Recensioni per
Perdonami, Claire
di Abraxas

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
11/04/13, ore 21:54

Oh, Claire è così dolce.
Quando dice: “Non è veo. Tu non puoi fae cose butte. Tu sei buonissimo, Quil, sei il più buono del mondo”, l'ho amata. Davvero.
Corro subito a leggere il terzo capitolo. ;)

Recensore Veterano
30/12/11, ore 23:38

Non amo particolarmente la saga di Twilight (ci tengo a precisare però che prima di essermi fatta quest'opinione l'ho letta tutta: non sopporto chi "parla senza sapere",ed in ogni caso ho pieno rispetto per i gusti altrui) ma trovo che parecchie fanfic in questo fandom meritino la mia attenzione. Questa sera, non so nemmeno perchè, mi è venuta in mente Claire e la questione sull'imprinting...mi sono chiesta se ci fosse una fanfic che raccontava la sua storia e mi sono messa a carcare....non ti dico la delusione quando non ho trovato nè il suo nome, nè quello di Quill o di Embry fra i personaggi!!! Mi ero quasi rassegnata, chiedendomi come mai nessuno avesse pensato a scrivere una storia con questo tema (fra l'altro pensavo proprio al pezzo che hai riportato sopra) quando finalmente sotto la voce "quilleute" ho trovato la tua storia... sono stata fortunata: non solo c'era il "tema giusto", ma anche una storia scritta bene!!! Beh spero che continuerai a scriverla, anche per farne un racconto breve... intanto proseguo con gli altri capitoli.

Recensore Junior
14/06/11, ore 18:32
Cap. 3:

che bella questa storia!!!! Era da tanto tempo che volevo leggere una claire quil e la tua è perfetta!! spero che la continui presto baci!

Recensore Master
30/04/11, ore 20:09
Cap. 3:

Ehi ciao eccomi di nuovo!!!
I capitoli sono molto corti,e quindi faccio molto presto a leggerli...
Comunque che dire,sono pienamente d'accordo con il consiglio di Em,diciamo che non sono pazza e che io "tifo" per il tradimento anzi...odio il tradimento e i traditori,di qualsiasi sesso e sia in amicizia che in amore!!!Però ci sono sempre le eccezioni e questa è una di quelle,che sicuramente non si trova tutti i giorni e non è una cosa normale che accade nella quotidianità,se non nei malati di mente...quindi io credo che Quil sia perdonato sia per il fatto del "tradimento" se così lo possiamo chiamare,che per il fatto di essersi innamorato di Claire visto che non è colpa sua e non ha la mente deviata ma solo una cosa fiabesca che per fortuna nella realtà non succede per lo meno non con queste modalità,e che lui è in un certo senso costretto,quindi grazie a tutte queste attenuanti e alle buone intenzioni di Quil lo perdoniamo ;)
Un abbraccio alla prossima!!!Bella Gilbert.

Recensore Master
30/04/11, ore 19:57

Ehi eccomi di nuovo,questo capitolo è un pochino corto ed effettivamente quindi ho molto poco da dire,però nonostante tutto posso dirti che è un capitolo molto bello e nello stesso tempo molto triste,perché se noi pensiamo che queste cose accadono nella vita reale,certo non con una bambina o con un bambino,altrimenti saremmo da rinchiudere,però magari con quelli che a noi sembrano amori impossibili,a quanti di noi è capitato,a molti credo,che magari si era innamorati follemente di una persona che però oltre magari a non ricambiare proprio neanche ci calcolava e non sapeva magari neanche della nostra esistenza,e quindi era un amore quasi impossibili,per esempio a me capitò anni addietro di innamorarmi follemente del mio professore di fisica,alle scuole superiori,e so di non essere mai stata ricambiata inoltre non ha mai saputo che io lo fossi,quindi anche quello era uuna sorte di amore impossibile che mi ha fatto soffrire all'inverosimile,e per quanto logicamente guardassi altri ragazzi o mi fossi fidanzata con un ragazzo,devo dire che comunque segretamente sono sempre stata innamorata di lui,finché beh poi sono rinsavita e tutto è passato,ma tutto questo per dire che io in un certo senso posso capire l'estremo disagio e la tristezza che può provare Quil,anche se devo ammettere che la situazione non è proprio la stessa XD
Un abbraccio complimenti da Bella Gilbert.

