Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Releeshahn/Aleena e Gnrlove/JonS
La tua è una one-shot densa di significati: in essa c'è tutto l'amore di un uomo che, anche a distanza di anni, non riesce a dimenticare il gesto insieme straziante e carico d'amore compiuto dalla sua donna. La lettera è l'elemento chiave della storia, quello che rappresenta in toto personaggi e situazione: è scritta per dire addio, provocando dolore e sofferenza, ma allo stesso tempo è una lettera d'amore, fatta per evitare che chi la riceve non debba provare ancora più dolore e sofferenza. La tua protagonista è una persona forte: conscia del suo male, decide di rinunciare al conforto che la vicinanza di quel compagno che conosce da una vita può darle, e sceglie di lasciare l'uomo che ama prima che questi le si affezioni troppo, prima che possa cominciare a sperare, a pensare, a sognare una vita insieme - quella vita che lei sa di non potergli dare, quei respiri che sono limitati e stanno per scadere. Allo stesso tempo è debole come qualunque essere umano: non ce la fa, non può dirglielo di persona, per lei è troppo doloroso, e di dolore immagino ne abbia patito fin troppo. Dunque lo fa con una lettera, la lettera che nella prima parte esprime a parole l'amore che prova e che, nella seconda, lo fa con un gesto che sembra talmente terribile da mozzare il fiato: lascia il suo uomo al suo destino, libero di farsi una vita. Libero di dimenticarla e essere felice, se lo vorrà. Quest'ultima parte è così commovente da aver bisogno di un attimo di pausa per comprenderla e accettarla. Il sacrifico che la donna compie è un atto di amore talmente profondo che lascia un segno nel protagonista, impedendogli di dimenticarla: il ricordo di lei, legato a quel pezzo di carta forse ora ingiallita o distrutta, lo accompagna come il marchio di una vecchia ferita, e lo farà per la vita.
Il carico emotivo di questa storia è impressionante: non è possibile uscirne indenni, non se si è provato almeno una volta nella vita il vuoto di perdere una persona cara troppo presto, per un male che la divora. E l'ultima tua frase, nelle note, è... devastante: finché si confina il dolore sulla carta, esso ci colpisce con una forza moderata dalla lontananza dei soggetti, dall'estraneità forse; ma quando si comincia a riflettere sul fatto che c'è qualcosa di vero e personale, dietro, allora il coinvolgimento aumenta, ed è inevitabile pensare al dolore di chi l'abbia subito e poi, egoisticamente o no, al proprio.
Questo è il valore della tua storia: crea sottintesi e linee che si intrecciano con i ricordi e le emozioni - e nonostante ciò che dirò poi sull'originalità, essa è comunque di una potenza emotiva incredibile, e questo le va riconosciuto con merito.
Dal fondo di verità che nasconde, e dal dolore profondo che trapela da ogni riga, voglio estraniarmi per i giudizi che seguono. A livello di trama la tua storia non si differenzia molto dai temi che ricorrono spesso sia nei libri che a Hollywood (e dintorni): un amore forte e vero bloccato dalla malattia, il distacco e il rimpianto. L'originalità stessa ne risulta intaccata e toglie punti alla storia, che ne recupera però in termini di valore sentimentale e di impatto sul lettore.
I personaggi sono appena abbozzati, cosa che aiuta il processo di internalizzazione della storia: non è difficile sovrapporre a quelle figure i volti dei ricordi, e questo li rende ancora più vicini. Caratterialmente sono delineati bene, così come lo è il background.
Per quanto riguarda la presentazione, invece, trovo che la tua storia sia molto curata: l'hai giustificata (brava *_*) e l'assenza di immagini credo sia funzionale alla serie di emozioni che suscita il tuo racconto.
Lo stile è bello, curato e scorrevole: non è rallentato da un lessico troppo pesante né eccessivamente veloce. Brava!
Parlando del contest nello specifico, oltre alla “Miglior Film”, i cui risultati puoi osservare nella classifica, e alle altre categorie comuni, ossia quelle in cui tutti i concorrenti hanno ricevuto una valutazione (Miglior Regista – per la storia più originale, Miglior Film – per la storia più bella, Miglior Sceneggiatura non originale – per la storia edita più bella e Miglior Montaggio – per la storia con lo stile migliore) da me sei stata valutata per il Miglior Attore protagonista e Miglior Attrice non protagonista. Come avrai visto, però, solo la donna della lettera è rientrata in nomination.
Hai ottenuto 1,5/3 punti bonus, di cui 1 per la situazione e 0,5 per il protagonista maschile, che non è descritto ma si intuisce essere un uomo maturo, almeno nell’ultima parte della one-shot. Per quanto mi riguarda, ho dato alla tua storia 7/10 come valutazione globale, che tiene conto dell’originalità, della trama e dello sviluppo dei personaggi.
Dunque, ti voglio ringraziare per aver inviato questa storia e avermi trasmesso quel groppo in gola e quella nostalgia che me l'hanno fatta apprezzare tanto. Deve essere stato molto difficle trattare questo tema sapendo di essere coinvolta, e voglio dirti che l'hai affontato molto bene - perciò voglio farti i miei veri e sinceri complimenti. |