Oh **
Tu... Tu, tu, tu! Non sono diventata un telefono, sono solamente molto indignata ù.ù
Come hai osato dirmi (riporto le tue precise parole): "Oioi! La vedo brutta! Mi studierai? Con Hik non avrai delusioni ma... Io?
Mi sa tanto di minaccia! :S"
Poi io apro l'account, mi butto sulla prima storia che mi ispira e trovo questa MERAVIGLIA.
Sul serio, questa è una delle storie più belle che io abbia mai letto qui su Efp.
Punto primo, Theodore Nott è un personaggio di cui non si sa praticamente niente e scoprirlo così, poco a poco, attraverso questa tua fic che merita più il nome di Componimento -con la C maiuscola-, è stato unico e bellissimo.
Punto secondo, il Componimento. Non sperare che io potessi liquidarlo in quelle poche parole del primo punto ù.ù
Questa tua double ha uno stile magico.
Non so sotto quali influssi e illuminamenti divini tu fossi quando l'hai scritta (con questo non sto dicendo che sia stata una botta di fortuna, bada bene. Rileggendo la frase mi sono resa conto che sarebbe potuta venire interpretata nella maniera sbagliata! Intendevo una di quelle idee geniali che ti folgorano e ti lasciano senza fiato fino a quando non hai buttato sul foglio tutti i tuoi pensieri), ma veramente t'invidio.
Scriverla deve essere stato di un piacere assurdo, perché quando ci si rende conto di cosa diavolo ha sfornato la propria mente diabolica si gode un mondo, anche se non lo si ammette mai :P
Questo è LO Stile. Sei stato divino, sul serio.
Si vede che ti ci sei buttato con l'anima, per scriverla.
Si sentono le emozioni e il dolore.
è assurdamente ed incredibilmente perfetta! Incomincio a ripetermi -.-
Punto terzo, l'originalità. Voglio dire, hai scritto di un Theodore ad Azkaban che si suicidia ossessionato dai tasti neri e bianchi di un pianoforte! (Detta così è moooooolto sminuita, era per essere sintetica)
è incredibile: tutta quell'alternanza di Nero e Bianco, in un vortice di ricordi amari e disperati. Wow **
Punto quarto. Scusa se riporto un pezzo così lungo dal testo, ma devo...
"Nella mia mente non c’è spazio che per quei due colori, che colori non sono.
Ed anche adesso, l’uomo che sono diventato, che uomo forse non è, si ancora a quel ricordo.
Spero di salvare la mia mente? Le mie mani che sfiorarono quei tasti?
Mi butto giù, in un suono sordo, che l’armonia ha dimenticato.
Metto fine a quest’avvilupparsi di pensieri e dolori.
Questo groviglio fatto di perenni contrasti.
Per ritrovarmi, finalmente, in un confortante grigio cenere."
Questa è POESIA.
Rileggi queste righe, staccate dalla storia, e dimmi se ti stupiresti nel trovarle in un libro di poesie.
Io non ho più parole per dirti quanto abbia apprezzato questa double, per dirti quanto mi abbia lasciato dentro.
Non posso fare altro che ringraziarti per averla scritta.
Ora sono più che mai decisa a spulciare fra tutte le tue storie <3
Non credere che io sia stata buona, perché quando si tratta di muovere critiche non lo sono per nulla: ho una lingua che taglia e che cuce, come si suol dire :P
Questa storia va a finire nelle "Super Osannate". Ops, non hanno ancora inserito la sezione, peccato.
Mi dovrò limitare a infilarla nelle Ricordate :D
Bravo.
Bea :3 |