Io non so con che faccia ho il coraggio di presentarmi qua. Mi inginocchio al tuo cospetto e ti chiedo umilmente scusa per la mia imperdonabile sparizione e la mia assenza dal sito e dai tuoi lettori e recensori fissi! Purtroppo, per mancanza di tempo o voglia inizialmente non mi fu più possibile accedere al sito, e quando finalmente ci riuscii non ebbi il coraggio di farmi vedere, preferendo seguirti di nascosto... almeno fino al momento in cui mi è ricapitata sotto gli occhi questa magnifica one-shot e la dedica che hai scritto tra le prima righe mi ha quasi commosso!
Ok, forse urge una presentazione... Sono la vecchia Luthien o Vale_sama con il mio nuovo e definitivo (si spera) account e nickname e mi piacerebbe rientrare nuovamente nelle schiere dei tuoi seguaci come un tempo (Potrei fondarci una setta, riunirei tutti Thilioliani x°D)
Stupidaggini a parte! Passo finalmente a recensire questa storia per la quale attesi a lungo e che finalmente mi sono concessa il lusso di leggere e gustare.
Parto col dire che anche a distanza di anni il mio amore per i tuoi Sèron e Rinìe non si è affatto placato, sono così armoniosi da sembrare quasi una visione e riescono sempre ad infondere calma e pacatezza nel lettore e nemmeno le parole di lui che preannunciano una storia triste e spaventosa servono per cancellare questa magnifica sensazione che lasciano addosso. Eppure nonostante le tante storie che hai scritto con entrambi non sono ancora riuscita a capire granché di loro... a tratti sembrano quasi un padre e la sua bambina, in altri momenti due giovani fanciulli innamorati e in altri ancora una vecchia coppia che vive nella quotidianità, in realtà credo siano un po' un misto tra queste tre cose (sentimentalmente parlando, non mi riferisco certo alla parentela di cui ho parlato sopra, anche perchè sarebbe un po' strano, senza dubbio).
Proseguendo con la lettura devo ammettere di esserci rimasta di sasso nel conoscere finalmente la vera natura di Mornon e l'origine dell'oscurità che si porta dentro. Che dire? Leggendo gli accenni che ne avevi dato nella precedente storia e i piccoli indizi che mi fornivi di quando in quando mi ero convinta più del fatto che egli avesse una personalità simile a quella di Maeglin o Eol, mai avrei pensato che potesse essere il figlio di un Hurùk! E devo ammettere che la cosa mi piace e mi incuriosisce parecchio, aggiunge un tocco di fascino ad un personaggio che già mi aveva attratto ed intimorito fin dalla sua prima comparsa!
E nonostante tutto l'amore che c'era tra Eruànna e il Nero Hurùk è talmente oscura e bella da lasciare senza fiato, così come la storia della vita dei due fratelli e della loro morte ("Una della stirpe dei Noldor" la cara e "dolce" Alatariel che lascia la sua impronta un po' ovunque? Eheh). Avrei pianto se non avessi letto, infine, del toccante momento tra quelle eteree creature quali Sèron e Rinìe.
Con questa storia che in quanto a tragicità è paragonabile a quella de "I figli di Hurin" mi hai lasciato con un misto di amarezza e dolcezza in dosso che non so nemmeno come esprimermi. Ti faccio comunque i miei più sentiti complimenti perchè il tuo stile e la tua inventiva è, ora come allora, bellissimo e mi porta ad invidiarti tantissimo.
Mi scuso ancora per averti lasciato tanto tempo senza un dovuto ringraziamento a questa dedica, mi sento veramente una scema e spero tu possa perdonarmi!
A presto, Calhin ♥ |