Recensioni per
Il cacciatore
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/01/15, ore 11:47
Cap. 7:

Ciao Beatrix!

L'inizio della storia è forse un po' contorto (il figlio del temutissimo boss che arriva a fare lo spaccone proprio quando Nick è preso troppo bene per ragionare), ma per il resto devo dire che la tua storia mi è piaciuta ^.^
E' interessante il modo con cui si intrecciano la vita reale e il romanzo del protagonista, e mi fa sorridere perché il mio più grande desiderio sarebbe quello di entrare nelle storie che scrivo XD (la mia mente malata :P)

Il tuo stile mi piace molto e quasi sempre mi sono ritrovato a pensare che anche io avrei scritto nello stesso modo, e poi non mi sembra di aver notato errori di battitura ^.^

Riflettendoci a storia conclusa, forse avresti potuto intitolare la storia "Il sassofonista" proprio come il romanzo di Nick, però anche "Il cacciatore" è un titolo azzeccato ;)

Ciao!

Recensore Master
30/06/11, ore 09:20
Cap. 6:

Si dice che la fortuna aiuti gli audaci, in tal caso deve averlo fatto con il barista oriundo irlandese in quantità industriale, dato che il suo piano nato dalla disperata contingenza di portare a casa la ghirba dopo essere entrato in contatto piuttoso brusco con chi valuta decisamente poco la vita umana ha dimostrato una sua estrema validità, al punto da andare oltre il preventivato, smascherando davvero quello che invece sembrava essere solo fantasia di un aspirante scrittore, invece per sua fortuna le tessere del mosaico si sono incastrate benissimo (evidentemente, cosciente o meno, il suo lavoro gli ha permesso di acquisire una conoscenza indiretta su quel mondo, abbastanza però per capire come si muovono le dinamiche della società criminale).
Menzione particolare ovviamente anche per Sandy, è riuscita a svolgere molto bene il suo ruolo, nonostante i rischi che questo poteva comportare.
Mi sembra poi molto saggia la scelta della battuta finale detta dal protagonista, credo che testimoni molto bene il suo punto di vista su quel mondo, decisamente poco salutare per uno come lui.
Insomma, capitolo piuttosto avvincente, come del resto lo è la storia nel suo insieme.
A presto, Gianfranco.
PS. Quanto alla parte grafica associata, mi pare sia stata un'ottima scelta quella di porre una galleria dei tuoi disegni come chiosa di questo capitolo, li ho trovati tutti ben realizzati, anche per essi quindi il mio giudizio (per quel che può valere) è positivo.

Recensore Master
30/06/11, ore 08:56
Cap. 7:

"Tutto è bene quel che finisce bene" ho pensato a questa frase fatta (ma non per questo meno vera) leggendo l'ultimo capitolo di questa storia molto interessante. Ho trovato decisamente saggia la scelta del protagonista di lasciar perdere la malavita (nel senso di essere un suo attivo partecipante) per limitarsi a descriverla come scenografia per le sue storie, nonostante le possibili sirene in senso contrario che vengono dal boss, il cui dialogo con il protagonista permette di vederlo in una luce più da manager che non da semplice malavitoso appartenente a gang di origine nazionale (dato che cerca nuove leve migliori di quelle che si ritrova, anche se appartengono ad altra etnia).
Davvero carina inoltre la scena che chiude il capitolo, essere capaci di scegliere di fronte a un bivio la via che sembra più difficile ma verso la quale si sente più portati è senz'altro lodevole, se poi dall'altra parte dell'oceano arriva un sì ottimo viatico è decisamente meglio, certo, la strada è ancora lunga e irta di preicoli e possibili delusioni, ma aver suscitato l'interesse di chi è già affermato è gisuto motivo d'orgoglio.
In breve, direi che è stata l'ottima conclusione di una storia molto carina.
In sede di commento finale, posso dire che questa storia non mi è parsa affatto male, i personaggi mi sono parsi ben delineati, come anche la ricostruzione della New York del proibizionismo.
A presto, Gianfranco
PS. Complimenti per il piazzamento ottenuto nel contest.

