter non pensare più a nulla, a non avere preoccupazioni. Essere amato e cullato, ricevere le attenzioni che i bambini danno sempre per scontate e che rimpiangono una volta cresciuti; perchè quando si è giovani non si capisce assolutamente cosa voglia dire vivere nel mondo reale, non si comprende quanto sia comodo e fantastico non dover soffrire o sforzarsi per ottenere qualcosa. (ulteriore sclero privo di capo o coda, probabilmente nonsense, dovuto alla mia incapacità di scrivere recensioni decenti)
Alfred c'è tutto, c'è la sua giovinezza, la sua indole sognatrice,il suo fantasticare continuo. E' bello come tu lo abbia reso così bene in così poche righe. Perchè è terribilmente Alfred nel suo credere ancora alle stelle cadenti, ai desideri che si avverano nel suo fantasticare continuo sul futuro e sul passato, su invenzioni fantasmagoriche e assurde.

E poi il finale fa un po' male....;_;
Complimenti, spero che in questa fiumana senza senso di parole a caso si colga almeno un pochino della mia approvazione verso la tua fanfiction xD

è una cosina devastante, tanto, e insomma, a volte mi chiedo come fai a concepire certe cose deprimenti e a riuscire pure a sminuirti.e_e Sei un mostro, sappilo. Comunque ne ho adorato ogni singola parola, davvero. T_T E' dolcissima e dolorosa e... ok basta.;;*;;