(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Questa storia è stata già segnalata alla Vostra attenzione da un’altra utente, ma ho deciso di unirmi a lei, perché ritengo che, se sostenuto da più d’uno, questo racconto avrà una maggiore possibilità d’essere notato da qualcuno di Voi della Amministrazione. Perché suppongo che ogni giorno siano decine le storie candidate per le Scelte, ma, senza nulla togliere agli altri autori, sono anche fortemente convinto che, ogni giorno fuori dalla questa categoria di “eletti”, sia una gravosa ingiustizia, non nei confronti dell’autrice, ma di tutti i possibili lettori, che a causa di una visibilità ridotta, non sono potuti venire in contatto con “Stelle Perdute”.
So che potrebbe sembrare arrogante da parte mia, ma ciò che voglio fare con questa recensione non è solo esprimere quali sono i pregi di questo racconto, cosa che farò non appena avrò concluso questo pensiero, ma invitarvi a leggere le parole intrecciate da Lady Aika, in modo che Voi stessi possiate constatare la veridicità di ciò che sostengo.
“Stelle Perdute” parla d’amore, si, ma non solo di questo. L’autrice descrive un rapporto realistico tra due persone profondamente innamorate, ma, nascondendola tra le righe, tratteggia una società perbenista e ipocritamente moralista. Perché i due protagonisti, Andy e Michael, sono due ragazzi, i quali, prima di potersi tenere per mano per strada, hanno subito le occhiate di sbieco di chi giudica senza sapere e hanno udito, passeggiando tra la folla, le domande curiose dei bambini e della loro innocenza e le risposte, categoriche e dogmatiche, dei loro genitori. Tutto questo, lo si percepisce da piccoli particolari, dalle reazioni di comparse d’occasione o dalla mancanza delle stesse, da parole sussurrate e da ricordi dolorosi ma incancellabili dalla memoria.
Parlo di percezioni, perché non è su tutto ciò che “Stelle Perdute” ruota. A fare da epicentro di questo racconto è la morte, che, con la sua improvvisa venuta, scuote violentemente la vita dei protagonisti, mutandola irreparabilmente.
La narrazione degli eventi comincia con un incidente in moto. Il guidatore di quest’ultima è un ragazzo, come tanti, che, a causa del forte urto, perde la vita, come, al giorno d’oggi, capita a troppi giovani. Ciò che lascia, perdendo, è un fidanzato di cui la sua famiglia non sa dell’esistenza.
Un perfetto sconosciuto per la famiglia della persona che ama: questo è Andy. È proprio nella totale solitudine, rifuggendo gli abbracci di due amiche, che il ragazzo cerca di affrontare questa perdita, tentando di non farsi sopraffare dal dolore. La battaglia che ha intrapreso, però, come ben presto si accorgerà lui stesso, è più grande di lui e, se non fosse per l’intervento di Elena, sorella di Michael che da un diario dello stesso ne scopre la doppia vita, in poco tempo lo avrebbe sovrastato. Nella ragazza, estremamente simile al fratello, Andy trova un appoggio e una confidente, con cui condividere il peso del proprio dolore.
Il racconto è stato sapientemente impostato da Lady Aika come uno intrecciarsi di realtà e ricordi. Utilizzando questo artificio letterario, l’autrice riesce a descrivere accortamente il personaggio di Michael, pur non facendolo mai agire in prima persona, ma limitando la sua presenza ai ricordi di Andy ed Elena.
In questo modo sarebbe stato molto semplice cadere nella descrizione di un ragazzo perfetto, ma grazie all’abilità dell’autrice, che non smetterò molto presto di riconoscerle, così non è, anzi. Michael è tutt’altro che idealizzato, infatti, come ogni uomo è vittima della paura. Non riesce, per esempio, a confessare la sua sessualità ai propri famigliari.
Non è l’unico personaggio, comunque, degno di nota. Primo tra tutti, va inserito Andy. So che posso sembrare monotono, ma i suoi sentimenti sono estremamente vividi e reali. In una scena della storia, che vi invito a leggere, la sua sofferenza è tale da spingerlo ad aprire un cassetto ed estrarne un coltello e, in quell’istante, mentre leggevo il racconto, ho pensato che con molta probabilità non sarei riuscito a trovare il coraggio che il ragazzo ha nello scostare la lama dal proprio polso. Mi sono chiesto, e me lo chiedo ancora, come si possa sopravvivere ad un dolore così accecante da spingerti a rifiutare la vita e se questa, in una situazione del genere, valga la pena di vissuta. Perché questa è la grande magia di questa storia: ogni parola può scatenare ore e ore di meditazione sui più disparati argomenti ed essere la causa di riflessioni senza fine.
Il risultato di tutto ciò? Il fatto che Andy e Michael siano due ragazzi passa in secondo piano. La questione non è sul fatto che loro siano una coppia omosessuale, ma su ciò che la morte della persona amata può causare. In una recensione lasciata all’autrice ho detto, e lo ripeto anche in questo contesto, che se anche i due fossero stati una coppia etero, due donne o un inseparabile duetto di alieni verdi e bavosi, le emozioni che questo testo mi ha trasmesso sarebbero rimaste le stesse. E, pur essendo passati alcuni giorni da allora, lo confermo ancora.
In conclusione, vorrei porre la vostra attenzione sullo stile di Lady Aika, che è sempre impeccabile, preciso, elegante, calibrato e fluido.
Sperando che “Stelle Perdute” possa presto far presto della categorie delle scelte,
Distinti saluti
Jerry93 |