... Ad essere sincero, mi sono sempre chiesto come mai tu amassi così tanto le bolle di sapone.
Così fragili, candide e leggere. Innocenti.
Ho sempre pensato che ti piacessero per la loro dolce e stupida spensieratezza, per quel senso di pulizia (come la pioggia) che ispirano -almeno a me.
Mi sbagliavo.
Penso che tu le trovi ciò che "incarna" le bugie. Il dolore che la consapevolezza di nascere per morire toccando il cielo, sapendo di essere solo un vuoto ipocrita racchiuso in una sottile "plastificatura" si sapone che non laverà mai, ci si può portare dentro. E' sofferente, questa shot.
L'ambizione può portare nel cielo più alto, come nel picco più fangoso.
La bolla non aveva aspirazioni. La bolla non pensava. Chi l'ha creata ha scelto di assassinarla.
Lei ha solo potuto volare, dolmente, verso il Sole rosso che l'avrebbe uccisa.
(Recensione modificata il 25/04/2011 - 02:27 pm) |
