Recensioni per
Quel che c'è nel fondo
di Elos
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
E anche questa storia mi è piaciuta: ho apprezzato moltissimo il tuo insistere sul giusto e sbagliato, che in guerra sono due confini vicinissimi quasi uguali, che si possono scambiare, ma sono così lontani: |
Eccomi, pronta e agguerrita per recensire questa tua "nuova" perla! |
Come fai sempre a scrivere cose così strazianti? |
Questa storia ha un solo difetto. E' troppo corta! |
Bellissima, premio strameritato |
Questa è una storia che lascia il segno, un lungo solco che si dirama come un muscolo o una cicatrice dal cervello sino al cuore. Senti i sentimenti ambivalenti di Hermione - speranza cui ancora s'aggrappa con la tenacia caparbia che le è propria e le fa da ancora, insieme a una sorta di disagio forse e pena esasperata, piuttosto normali a ben vedere nella situazione che è costretta a gestire - avvolgerti sino a stritolarti i polmoni e far fuoriuscire il respiro dalla bocca schiusa a suon di sospiri. Dio è così reale! Così ben strutturata come distopia - tra l'altro un genere che io adoro dal profondo -, che quasi sembra più vero questo del finale ufficiale. Hai saputo tratteggiare in modo originale i caratteri di questi due personaggi la cui sola decisione di affiancare porta già non pochi problemi a mio avviso e per di più riuscendo a mantenerli per quel che sono, nè più nè meno. C'è la forza e il coraggio un po' stanco di Hermione e l'evoluzione di un Draco che è lo scheletro del ragazzo che era, l'intelaiatura del nome altisonante che l'accompagna. Lui in particolare e la sua resa sono quello che mi hanno colpito maggiormente. I loro comportamenti, normali in questo nuovo clima, una nuova quotidianità che ha soppiantato la vecchia tanto cara al cuore della fanciullezza e della spensieratezza, sono la risposta ad una crisi che è esterna e si dilunga alla reazione singolare, a come ognuno riesca ad affrontara quella, le paure, l'omicidio, la perdita e la nostalgia ineluttabile, il rimpianto che è un boccone amarognolo bloccato in gola. E in ultimo quel sorriso che a me è parso diventasse esso stesso voragine, ma solo del buio che offusca la tranquillità. |
è davvero splendida questa storia, in poche parole sei riuscita a delineare un mondo completamente diverso e due persone che non sono più le stesse ma che rimangono comunque quelle che abbiamo conosciuto. Complimenti anche per la citazione scelta, la adoro e adoro il film di Benigni! |
Moooolto particolare. |
E'... indescrivibile, davvero. |
Oddio, mi hai fatto venire i brividi! |