Orbene, mi prendo il tempo di recensire, finalmente, questa cosa straordinaria che mi manda in esaltazione ogni volta <3
Innanzitutto vorrei farti i miei complimenti perché la situazione da scrivere era complicata, ma sei riuscita a gestirla. Katherine è stata lei anche nei momenti di desolazione più forte, ed era splendida *poi magari io ho il gusto del macabro, eh, però... <3 <3 <3*
La voce di Klaus che tormenta Katherine sussurrandole nella mente è fantastica, inquietante, strisciante e ben presente, fissa ed ancorata anche nella mia testa mentre leggo, tanto da darmi in brivido preoccupato.
Quell'accenno alla loro prima notte poi mi ha veramente dato la pelle d'oca. "Non abbiate paura" "Sarò dolce con voi" urgh, mi hanno spaventato più di quanto avrebbero fatto delle promesse di morte.
Perché lui non è stato né dolce né gentile quella volta, vero? Mi fa paura il pensiero delle sue mani sul corpo di una Katerina umana ed indifesa, in mezzo alle mire dei vampiri, DEL vampiro per eccellenza.
E improvvisamente capisco meglio la sua paura, e quel trauma che le è rimasto sottopelle ci sta. E' congruo, perfetto, ed inquietante.
Il ricordo di quand'era bambina mi ha mandato in brodo di giuggiole, ovviamente. Adoro quando parli di Katerina e della sua infanzia, è dolcissima e tenera e io ci muoio sopra.
Damon, poi, che pronuncia le stesse parole di suo padre, mi ha commosso e fatto sorridere di tenerezza. Chissà quanto deve aver significato per lei aver sentito di nuovo quelle parole.
Oh, e poi quel ricordo, quel "Siete bellissima, Katherine" che la riporta in qua, e quell'accenno meraviglioso per cui ti avrei baciato, te lo assicuro: "che lei non aveva ritenuto abbastanza".
In una certa maniera questa frase mi fa credere che ora stia riconsiderando la cosa, ed è bellissimo. Senza contare che non posso non pensare al promo della season finale e a Damon, allucinato e pazzo che guarda Elena vedendo Katherine in lei e dice quel "You're beautiful"
Aw, I can't even!
Mi piace come Damon accoglie Katherine, come la protegge, e il fatto che quei residui di suggestione la costringano a rifiutarsi anche se quello che vuole e di cui ha bisogno sia proprio fuori da quella dannata porta, e accanto a lei.
Il particolare di lei, che alla fine cede, ma rimane con "gli occhi asciutti", poi, è magistrale. Perché Katherine non piangerebbe mai di fronte a nessuno, nemmeno in momenti del genere.
E' stupenda.
Nella seconda parte, quando si riprende e la suggestione cerca ancora di operare su di lei mi è preso un colpo: non ci avevo pensato. Sei stata grande!
Damon che la ferma ancora, che di nuovo è disposto a ferirsi per salvare lei, ha preso il mio cuore, e io glielo dono volentieri. L'indifferenza con cui si comporta riguardo l'accaduto è toccante, e premurosa. Bellissima.
Mi piace che entrambi siano tornati sarcastici, e in parte sostenuti, ma comunque lì, sul piede dell'intimità e della confessione, perché non sono mai stati così vicini e nemmeno i loro ruoli così diversi dal solito.
Ho adorato come è stata nominata Elena, come lei non sia mai stata così patetica. Ed è vero. Elena ne ha avute tante, ma non ho mai trovato del patetismo in lei, sempre una gran forza di volontà, mentre la continua lotta per la sopravvivenza di Katherine, è patetica in sé, nella sua solitudine, nella sua freddezza. Soprattutto nel suo dolore, che lei non ha mai permesso a nessuno di lenire, perché mai nessuno si è avvicinato così tanto, né Damon né Stefan. Nessuno.
L'ultimo pezzo tra di loro, il sapore ancora dolce dell'umanità di Damon, i tocchi leggeri di Katherine e la consapevolezza di lui di non potersi fidare di lei, la sofferenza, forse, di non poterlo fare, mi hanno colpito e mi sono sembrati così naturali e dolci, tutto sommato, da farmi star male per loro, da desiderare che esistano un giorno e un luogo in cui potranno dimenticare tutto quello che si sono fatti e poter ricominciare dall'inizio.
E ora... e ora boh. Morirò tentando di fare l'ultima parte, già lo so ._. |
