Mia cara, mi è sembrato un lavoro eccellente.
Forse non avrei tanto specificato l'argomento nel titolo, però.
Diciamo che, avendo letto prima la storia che il titolo, mi ha dato tutta un'altra impressione. Non sono partita prevenuta, aspettandomi un incubo che, peraltro, a prescindere da quel che dovrebbe essere (terribile) è invece meraviglioso, ma mi sono permessa una lettura molto più ultraterrena.
Tutti gli elementi della dimensione onirica - la sfocatura, il bianco, il livello surreale - mi sono apparsi sì come invenzione mentale di Matt, ma portati nella realtà, come se egli vedesse in maniera differente a causa della sofferenza (spero di esser stata abbastanza affine a quel che davvero avrei voluto esprimere).
Inutile dire quanto mi abbia affascinata "l'ultimo viaggio", e in particolar modo la potente immagine di un'anima che brilla e scompare.
La scintilla di felicità in mezzo all'uragano di dolore, allucinante quanto ciò, anche mantenuto nel suo microcosmo surreale, possa sembrare reale.
Beh, che dire, molto brava e, l'infilerò tra i preferiti.
A presto. |