Recensioni per
Azzanno me stessa.
di Inc

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
21/05/11, ore 17:30
Cap. 1:

Che strano il tuo rapporto con la scrittura e la pittura. Non sono d'accordo, secondo me questa poesia è molto bella.
BRAVA, AZZANNA I BAMBINI!!! SANGUE!!! CERVELLA OVUNQUE!!! Ehm, scusa, ogni tanto vengo posseduto da Freddy Krueger (che scusa stupida... vabbè, spero che la gente ci creda...)
Chi è "lei"?

Recensore Veterano
17/05/11, ore 17:43
Cap. 1:

Ed eccomi al suo cospetto, ca(v)a signo(v)ina Windso(v), p(v)onta a esternare il mio imprenscindibile giudizio U.U

Essendo me medesima pozzo inesauribile di sapienza, le diro che è stata furba con queste calzanti anafore che mi fanno più rabbrividire dei suoi capelli da leonessa di prima mattina (Così ha scalzato dal trono la Principessa Sissi in fatto di cattivo gusto... Ovviamente tutto ciò, nell'affetto più sincero possibile :D).

Il genere poetico le si addice molto, ma quella linguaccia che si ritrova la risparmierei per una categoria alla sua portata: L'ironia.
Lì fa letteralmente sverminare i miei istinti come se fossi su un gabinetto che profuma di violette di bosco... Paradisiaco! :D

La lascio con questo saluto che contiene più messaggi sublimina(nima)li del dizionario italiano, come lei stessa ha appurato nel recente tema da lei esposto. Com'era la frase...

Quale colore sei? Io penso che ne saggerò un pò tutti.

Diabeticamente sublime!

:P

Recensore Veterano
11/05/11, ore 20:19
Cap. 1:

 Oυροβóρος , oppure il nastro di Möbius, chi lo sa ... bellissima metafora, L., grato che tu l'abbia postata.

Ciao CC



 

Recensore Veterano
11/05/11, ore 17:52
Cap. 1:

Come risucchiare l'essenza di ciò che ci circonda per non scomparire.
Lo stesso principio di alcune civiltà tribali... ritualizzare l'introiezione cannibalistica delle qualità altrui attraverso l'atto d'inglobare l'oggetto stesso che le possiede.
Affascinante.
Inquietante.
Tremo leggendo le ultime tre strofe.
"Azzanno me stessa
ho paura di lei
ho paura di me."
Ti immagino rannicchiata in un angolo ad annullare te stessa, divorandoti nel terrore.
Non so perchè, è una visione di pancia.
Questo è ciò che ho percepito.
Probabilmente non è l'interpretazione più congeniale o quella che intendevi tu, ma è potente... e mi è piaciuta moltissimo.
Complimenti.

Recensore Junior
11/05/11, ore 14:24
Cap. 1:

Che bella poesia, complimenti! Mi piace quella ripetizione costante del termine "azzanno", da l'idea di qualcosa di molto più forte di un appiglio, da l'idea della paura celata dietro le parole che usi. Bellissima, complimenti!