È tragica. Nel tema, nel taglio, nel modo di scriverla. Così assolutamente normale, così banale...ma può mai essere banale il dolore?
Fa male solo a leggerla, non posso davvero nemmeno immaginare come possa essere viverla.
Il passaggio è velocissimo, dalla normalità al dolore, la negazione, il ricordo...dà molto il senso che il tutto sia avvenuto così, come un fulmine a ciel sereno. Inizia straziante e termina quasi con dolcezza.
Non so come terminare. A dire la verità, non so nemmeno se cliccherò "pubblica" o no. Testi come questi sono troppo delicati e fragili per essere commentati e troppo personali, anche se non autobiografici, perchè qualcuno possa permettersi di dire "è bello" "è brutto" "è sgrammaticato"...
...però se l'hai pubblicato qui credo ti faccia piacere sapere che qualcuno ha letto. E si è fermato un po' a pensare. Questo è importante. |