Recensore Master
30/04/11, ore 19:48

Ehi ciao,questa è la prima volta che leggo una tua ff,e che la recensisco di conseguenza,devo dire che questo capitolo è molto strano?
Però carino infondo!!
Io credo che la storia dell'imprinting inventato dalla Mayer sia assurda e di conseguenza,credo più possibile che i nostri licantropi possano intrattenere delle relazioni extra,sopratutto come se nel caso di Quil la persona con la quale ha avuto un imprinting è una bambina di tre anni,voglio dire è veramente assurdo,come poi succederà a Jake con Renesmeè che trovo paradossalmente ancora più assurdo visto e considerato che lei oltre ad essere una bambina è anche per metà vampira,che teoricamente dovrebbe essere una sua nemica giurata!!!Quindi bhè non so se il tuo pensiero sia come il mio,e cioè che l'idea della Mayer dell'imprinting sia assurda,però una cosa che so per certo che sono d'accordo con te sul fatto di far avere a Quil una "relazione" se così possiamo definirla con questa ragazza che avrà più o meno la sua stessa età!!!Mi sembra sicuramente più logico!!!
Un abbraccio Bella Gilbert.

Recensore Veterano
28/04/11, ore 22:28

ciao, questo capitolo è stato davvero emozionante! e molto amaro, in un certo senso.. claire che si preoccupa per quil, e lui che sente la sua appertenenza a lei, nonostante tutto.. quell'ultima frase era davvero perfetta, secondo me.. non so davvero che altro dire, apoarte che scrivi benissimo e sei riuscito perfettamente ad esprimere la delusione di quil nei suoi confronti, per aver tradito claire.. complimenti davvero.

Recensore Veterano
28/04/11, ore 22:21

mamma mia.. questa storia è fantastica!! mi hai davvero fatto piangere! la tua scrittura è davvero scorrevole, non ho notato nessuna imprecisione, oltre al fatto che è davvero bellissima.. scusa, forse sarò ripetitiva, ma è così.. a ogni frase di claire che quil ricordava era un singhiozzo.. mi dispiace davvero tanto per lei, per abby, ma soprattutto per quil, che si sente ossessionato da claire, ma allo stesso tempo sente il richiamo della carne.. sono felice che hai deciso di trasformarla in una shot, non vedo l'ora di sapere come continua la vicenda. baci e al prossimo capitolo.

Recensore Junior
20/04/11, ore 02:05
Cap. 3:

non ricordo di aver recensito prima, forse l'ho fatto forse no, GENIOO CX.
Coomunque, un Embry cosi' cretino ma allo stesso tempo saggio, non me l'aspettavo u.u davvvero interessante u.u e son d'accordo con lui. Claire, e' ancora una poppante e Quil e un pezzo di giovincello con gli orrmoni sballati. Deve Sfogarsi u.u
Alla prossima,
ips.

Recensore Master
16/04/11, ore 23:16

Allora, vedo che la socia ti ha già recensito di premio. Non dovevo recensirti io? Fa niente. Qualcosa da dire ce l'ho, quindi eccomi, in ogni caso.
Lo sai già che cosa vorrei. Abbiamo passato una simpatica serata a discutere il finale che mi piacerebbe per questa storia: Claire si innamora di un compagnuccio dell'asilo e fa il ditino medio a Quil. Quil per la disperazione si chiude in un motel per una settimana con Abby. Scoprono di essere spiriti affini, si sposano e mettono al mondo sei figli che nascono tutti con il ditino medio alzato. La loro prima parola sarà "Zia Steph? Prrrrrrrr!"
Ma quanto odio l'imprinting? Lo odio così tanto che come scrittrice (poh, che parolona) non so affrontarlo.
Tu, invece, che sei uno scrittore per davvero, ci costruisci su un Abraverso a tre dimensioni e lo presenti in modo così reale che uno ci crede, che esiste l'imprinting, perché sono veri Quil, Abby, la situazione, gli odori, e il tormento della vocina di Claire che si fa sentire quando proprio non dovrebbe.
Giuro, ancora una volta ho lo stomaco annodato. Mi spiace per tutti, Claire inclusa. Mi spiace per Abby chiamata con il nome sbagliato, perché io non ci credo che alle donne piacciano le one-night-stand e mi posso immaginare la sua amarezza. Mi spiace per Quil che ha nausea di se stesso.
Questa è una recensione del cavolo, perché se si tratta di imprinting mi va in pappa il cervello.
So dire solo che tu sei originale, imprevedibile, spettacolare e autentico come sempre. Bravissimo.

