Ciao!
Come stai avendo modo di leggere, non sono una che si fa pregare tanto per lasciare una sua recensione. A patto che la storia lo meriti, sia scritta con un buono stile e offra degli spunti di riflessione dai quali partire per un commento personale.
Poichè la recesione solo questo può fare: fornire un'interpretazione della volontà dello scrittore.
Dunque, premetto che non ho mai avuto il piacere di leggere la tua long, poichè il tempo è quello che è e compagnia bella. Ma ciò non significa che, prima o poi, io mi possa trovare a passare anche lì. E aggiungo anche che non seguo House. Ho un certo astio verso tutte le versioni filmiche del mondo medico, chissà, forse perchè vivo nell'ambiente e quindi trovo più differenze che analogie con la realtà e questo mi urta... bah!
In questa shot, abbiamo un nuovo personaggio, che io non conosco, ma checredo di aver inquadrato come un tipo che vive diviso tra i sensi di colpa e la voglia di andare avanti. E' morta una ragazza ed egli si sente perso, chiuso nella prigione del suo corpo.
Nella folosofia di Platone, in particolare nel Cratilo, viene affrontato un tema come questo.
Sòma ("corpo") = Sèma ("tomba").
Il corpo è la prigione dell'anima e il suicidio viene percepito come il più alto gesto di libertà che si possa commettere. Dimitriy ci dà un esempio di uomo che vuole sfidare la sorte: toccare la Morte per sentirsi più vivo. Come a dire, voglio conoscere anche l'alta faccia della medaglia, per poi decideare quale usare. E sceglie la Vita. Irina è lontana... ha pensato di raggiungerla, ma dopo il confronto non ha dubbi: meglio continuare a vivere. Egoismo? Immaturità?
Può darsi. Quel continuo ripersi "se fossi più maturo"... Dà da pensare.
Un tuffo nella piscina risolve il tutto, dove l'acqua può essere letta sia come elemento di Purificazione, che come elemento dell'Oblio.Sta di fatto che dimentica Irina, tornando a vivere.
Ha assaggiato la Vita, ha ballato con la Morte. E la prima gli è piaciuta molto di più di quanto abbia temuto la seconda.
Yuri, figura che si muove sullo sfondo, appare come l'elemento collante dell'intero mosaico. Capisce, intuisce cosa sta per fare l'altro ragazzo, si precipita, teme il peggio: invece è una vittima di uno scherzo macabro, che però ha il suo significato.
Tutto ritorna da dove è iniziato, con la differenza che non cè più la tentazione di sfidare il proibito, la Via senza Ritorno.
La fuga dalla paranoia è finita, è stata bella finchè è durata, ma è ora di ritornare sui propri passi. Tutto come prima, o quasi.
Se conoscessi i legami che intercorrono tra queste tre figure, potrei dire molto di più. Probabilmente ho solo tirato giù un mucchio di cavolate... e mi scuso.
Quando riuscirò, se mai riuscirò, a leggere la tua opera, allora forse capirò.
Ti ringrazio per aver letto questa recesnione, aihmè, assai sconclusionata.
Complimenti per lo stile, coinvolgente e accattivante. Poche righe, ma scritte con coscienza.
Saluti e alla prossima!
*Halley* (Recensione modificata il 28/04/2011 - 04:58 pm) |