Ciao. Scusa per il ritardo: ho appena incominciato il quinto anno al liceo classico e ambisco ad entrare nella facoltà di psicologia di Padova. E’ uno studio che ho sempre adorato e ho sempre provato a sperimentare sulle persone reali e sui personaggi dei film e dei libri.
Contenta che trovi gradevoli questi miei primi approcci alla psiche umana. : )
A me piace tantissimo fare l’analisi psicologica dei personaggi, perché vorrei sapere le cause che lì portano a determinati comportamenti e idee. Però, non riesco a farlo con tutti, del resto devo ancora superare la maturità, quindi di cose da imparare ne ho ancora tante.
Io diciamo che in parte capisco questo Luke, perché sono figlia di un uomo molto severo e autoritario, il quale mi ha insegnato che non c’è nulla di gratuito e che se voglio qualcosa, ma proprio qualsiasi cosa, devo avere il coraggio di pagare caro e sputar sangue, per ottenerlo. Ho ereditato una visione molto pessimistica del mondo, la quale però mi è stata confermata il più delle volte da persone con cui ho avuto a che fare. Ad un certo punto, si arriva al vertice estremo della sopportazione tra il padre troppo severo e il mondo come lui lo descrive: futile, empio, inaffidabile, disonesto, ipocrita, squallido, ignorante. Davanti ad una simile realtà, essere crudeli a quel punto viene spontaneo, per difendersi, non per far volutamente del male.
Luke, in parte, si è conformato con Vader non solo perché è stato educato da lui, ma per una vera e propria necessità.
La tortura di Leia per fortuna è finita e lei non ha rivelato nulla, nonostante il grande dolore patito: prima di leggere il libro di James Kahn, “Il ritorno dello Jedi”, non avevo proprio idea di quali sistemi avesse adottato Vader per farla parlare in “Una nuova speranza”, visto che hanno fatto chiudere la porta della cella sia nel film, che nel libro di Lucas e Foster. Anche qui vedo che sei stata più che fedele all’originale, tagliando però la parte delle tenaglie roventi. (effettivamente sarebbe stato troppo per Leia.)
Questo tipo di tortura mi ha portato alla mente quello di una serie televisiva a cui ho cercato di star dietro ma nada; le cambiavano sempre canale senza preavviso. Era quello di far assumere dosi sempre più massicce di droga, in modo che poi l’astinenza tra una dose e l’altra provocasse dolore.
E’ crudele per il fatto che traumatizza una persona, ma anche perché può far nascere delle psico-dipendenze di quelle stesse sostanze, le quali la debilitano totalmente, anche a distanza di lungo tempo. Però, se si fa riferimento a “Una nuova speranza”, Leia non presenta alcun sintomo di astinenza, quindi Vader ha sicuramente usato droghe che non generano dipendenza.
Nel dialogo fra Bail e Vader, mi è parso che il Signore Oscuro dei Sith già implicitamente ammettesse di centrare qualcosa con il rapimento di Leia.
«e le tracce raccolte riconducono ad una persona del vostro strettissimo entourage.»
Di scatto Vader si voltò verso Luke. «Cosa volete insinuare?», continuò sospettoso la conversazione.
[…]
«Volete forse perquisire la mia nave?», il Sith chiese fosco.
[…]
<< …Verificherete presto che qui non c'è nessuno al di fuori del mio equipaggio.»
Da queste battute ho proprio avuto questa impressione. Cioè, tra film e vita reale a cui ho assistito, ho sempre notato che chi faceva supposizioni, domande o conferme come quelle di Vader, spesso era colpevole. Poi va beh…è solo una mia idea.
Magari Vader ha agito in questo modo perché è amareggiato: non è riuscito ad ottenere nulla da Leia, Luke è arrivato in ritardo al rendevous e in più ha lasciato delle tracce che hanno portato Bail vicino al Signore Oscuro. Vader non è mai stato paziente, ma sempre facile all’iracondia, quindi è ovvio che non abbia tutti i nervi saldi. Tuttavia sa mantenere il sangue abbastanza freddo per pensare lucidamente.
Vader è un personaggio complicato sotto diversi aspetti: ha un carattere che sembra il tipico cattivo autoritario, impaziente, torturatore, ecc. Il problema è che lui è in parte così e in parte no. E’ un personaggio direi poliedrico, il quale ha mille facce, però sempre occultate dalla maschera. Non saprei come spiegarmi bene.
Vader non è il tipico psicopatico sadico che s’incontra nei racconti dell’orrore, ma un altro genere di antagonista. Vader finisce per avere sfumature o tutto il background OOC perché è un personaggio molto complicato da mantenere fedele all’originale. Ultimamente è assai presente la figura dello psicopatico, del sadico, del cacciatore, molto accentuati, che porta a descrivere questo personaggio come uno di loro, ma nessuno di questi è pari alla psiche negativa di Vader.
Io ho incominciato qualche mese fa una fan fiction su Star Wars dove volevo fare un piccolo artificio; desideravo descrivere un Darth Vader molto più simile ad un Anakin Skywalker affettuoso nei confronti della figlia, quindi una componente OOC, e allo stesso tempo, ma nei confronti di Luke e Starkiller, un Darth Vader canonico. Diciamo che quest’ultima parte è un’impresa titanica: descrivere fedelmente il personaggio di Darth Vader, senza renderlo troppo tanto o troppo poco cattivo è assai difficile. Mi sto ancora sbattendo per trovare una soluzione!
Avevo letto la fan fiction a cui fai riferimento, “Il mio animaletto”. Mi era piaciuta moltissimo, infatti ero rimasta a bocca aperto nel come avevi descritto la figura di Vader in quella circostanza. Non stonava affatto con l’originale, benché certo il modello canonico non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Mi aveva ricordato Darth Vader nell’ultimo film, quando Luke gli levò la maschera.
Mi è piaciuto anche questo capitolo, soprattutto per l’impostazione di Vader.
Ti farò sapere per gli altri capitoli , però riuscirò a recensirli ogni tot settimane perché, avendo la maturità quest’anno, sto studiando tanto fin da subito.
Complimenti ancora e, appena ho poco da fare, ti faccio sapere per il sesto capitolo.
Ciao ciao!
Blu Profondo. |