Recensore Veterano
14/04/11, ore 20:09
Cap. 3:

Embry.
Che altro dire? Io sono innamorata cotta del tuo Embry - o di Embry come ce lo presenti tu, che è meglio - da Alone, e con Qualcosa di sbagliato sono definitivamente crollata ai suoi piedi.

L'amico che è sempre disponibile, persino quando tutti l'hanno lasciato solo. Quello che continua a sorridere e a far sorridere anche quando ha la morte nel cuore.
E la morte, in questo caso, è l'infelicità del suo amico. Perché è facile continuare a sorridere e sopportare una stupida magia che ti ha portato via il tuo amico, se lui è felice. Non lo è altrettanto se lui è triste.
E anche qui, fa di tutto per tirare su il morale a Quil:
"Niente ma. Una volta tanto ti sei comportato da ragazzo normale, dovresti esserne felice!"
"Oddio. Sei scandalizzato? Chi sei tu, eh? Che ne hai fatto del mio migliore amico? Colpa di quella mostriciattola, lo sapevo, io… ti ha fatto il lavaggio del cervello, confessa! Rivoglio il vecchio Quil!"

La butta sul ridere, per non far pesare a Quil i suoi pensieri. Eppure, a giudicare da quello che gli dice, mal sopporta l'infelicità dell'amico.

Bene, ora passiamo al vero protagonista della storia, che è Quil (anche se per me in questo capitolo passa un po' in secondo piano).
Quil continua a colpevolizzarsi, continua a pensare di essere sbagliato. E' davvero sbagliato comportarsi come un essere umano normale? Per me no, ma si sa, loro hanno in gioco tutto un complesso meccanismo di gerarchie e magie che mal si concilia con la normalità.

In più, tutto questo ragionamento contorto e profondo si gioca su un filo di leggerezza che è proprio dell'animo umano, una sorta di "meccanismo di sfuggita" o "istinto di autoconservazione" che dir si voglia.
Embry sostiene il suo amico sia con consigli e ragionamenti seri, che con la leggerezza di una battuta, e il tuo stile si adatta perfettamente a queste scelte narrative... nonché il tuo cervello, ma questa è un'altra storia :)

Al prossimo spicchio di vita del povero Quil.

Recensore Veterano
14/04/11, ore 19:26

Quil e Claire.
Bellissima l'idea di un pomeriggio tutto sommato sereno, in cui i due stanno semplicemente sdraiati sul pavimento a disegnare.
Un cielo grigio. Grigio come la tristezza di Quil, quella tristezza che quando è con Claire cerca sempre di cancellare, e che non può passare inosservata alla bambina che, proprio perché bambina, sente i cambiamenti intorno a sé come e più degli adulti.
Bellissima l'immagine di Claire che cerca di dare forza a Quil con un abbraccio. Agisce come probabilmente farebbe sua madre con lei, lo abbraccia e lo rassicura. Gli dice che gli vuole bene, e che gli resterà sempre accanto. Lo capisce.

"No, sono sicuro che capirebbe".

E' questo che a Quil fa male. Sentire che piccola com'è, Claire lo capisce, capisce i suoi bisogni, capisce i suoi sentimenti. Capisce che lui non la sta tradendo. Perché Quil è buono. Perché il suo Quil è buono.

E allora perché soffre?
Quil soffre perché ha deluso se stesso, ha deluso quell'ideale che aveva dell'imprinting e teme di deludere i suoi amici, lasciando scoprire loro che è possibile, in qualche modo, svincolare le costrizioni della mente dai bisogni del corpo.
Mi piacerebbe davvero sapere che cosa ne pensa Jacob, di questa situazione, perché lui è l'unico che potrebbe "temere" di cadere nella stessa tentazione.

Al prossimo capitolo

Recensore Veterano
13/04/11, ore 14:32

Recensione premio per il primo posto ottenuto nel contest "Quando divenni lupo" 1/3

Torni a sorprenderci con un quadro di vita reale della Riserva di La Push. Reale, sì, perché come giustamente si nota Quil è un adolescente e per quanto congelato nella sua età (o forse a maggior ragione per quello), ha gli istinti e i bisogni di un adolescente... nonché i suoi ormoni.

Torni a sorprenderci con questo Quil inedito-ma-non-troppo, già delineato in "Qualcosa di sbagliato", che costituisce un prequel di questa mini-long, e ci regali una visione non propriamente idilliaca dell'imprinting, rimanendo legato all'idea negativa di esso che ci avevi già presentato in "Misprinting" e nella stessa "Qualcosa di sbagliato".