Recensore Master
20/06/11, ore 13:53
Cap. 7:

E bravo Nicholas!
Per un po' ho temuto che Don Raffaè non accettase un rifiuto, ma per fortuna è andato tutto per il meglio!
Ma Sandy? Lei e Nicholas hanno qualche speranza ancora?
Sono felicissima per lui però! Finalmente riuscirà a realizzare il suo sogno di fare lo scrittore!
Bravissima e complimenti per questa storia davvero avvincente!
Giulia

Recensore Master
20/06/11, ore 13:43
Cap. 6:

Ciao!
Mi sono accorta solo adesso di essere indietro non di un capitolo come pensavo, ma addirittura di due capitoli!
Questo mi è piaciuto un sacco, soprattutto per il povero Johnny, che è si è fatto fregare come uno scolaretto! Povero Don Raffaè, che figlio che gli tocca avere! xD
Sandy e Nicholas sono stati molto bravi comunque, lui ad orchestrare tutto e lei a recitare la sua parte!
Per quanto riguarda i disegni, sono davvero stupendi, alcuni sono tra i migliori che tu abbia fatto, secondo me!
Sandy è bellissima! Sembra Marylin! *-*
Ora vado a leggere l'epilogo!

Recensore Junior
17/06/11, ore 23:24
Cap. 7:

Complimenti per la storia in generale.
L'ho seguita sin dal primo capitolo (anche se negli ultimi non ho lasciato recensioni e me ne scuso) e mi ha subito colpito.
Il contest a cui abbiamo partecipato (per una volta posso dire "io c'ero" :D) è stato davvero interessante e possiamo dire che i frutti di tutta la fatica si sono visti. Come questa storia^^

Ancora complimenti

_Electra_
 

Recensore Master
15/05/11, ore 17:57
Cap. 5:

Anche questo capitolo è stato per me di lettura molto interessante, come la caccia del protagonsita alla sua vecchia fiamma (in effetti non credo fossero una coppia ben assortita, lei sembrava vedere più una sorta di caso umano costretto da un destino malvagio a non poter perseguire le proprie ambizioni e lui, pur provando qualcosa, non amava questa parte del suo carattere considerandola invasiva della sua libertà di fantasticare), purtroppo per lui avere a che fare con portieri dalle idee retrive e cameriere scortesi che masticano una sorta di spanglish è stato il minimo, dato che a quanto pare la fortuna professionale ha voltato le spalle alla persona vista come speranza di salvezza (con l'aggravante che non si tratta di un oggettivo eclissamento del suo talento o della concorrenza di altre artiste, ma delle conseguenze della stretta economica del '29 che aveva decisamente ridotto le spese voluttuarie), declino che doveva essere stato particolarmente sentito anche nel cambiamento in peggio della propria dimora; ovviamente la notizia non poteva essere accolta che con sommo disappunto dal giovane americano di seconda generazione, per il quale doveva già apparire piuttosto umiliante nonché eticamente poco giusto il dover ricorrere a lei dopo tanto tempo e perdipiù con una richiesta a carattere monetario, insomma, la situazione da critica starebbe andando verso il disperato, anche se a quel che ho capito un ultimo appiglio c'è ancora. PS. Scusa per l'immane ritardo nei commenti.

Recensore Master
15/05/11, ore 17:38
Cap. 4:

Capitolo a mio parere molto interessante, e non solo perla ben riuscita immagine del vecchio malvissuto William The Brave nonché del suo zio poco raccomandabile, il quale sembrerebbe avere un'aria da duro ma forse è più una sorta di miles gloriosus prestato al crimine che non un effettivo elemento da temere per i tutori dell'ordine (nonché per la riuscita ricostruzione degli effetti deleteri che il proibizionismo aveva casusato, ovvero l'arricchimento di quelli che lucravano sl contrabbando), ma perché anche in questo caso il protagonista dimostra di avere la sagacia necessaria per gabbare anche quest'altro boss, ovviamente facendogli intravedere la possibilità di poter danneggiare il clan rivale (ed anche in qeusto caso, il suo interlocutore sembra aver inghiottito esca, amo e galleggiante)evidentemente ritiene che non ci sia storia contro quello che sembra solo un giovanotto impaurito (ed in effetti lo è, anche se riesce a tenerla nascosta).

