Russia. America. Rota. Ecco, bastano già questi tre elementi per farmi comparire un sorrisetto sulla faccia.
Le tue storie mi piacciono sempre molto, hai un modo molto preciso di delineare le figure dei personaggi ed il loro carattere, e questa One-Shot non è da meno.
L'ho davvero apprezzata, sai? Trattare della Guerra Fredda non è facile, ma sia America che Russia sono delineati perfettamente. Entrambi con un sorriso di facciata (quello lezioso di Ivan che si ghiaccia non appena sente della telefonata) e quello che si "avverte" dalle parole di Alfred. E poi il continuo punzecchiarsi, il non poter vivere l'uno senza l'altro, non nel senso romantico del termine, ma in modo ossessivo, come se non potessero esistere all'infuori della loro personale gara alla conquista...bhè, alla conquista di qualcosa. Qualunque cosa.
Mi piace l'interpretazione dei due personaggi nell'ambito di questo periodo di storia, e mi trovi d'accordissimo sul fatto che siano prigionieri l'uno dell'altro.
Anche il fatto che America chiami Russia "Braginski", quasi con disgusto, e Ivan risponda con "America-kun", che di solito i suffissi giapponesi stonano nelle storie, ma qui, a mio parere sta decisamente bene, perchè riesce a dare..come dire, l'idea di Ivan, così lezioso, fanciullesco, che tratta l'altro come un bambino. E non ha caso usa il suffisso "-kun". Ecco, sì, dicevo, ho molto apprezzato questo dettaglio. (Lo sapevo, a divagare troppo perdo poi il filo del discorso)
Bene, spero che questa recensione abbia un minimo di senso ed un filo logico e si capisca che la storia mi è davvero piaciuta!
Complimenti!
Nemeryal |