La storia è innovativa, racconti di un personaggio secondario la cui unica colpa è quella di essersi trovato nel posto sbagliato (le mani di Stephenie Meyer) al momento sbagliato (il dare un precedente/una spiegazione all'imprinting di Jacob per la mezza vampira). Dai una nuova dignità al personaggio di Quil: lungi dall'essere un bambolotto congelato, il cui unico istinto è quello di proteggere la bambina che gli è stata assegnata dal destino, questo Quil ha dei dubbi e ragiona come una persona vera.
In lui c'è un dualismo anima e corpo che lo spezza, rendendogli di fatto la vita impossibile. Vivere per sé stesso, pur sapendo che la sua anima gemella non gli rimprovererebbe nulla in futuro gli è impossibile.
C'è sempre il senso di colpa che gli lacera l'anima a non dargli la possibilità di una vita normale.
Allora che fare? Seguire l'anima/la mente/il cuore e ignorare il corpo?
Non gli è possibile neanche questo, perché di fatto il suo è il corpo di un diciassettenne che ha degli istinti che non possono seguire la ragione.
Vivere e scontare una pena che non si merita, questa è l'unica possibilità che gli rimane. E che lo uccide.

Le scelte lessicali felici nella loro semplicità, rendono questa storia scorrevole alla lettura e facilmente godibile. Non c'è bisogno di fare troppa attenzione per capirla, non c'è bisogno di sforzarsi per mettersi nei panni di Quil: è lui ad entrarti dentro e a rimanerti dentro.

Complimenti vivissimi.

(Recensione modificata il 13/04/2011 - 03:10 pm)

Recensore Master
10/04/11, ore 12:16
Cap. 3:

Probabilmente, sentirti dire ogni cinque secondi che vorresti scrivere una Quil/Embry mi ha privato dell'oggettività necessaria per giudicare in modo lucido, comunque sia in questo capitolo ci vedo un lievissimo accenno di Slash. E anche se sono convinta che si tratti soltanto di suggestione, devo dire che mi piace. ;) Colpa tua, è tutta colpa tua, bracco!
Bando alle ciance.
Embry ha detto a Quil tutto quello che avrei voluto dirgli io. Perciò sono totalmente d'accordo con lui. Era ora che il ragazzo parlasse con qualcuno di questa situazione.
Come al solito i tuoi dialoghi sono scoppiettanti, frizzanti, ironici e spontanei. Con poche battute sei riuscito a tratteggiare lo stretto rapporto di amicizia che lega i due lupacchiotti. Il risultato è una scena divertente che suscita il sorriso nel lettore, ma che è anche capace di far riflettere su questioni relativamente serie senza mai scadere nel patetico o nella lacrima facile.
Devo ammettere che mi piacerebbe leggere di un altro incontro tra Quil ed Abby. Più che altro perché vorrei sapere se la ragazza ha preso la cosa “sul serio” come Quil (che si sta facendo un sacco di pare mentali, a mio parere, inutili) o se invece per lei è stato soltanto una storia da una notte (prendilo come suggerimento per il prossimo capitolo).
Complimenti. Non ti smentisci mai.
VG

Recensore Master
07/04/11, ore 12:14

311 parole.
Una in più sarebbe stata di troppo, a parer mio. Questa Flash è perfetta così com’è.
Questa volta più che tristezza ho provato amarezza. E poi… non so se lo hai fatto di proposito oppure no, ma trovo che la scelta del momento - un tranquillo pomeriggio passato a colorare e a disegnare - sia davvero azzeccata. Perché in teoria una scenetta del genere dovrebbe suggerire tenerezza, invece… non so… mi ha solo fatto amareggiare ancora di più.
Mentre leggevo, inoltre, ho provato un’altra strana sensazione. Di solito è il licantropo a essere sicurissimo del suo imprinting, mentre la ragazza nutre dei dubbi. Qui invece la situazione sembra ribaltata: lui è insicuro, infelice, insoddisfatto; lei vive nella certezza assoluta - è una bambina di tre anni ed è ingenua, certo, ma inconsciamente sa che Quil le appartiene -; sembra quasi che sia stata lei ad avere l’imprinting e non Quil.
Ogni volta mi meraviglio di quanto tu riesca ad essere profondo in ciò che scrivi. Ormai dovrei essermi abituata, no? Eppure mi sorprendi sempre.
VG

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