Ohilà! Eccomi anche qui! *___*
Anche stavolta ho qualche appunto da farti...
Hai un modo d scrivere incredibile, incredibilmente strano, tanto che ogni tanto, mentre ti leggevo mi chiedevo quanto era stile e quanto era invece dovutoad una scrittura precipitosa che non è stata ben corretta e riletta prima di essere pubblicata.
È impressionante come i tuoi periodi sono infiniti, pieni di pause brevi, come le centinaia di virgole che danno l'idea di una caterva di eventi, azioni, sensazioni che si susseguono come un torrente in piena che amplifica tutto, dando un effetto straniante e alle volte quasi angosciante come se volesse cogliere le cose esattamente nel momento in cui accadono, senza lasciarsi sfuggire nulla.
Per questo ottima è la scelta del presente che anche io prediligo quando voglio esprimere le cose nel loro divenire però, ancora una volta, ho trovato una grave distrazione che è quella del cambio di tempo, dal presente storico al passato remoto, più o meno nel punto in cui Brian incontra Denis. Poi ho notato che, poiché i tuoi periodi sono molto lunghi, sono legati da una serie di congiunzioni che si ripetono a iosa e questo affatica un po' la lettura. Come al solito potrei avanzare le mie solite obiezioni sul fatto che c'è poca descrizione ma tu mi hai già chiarito questo punto e poi con questo tuo stile "torrenziale" si adatterebbe poco.
Piuttosto utilizzi molti termini che riguardano la sfera del sentire, non tanto l'introspezione quanto la descrizione "scientifica" delle sensazioni, come se descrivessi i sintomi di una qualche malattia.
Insomma alcune volte mi sembra di leggere uno stile originale che crea situazioni di pathos che ti tengono incollato allo scherzo, altre volte invece trovo ripetizioni ed errori un po' grossolani che mi sanno di distrazione, di bozza, di prima stesura.
Sei un esserA confondente e non classificabile! xD
Quanto alla storia, è molto tenero vedere un Brian inesperto, in preda agli ardori dell'adolescenza, un miscuglio di sensazioni di libertà, euforia e subito dopo tristezza, abbattimento, ribellione, insomma quegli sbalzi e cambiamenti repentini tipici dell'età che poi si trasformano in un imbarazzante desiderio inspiegabile e una gran confusione. Denis lo guida in una specie di scoperta di sé, con dolcezza trasmettendogli quella serenità che alla fine trasforma un "peccato" in un piacere innocuo.
Divertente snhce vedere un Brian ancora molto legato alla sua dimensione familiare e religiosa, che scopre un nuovo mondo e che lentamente accetta di venir meno alla rigida morale di casa Molko xD
Non homai sentito "if it Be Your will" , di Cohen ho sentito solo "Chelsea hotel n. 2 " ma appena potrò colmerò le mie lacune u.u
Anyway ho notato anche qualche piccolo dettaglio, in primis la scelta della canzone di Leonard Cohen, ma anche l'accenno di bullismo e altre notizie che hai segnalato tu stessa nelle righe di intriduzione, cosa che mi fa pensare che tu conosca abbastanza bene alcuni aneddoti della giovinezza di Bri.
Ebbene, sei sempre una sorpresa, dear! Spero di riuscire a chiarirmi meglio le idee, probabilmente mi leggerai ancora!
E ovviamente aspetto svolgimenti del gruppetto Brian-Rammstein *____*
bye bye,
Misa (Recensione modificata il 30/01/2012 - 10:15 pm) |