Posso contare sulla punta delle dita le volte in cui sono rimasta senza parole, da scrivere.
Lettere, parole. . . sono solo un insieme di punti, ma se provi a cambiare prospettiva, ad allontanarti, allora sei in grado di vedere ciò che prima ti era sfuggito.
Sono tua amica ma mi piace essere sincera, non dico che mi piace se non è vero, non scrivo che sei brava se penso che sia un lavoro fatto con...i piedi^^
E quindi è con profonda convinzione che scrivo:
che descrivi i malandrini meglio della Rowling.
Ti lascio degli invii di pausa per metabolizzare la frase^^
Questa storia è incastonata perfettamente.
Vorrei che esistesse una parola in grado di esprimere in poche lettere l'emozione che ho provato leggendo queste righe.
Non hai solo scritto e descritto. Qui hai creato un passato, hai contribuito a disegnare la vita di uno dei personaggi che adoro, ogni volta che leggo qualcosa sui malandrini, nella mia mente il puzzle che la Rowling ha lasciato incompleto diventa sempre più chiaro.
E non credo che abbia apprezzato solo perché amo i Malandrini, mi piace perché hai curato ogni dettaglio, ti sei ricordata di quella volta che Piton paragonò James ad un maiale, la punizione di lucidare i trofei ad Hogwarts, che le lezioni di erbologia sono insieme ai serpeverde.
Poi credo sia superfluo ripeterti che ogni pensiero ed azione di Sirius e James e Piton erano così intrinseci ai personaggi che mi è sembrato veramente di star leggendo ancora i libri della saga.
Invece è un tuo lavoro ed è per questo che per me vale ancora di più.
“Una storia di amicizia” mi è proprio piaciuta lo sai, ma questa…è davvero il massimo.
PS. E complimenti per il titolo, non poteva essere più bello, rende la fine perfetta, come un cerchio che si chiude. |