Recensore Master
15/05/11, ore 17:24
Cap. 3:

Credo che il ritratto del boss sia stato tutto sommato ben riuscito, soprattutto nel presentarlo come una specie di "buon padre di famiglia" che non approva che il suo caro figliolo gli procuri grane e il suo passaggio da semplice tagliagole a imprenditore (non a caso c'è chi ha scritto che la malavita è un'impresa, seppure con sistemi che restano peculiari rispetto a quelli "ordinari", oltre a rischi non proprio da sottovalutare), ottimo poi il comportamento del protagonista che riesce (facendosi coraggio con l'idea di essere in un racconto e non nella vita reale) a mettere una pulce nell'orecchio nel boss (la cui fiducia nella fedeltà dei sottoposti doveva essere tutt'altro che salda, dato che non mostra particolari difficoltà a pensare che il racconto del barista, più che un disperato tentativo di salvare la ghirba, potesse avere un fondo di verità, ma come tutti i tiranni, anche il malavitoso di questa storia dimostra di vedere congiure ovunque, ma va anche detto che il tempo per appurare della veridicità della soffiata non era molto e non sarebbe occorso molto a sincerarsene), bella anche la chiosa finale, dove si accenna all'intrinseca difficoltà nell'imbastire una storia da parte dell'autore che deve avere una funzione paragonabile a quella di un demiurgo nel dare vita ai personaggi, ed evitare che le sue "creature" gli si ribellino contro nello sviluppo della trama.

Recensore Master
15/05/11, ore 17:08
Cap. 2:

In primis trovo molto interessante la menzione di uno zio del protagonista facente parte dell'Irish Mob, l'antica e temibile mafia irlandese (al centro di pellicole come The Departed), che anche se non ricordato con piacere dalla parte onesta della famiglia, gli ha conferito un know- how su come ci si comporta con individui come il suo antipatico cliente, certo è qualcosa di non molto salutare provare a gabbare un affiliato ad un'organizzazione criminale, ma il prtoagonista ha saputo (almeno al momento) non farsi prendere dal panico e progettare quella che, se lo scenario non fosse drammatico e non rischiasse seriamente di concluderis nel peggiore dei modi per il suo ideatore, potrebbe sembrare una sorta di brillante gioco delle parti (che suscita nel collega comprensibili reazioni contrastanti, da una parte lo ammira per essere capace di far funzionare così bene la fantasia, ma dall'altra si rende conto che gli avversari contro cui s'è messo non si affidano alla dialettica per risolvere le loro questioni in sospeso). Si potrebbe dire che la disperazione è cattiva consigliera, ma forse in questo caso potrebbe aver fatto un'eccezione.

Recensore Master
15/05/11, ore 16:50
Cap. 1:

Niente affatto male questo primo capitolo, la descrizione di questa famiglia di emigrati che del sogno americano aveva avuto poco (o quanto meno il necessario per sopravvivere)mi sembra ben riuscita, come anche la benevola disapprovazione materna che da un lato sembra voler far capire al figlio che il suo sogno è troppo difficile da conquistare, ma d'altra parte non se la sente di voler tarpargli le ali, limitandosi quindi a non capire come mai non avesse l'istinto degli altri fratelli, che avevano scelte occupazioni meno precarie di lui (o comunque che garantivano un ritorno economico immediato e non in un ipotetico futuro come la sua). Non male la descrizione della New York degli anni '30, vista effettivamente come città cosmopolita e dalle mille opportunità, almeno per chi fosse stato in grado (nonché abbastanza fortunato) per essere in grado di carpirle, in un fervore di attività che certo ad alcuni non sarà piaciuto (Lovecraft del suo soggiorno newyorchese ricorderà più che altro il frastuono che veniva dalla finestra) ma che per il protagonista saranno stato certo una piacevole dimensione esistenziale, adatta alle sue aspirazioni. Meritevole di elogio l'inserimento della figura di Scott Fitzgerald nei panni di possibile Pigmalione. Quanto all'immagine, mi pare sia stata un'ottima scelta per imbastirci una storia.

