Cavolo: ora L’ultimo Viaggio e questa qui stanno facendo a cazzotti per aggiudicarsi il primo posto, fra le mie storie preferite scritte da te... e penso comunque che non finiranno mai, di guerreggiarsi.
Ma va bene così.
La storia è tragica. E insolitamente convulsa: non si leggono spesso opere del genere, e per me, tutto ciò che in modo sporadico si affaccia su questo orizzonte che vede storie fuori dalla normalità, lo amo. E questa storia non è molto distante dal mio amore, dopotutto.
Ho apprezzato in modo particolare il gesto di Pierre, queste azioni naturali e forzate allo stesso tempo (da una forza maggiore chiama AMORE) che sanno veramente toccare le corde dell’anima, e scuoterla, e farle provare qualche nuovo sentimento. Ancora complimenti, purtroppo non posso dirti nient’altro.
E il fatto che magari qualcosa hai pure sbagliato, in questo racconto, ti assicuro che è completamente sovrastato dal contenuto, dalla sostanza: non succede spesso però, quando capita, io non posso davvero fare a meno che sorvolare e gettarmi solo in un profondo e caloroso abbraccio con la storia e l’autore (in questo caso, certo, autrice) che, insieme, in una morsa tanto caparbia quanto deliziosamente amabile, mi hanno fatto passare dei così bei momenti. Grazie. |