Innanzitutto, buonasera.
Sono di nuovo qui, dopo un lungo periodo di silenzio (la parola campo scout dovrebbe dire parecchio sul perché) , per recensire questa storia, che dimora nell'infinita lista di quelle da recensire da un periodo considerevole.
Premetto che trovo Bellatrix Lestrange una figura affascinante e parecchio complessa dal punto di vista narrativo - più semplicemente adoro leggere su di lei. Quindi non potevo non recensire una storia in cui lei c'è, ed è caratterizzata in un modo che ne conservi la dignità.
Non mi sono pentita di aver letto la storia, certamente.
Bellatrix forse è un po' meno oscura di come me la figuro io, che preferisco il lato più dark dei personaggi,
ma i ragionamenti malsani legati al purificare l'albero genealogico ci stanno tutti. Tagliare i rami marci, anche se intravedo qualche remore nel pensare ciò riguardo alle sue sorelle. Perché, perlomeno secondo me, Bella ha un profondo affetto per le sue sorelle - soprattutto, considera ancora Andromeda sua sorella, cosa della quale la conversazione del sesto libro da un indizio.
Bella è un personaggio difficile da trattare, coerente con la sua follia nella sua follia, votata a una causa e pronta a morire per essa. A conti fatti l'unica cosa che i cinque Black hanno in comune è l'essere disposti a
morire per un'ideale o per qualcosa a cui tengono.
Terribilmente azzeccato il fatto che non resti indifferente davanti allo scherno, in special modo quando si tratta delle parole del Suo Signore. Non é la persona che accetti che la gente rida di lei, l'orgoglio è un tratto innegabile del sul carattere (per quanto riguarda i Mangiamorte) e credo la ferisca che l'Oscuro Signore, colui per cui farebbe tutto, la umili.
E allora le viene in mente l'unica Soluzione, almeno secondo lei: ripulire l'onore e il sangue puro dei Black, a qualunque costo. E qui subentra la nostalgia d'un passato glorioso e illustre, in cui erano una delle famiglie Purosangue più importanti e rispettate.
La tua Bellatrix è umana, e l'hai sfaccettata in modo da non far risaltare solamente una parte di lei, ma
dando spazio anche alle altre.
Ritenendo la seconda persona molto d'impatto, ho sentito parecchio la scena della morte di Bellatrix, così come il paragone tra Andromeda, Alice e Molly. Tutte donne che non si sono arrese e hanno lottato per chi amavano, seppur in modi diversi.
Non so se trovo o meno vicino alla mentalità della protagonista il riflettere sull'essere madre e sull'Amore. Perché Bella, a conti fatti, non potrà mai davvero capire come sia essere una madre.
Concordo invece sul fatto che possa essere più vicina di quanto sembri al capire cosa sia l'Amore, perché lei, a conti fatti, ne ha provato un tipo. Mi riferisco a quello tra sorelle.
Originale l'idea di lei fantasma, sospesa in una specie di limbo tra la vita e la morte, immersa nel rimpianto e nei dubbi. In qualche modo, si sente come se fosse incompleta.
Un buon lavoro, anche se non é tra le storie che mi sono piaciute di più fra quelle che hai scritto.
Concludo dicendo che mi sono piaciute tantissimo le ultime frasi:
Perché, anche se non sono altro che due infami traditrici, trema per il dolore di non poterle riabbracciare.
{Nonostante tutto, degne di essere chiamate sorelle}
Tutto quel che c'è dietro, tutti i rimorsi e le strade diverse che hanno preso, le rendono cariche di malinconia.
Questa storia mi ha incuriosita parecchio riguarda al rapporto tra le sorelle Black, soprattutto grazie agli inquietanti pensiero di Bellatrix, ed è una delle cose che me l'ha fatta piacere di più.
A presto
LaTeoriaDelTutto
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