Recensore Master
14/05/11, ore 09:16
Cap. 5:

Eccomi qua!
Wow, leggere questo capitolo è stato come leggere le pagine di un romanzo e, nello stesso momento, guardare un film in bianco e nero, di quelli con femmes fatales (ahah, penso che il plurale sia sbagliatissimo! xD) invischiate in storie con ammiratori appartenenti alla malavita organizzata. Solo che Sandy ha anche la caratteristica di essere una perfetta donna-crocerossina! E visto che di solito questa tenerezza ha sempre l'effetto di mettere nei guai la malcapitata donna, mi auguro che non le capiti qualcosa di brutto, perché mi sta simpatica, oltre a farmi pena per come si è ridotta a vivere per colpa del crollo della borsa.
E comunque non ha tutti i torti, Nicholas ha tutta l'aria di essere un tenero orsacchiotto da coccolare!
E, colpo di scena, Sandy ha tra i suoi ammiratori addirittura Johnyy Bello! Non me l'aspettavo, ma comunque Johnny doveva saltar fuori da qualche parte, e ce lo vedo proprio a fare il cascamorto (inizio a parlare come nei film degli anni '30, aiuto! xD) con Sandy!
Speriamo che stavolta il piano di Nick abbia successo!
Alla prossima,
Giulia

Recensore Master
05/05/11, ore 19:18
Cap. 4:

Ciao, bellissimo capitolo!

Ovviamente non perdi occasione per inserire l'Irlanda da qualce parte, quindi ecco un bel pub irlandese, con qualche problema di pulizia, ma affascinante come tutti i pub irlandesi!
Sai che non sapevo che ci fosse anche una mafia irlandese? E si vede che era anche in rivalità con quella italoamericana... Adesso la storia vedrà uno scontro tra le due mafie? Ma che forza! *-*

William the Brave è fighissimo! Wow, sì, il momento in cui è comparso è proprio una tipica scena da film, e infatti non ho faticato per niente a immaginarmelo davanti agli occhi: era come se lo vedessi dal vivo, un'immagine molto potente e incisiva! Sembra davvero un bel personaggio, e quell'alone di mistero che lo circonda lo rende ancora più interessante!
Spero che il pagamento posticipato non crei troppi problemi a Nicholas e non faccia sballare il suo piano!

Alla prossima,
Giulia

Recensore Master
30/04/11, ore 12:38
Cap. 3:

Eccomi, suonino le campane!
Finalmente sono qui! xD

Nicholas è geniale e soprattutto è un grande attore. Io al posto suo sarei stramazzata al suolo per la paura, senza che ci fosse il bisogno che il "gentiluomo" Don Raffaè mi torcesse un capello!
Non si sa ancora quale sarà il suo piano, e ammetto che sono preoccupata per lui! Soprattutto, sono curiosissima di sapere quale nome Nicholas ha scritto e cosa lo fa sentire tanto sicuro di poter provare questa accusa. Sarà un'accusa vera, perché per un colpo di fortuna già sapeva del traditore (almeno per sentito dire) oppure è completamente inventata?

Bellissimo poi il pezzo in cui Nicholas ricorda quello che gli ha detto Fitzgerald sui personaggi che ad un certo punto diventano quasi autonomi e si ribellano all'autore. E' verissimo, tra l'altro!

Bravissima e alla prossima (spero di essere un po' più puntuale!)
Giulia

Recensore Junior
28/04/11, ore 22:11
Cap. 3:

Capitolo stupendo dico sul serio!
Ora si entra nel vivo della trama,portata avanti da Nicholas :D
Man mano che la storia procede, diventa sempre più intrigante, davvero...
Non ho mai letto una fic di questo genere, ma se tutte sono di questo calibro sono certa che mi appassionerò anche allo storico..

kisses

_Electra_

NB: complimenti ancora :D

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