Recensioni per
Satana
di Shige

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/10/11, ore 15:09
Cap. 1:

Ho dovuto aggiungere questa poesia ai preferiti... il fascino di Itachi secondo me deriva proprio dal fatto che lui un tempo fosse il migliore "del bene", ammirato da tutti, e che poi si sia dannato, proprio come satana... con la differenza che per il secondo è stata una libera scelta, mentre Itachi è stato spinto a farlo, quasi da una forza soprannaturale. La cosa che ho apprezzato di più è che tu sia riuscita a rendere tutta la grandezza, ma anche la drammaticità di questa caduta... e soprattutto a rendere l'idea della bontà di fondo di Itachi, senza farlo apparire solo come un povero martire innocente, dato che comunque rimane un criminale.
E'vero, forse l'unica pecca, per essere una poesia perfetta, sarebbe la metrica... ma io personalmente sono un pò insofferente agli schemi, che a volte rischiano di rovinare la bellezza delle immagini.
Complimenti davvero!

Recensore Veterano
30/05/11, ore 18:30
Cap. 1:

Veramente molto bella!
Lessico e grammatica li ho trovati perfetti.
Non ho mai letto una poesia su Itachi e mi sembra di non averla mai letta su nessun personaggio in generale, quindi va detto che è davvero originale. In più questo parallelismo con Satana è diverso e pure piacevole, nonostante si parli di qualcosa di oscuro e tuttaltro che sereno. Ci sono alcune frasi ad effetto che è trovato incredibili. Come le ultime tre strofe ad esempio. Complimenti! :)

30/05/11, ore 15:33
Cap. 1:

Più la rileggo e più mi piace!! Ancora i miei complimenti!
Ti scrivo il giudizio alla storia sotto forma di recensione (con qualche modifica naturalmente) cosicché se qualcuno lo leggerà magari riuscirà a comprendere meglio le tue intenzioni e la tua bravura!

Davvero bellissima, complimenti.
Hai scritto un testo poetico degno di nota, poiché hai saputo fondere abilmente stati d’animo e azioni senza mai allontanarti da quello che era realmente il tuo intento, ovvero paragonate Itachi Uchiha e Satana, la notte ed il giorno: il che non dev'essere stata un'impresa facile, considerando la vastità dell'argomento e le sue molteplici sfumature, quindi onore e merito!
Descrivere la storia del protagonista (cioè Itachi) per mezzo di una poesia è sicuramente originale, senza contare il fatto che servendoti di similitudini ed analogie hai saputo trasmettere al lettore in modo adeguato ed elegante gli stati d’animo dei due personaggi senza distanziarti troppo dalla realtà e rimanendo inerente a quella che è la verità più intima dei protagonisti: di conseguenza il lettore si trova particolarmente coinvolto in quello che è il vortice di sentimenti e condizioni psicologiche nel quale hai rinchiuso la
figura del protagonista, dannato per l’eternità. Riguardo quest'ultima, credo che tu abbia scelto il modo migliore per rappresentarla: un testo poetico, andando a capo diverse volte, dà l'idea di un flusso perenne di emozioni e descrizioni che sembra non finire mai, come la morte e la sofferenza del resto...
Sicuramente l’attinenza al Jolly è totale, anche se personalmente ritengo che tu abbia lasciato troppo spazio (almeno nella prima parte) alla figura di Satana che, per quanto sia abilmente rappresentata, non ritengo avrebbe dovuto avere il ruolo principale alla pari dell’Uchiha.
Ho notato qualche leggera imprecisione nella parte centrale:probabilmente di distrazione, niente di grave.
Lo stile è piuttosto scorrevole e lineare, la lettura è piacevole anche se devo tenere conto del fatto che il testo non sia particolarmente elaborato e non segua uno schema preciso (ad esempio rime ecc.): sono certa che rielaborandolo ulteriormente, isnerendo altre figura retoriche ecc, potrebbe risultarne un lavoro ottimo!
Ritengo tuttavia che la scelta di descrivere la situazione e le azioni di Itachi per mezzo di una continua e ben fatta similitudine con Satana sia molto originale e descritta da un punto di vista molto differente rispetto alla
consuetudine.
Ancora complimenti.