e vabbè allora dillo che vuoi farmi piangere oggi.
Sigh, lacrimuccia che scende e che tiro su.
Mi piace molto il tuo modo di scrivere e del significato che hai donato a "neve", tema portante di tutto il pezzo.
Ti lascia tristezza addorro e questo sentimento ti accompagna per tutto il tempo della lettura.
Non serve aggiungere altro solo che è bellissima.

Per Hermione è decisamente complicato lasciarsi amare da un uomo che non potrà mai essere Harry. Perché lei avrà disseminato chissà quante tracce [brinciole], ma si sono sciolte come la neve al sole.
E forse il vero protagonista della storia è il bianco. Questo è il colore di un amore mai consumato, è il colore che abbaglia e ovatta, per quanto possibile, il dolore di Hermione. Mi sono commossa tantissimo e fidati che dal suo tormento silenzioso, Harry non rimane solo abbozzato in un angolino.

Questa storia merita assolutamente, non solo perché mostra in modo credibile un rapporto speciale tra due migliori amici altrettanto speciali; grazie all'introspezione, infatti, l'animo malinconico e rassegnato della protagonista è tratteggiato con classe.

Forse per Harry ed Hermione avevi immaginato una conclusione diversa, ma ti assicuro che ciò che hai prodotto è veramente eccelso. Molto probabilmente mi ripeterò, ma l'inconsapevolezza di Harry mi sembra che tu l'abbia messa in scena con il cadere della neve, che scende sofficemente e investe tutto. Una metafora ricorrente, una sfumatura dietro l'altra, una parola incatenata in una frase specifica: questo è il tuo stile.

Per quanto all'apparenza tutto possa sembrare così semplice e lampante, dietro hai ricostruito mille piani di lettura, mille "scappatoie", mille e più emozioni. Perché niente sta lì per caso, persino la punteggiatura e la scelta dei tempi verbali serve a creare una musicalità specifica.
La colonna sonora di questo piccolo capolavoro è quanto di più appassionante abbia mai avuto il piacere di leggere. Tutto esplode lentamente dall'inizio alla fine, con la medesima intensità; tutto accade nella testa, nella parte più razionale di Hermione, e non nel cuore. Perché il suo cuore batte ancora, nonostante le vecchie cicatrici e i graffi più giovani.

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Prima di commentare la flash in sé, vorrei commentare il tuo stile. Poche, sottolineo poche, autrici di EFP e non hanno la capacità di emozionarmi con le loro parole così come fai tu. E' successo che mi sono innamorata del tuo modo di scrivere quando mi hai mandato le drabble per il contest 'Da 90 a 110', si è rinnovato con la Sirius/Bellatrix che hai scritto per 'L'Olimpo' e oggi, con questa, si conferma ancora una volta unico e coinvolgente. Complimenti, non ti avevo ancora inserita tra gli autori preferti perché io rimugino molto prima di farlo, è per 'pochi eletti' quello spazio, ma devo provvedere subito a farlo.
La storia, per quanto io non ami le Auror (credo si dica così), è emozionante, toccante e splendidamente malinconica.
La scena è descritta perfettamente, arriva al lettore con prepotenza permettedogli di immedesimarsi al meglio.
E'... bellissima, non c'è di meglio da dire.

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Infatti, come sospettavo. Questa storia non è un semplice racconto. Questa storia è pura poesia. La parole scorrono fluide, sono ingannevoli, eteree, affascinanti, sembrano quasi una favola, ma c'è sempre quella punta di durezza, simbolo di espressività e di pienezza, che compensano lo stile sfuggente che adotti ai protagonisti, che sono anch'essi quasi delle figure di contorno in confronto alla bellezza del quadro d'insieme.E qui ci troviamo in sintonia anche con il pairing. Amo molto le Harrry/Hermione, forse perchè sono affetta anch'io dalla "sindrome del migliore amico". Ma insieme li ho sempre visti perfetti, nonostante anche Ron sia un personaggio che accosto molto volentieri alla ragazza. Quel punto esclamativo, magistralmente inserito alla fine della storia, mi ha piacevolmente sorpresa: conferisce spessore al filo conduttore della narrazione, lo arricchisce, colorendolo di un altro aspetto dell'amore: la passione, il desiderio, un desiderio che però va oltre qualsiasi malizia o bramosia. C'è anche un retrogusto amaro di egoismo in questa fanfiction: quell'egoismo che fa sempre parte di noi, esseri in carne ed ossa, che amiamo con il cuore e non con la mente (vedi quindi la differenza fra la mia precedente recensione,dove ti spiegavo come interpreto e vivo l'amore di Edward per Bella?), che vogliamo che l'oggetto del nostro amore sia al nostro fianco, che ci accompagni nella nostra quotidianità. E la rabbia, quell'impalpabile velo di rabbia che ho riscontrato in queste parole, che conferisce phatos ai pensieri della protagonista, un Hermione così diversa e al tempo stesso così simile a quella che ci ha fatto conoscere J.K.Rowling. Brava, davvero.

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A dir poco eccezionale, queste poche righe sono meravigliose e così piene da darmi molto di più di tantissime long che ho letto e sto leggendo.
Hai tutta la mia stima. Bravissima.

E' incredibile quanta malinconia possa essere racchiusa in così poche parole.
La neve, compagna silenziosa, leggera e incolore dei pensieri di Hermione, lascia una sensazione di freddo e abbandono proprio lì, vicino al cuore. Quasi Hermione fosse alla disperata rincorsa di Harry, seguendo le sue orme sul manto bianco, senza tuttavia mai riuscirci, perchè altra neve copre il sentiero, facendola perdere.
Mi hai lasciato veramente senza parole.
Non si può fare altro che farti i complimenti.

La tua storia mi ha colpito fin dal titolo, e non perché io conosca le tue storie e ti ammiri come autrice, ma perché 'Neve' è particolare, è significativa, è incisiva. Non so quanto possa collegarsi alla tua flashfic, ma per me la neve è il simbolo del rapporto tra Harry e Hermione. Immacolata, bianca, e pura, finché non tocca terra... inutile dilungarmi sulle mie vaghezze simboliche. Ti ammiro come scrittrice ogni storia in più che leggo. C'è poesia, la poesia vera, in ogni tuo pezzo. Posso solo complimentarmi.