O_O ma...ehm...tutti gli avvertimenti finali?
Ad essere sincera, il mio approccio a questa storia è dipeso dal tuo avatar fenomenale. Certo, magari avresti preferito una motivazione un po’ più dignitosa di questa, ma lasciamo correre.
Mi ha affascinata la figura del cavaliere rosso e ho apprezzato la tua decisione di scegliere Naruto per questo ruolo, invece di Sasuke che sarebbe stato il candidato più prevedibile e scontato.
È stato bello “osservare” la beltà e la purezza della figura di questo Naruto sventurato e maledetto in contrasto con il sangue sparso ovunque, di grande impatto, complimenti!
Devo dire che hai dato prova di possedere una buona capacità di inventiva e ho trovato molto originale anche l’impostazione della shot, poiché l’immagine di un Sasuke bambino e secondo erede al trono di un regno non andato in rovina è alquanto inusuale, soprattutto se si pensa che Naruto è invece un nobile decaduto. Solitamente, infatti, questi personaggi si pensano accomunati dalla stessa sorte toccata ai loro clan, mentre qui Sasuke vive perfettamente inserito nel suo contesto sociale e familiare, una bella novità nell’ambito delle associazioni di idee che si fanno su di lui.
Naruto, al contrario, è il nobile moralmente irreprensibile e maledetto, privo della sua consueta giovialità ma al tempo stesso conforme alle caratteristiche del personaggio conosciuto, in quanto esse emergono nell’atteggiamento che adotta con il principino.
Sei stata brava a mettere in luce la sofferenza che il cavaliere rosso prova nell’uccidere brutalmente i suoi nemici e l’hai fatto non attraverso l’inserimento della lacrima, bensì mediante la descrizione della sua dolcezza d’animo e della sua limpidezza interiore.
Mi è piaciuto il personaggio del cavaliere rosso!
Sasuke piccolo ha suscitato in me molta tenerezza con il suo voler fare il grande a tutti i costi, mentre il suo temperamento di bambino veniva fuori con prepotenza ed egli non riusciva a controllarlo del tutto.
Andando al finale, onestamente sono rimasta un po’ titubante, diciamo piuttosto basita, perché ero sinceramente convinta che Naruto provasse per Sasuke una sorta di affetto paterno, invece, appena lo ha visto grande, si è gettato in un bacio appassionato, senza essere colto da alcuno smarrimento. Sì, ok, alla fine magari ci stava anche bene che Sasuke fosse cresciuto nel mito di Naruto e che si fosse innamorato di lui, ma Naruto ha abbracciato questo amore con troppa fretta, senza riflettere o formulare tutta una serie di ragionamenti supportati da altrettanti sentimenti contrastanti, che alla fine comunque avrebbero pure potuto plausibilmente portarlo ad amare il cavaliere blu.
In definitiva, lasciando perdere il mio sbigottimento personale sugli sviluppi della trama, il ricongiungimento tra i due eterni ragazzi è stato gestito con eccessiva fretta, mancando così di tutte le sfumature significative necessarie a rendere credibile l’evento narrato, la nascita del loro amore di coppia appunto.
Ho apprezzato tanto il fatto che, dopo tanti anni, il cavaliere rosso si sia dimostrato più stanco e provato dallo scorrere del tempo, anche se il suo corpo non ne manifestava i segni. Egli era stanco nell’animo, ma ha acquisito una nuova giovinezza con Sasuke accanto: bello! Significativo!
Termino i miei vaneggiamenti con un elogio per il kyuubi, trovarlo nei panni del fido cavallo di Naruto mi ha stupita e inizialmente non in bene, ma poi il ragazzo maledetto ha fatto capire che loro due non si potevano separare e così – senza rifletterci – ho improvvisamente guardato con occhio benevolo quest’ulteriore elemento della storia, al punto che nel corso della lettura ho cambiato idea e ho rivalutato il kyuubi-cavallo; questo è un ulteriore esempio di quanto tu sia stata originale.
Stilisticamente parlando, invece, avrei da farti qualche appunto, soprattutto per quel che concerne la natura dei dialoghi tra i protagonisti, che risultavano un po’ troppo colloquiali per il rango dei personaggi trattati; mi astengo dall’aggiungere altro per via della tua nota finale esplicativa al riguardo.
Adesso vado – finalmente dirai!- ti ringrazio per il lavoro che hai fatto scrivendo questo componimento originale. |