Recensioni per
Sorella Morte
di _camus_

Questa storia ha ottenuto 111 recensioni.
Positive : 109
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
02/09/22, ore 12:43

Sono contentissima che tu abbia ripreso la storia! Già qualche capitolo addietro ti dissi di non mollarla, pazienza se gli aggiornamenti non sono ravvicinati, ti assicuro che per noi lettori vale la pena aspettare! Siccome mi sembri una perfezionista, ti lascio un monito affettuoso: i capitoli non devono essere perfetti per vedere la luce, ai tuoi occhi avevano sempre qualcosa che non va! Divertiti anzitutto! ;) Per quanto riguarda questo capitolo in particolare, onore al merito: se ti sta sugli zebedei Saori (come al 99% del fandom meno la sottoscritta ) riuscire a scrivere un capitolo in cui non solo fa bella figura da divinità qual è, ma anche la protagonista ne riconosce lo status, chapeau! Tutto il discorso sul "what if" se si riferisce agli eventi della scalata, al tentativo di Athena di salvare i Gold "traditori" etc... Non lo vedo come un "what if", non sono mai state esplicitate le intenzioni di Athena e i suoi limiti, per cui ogni ipotesi è lecita, e penso che la tua "versione" sia molto probabile e IC. Finalmente le ultime lacrime per Camus! E siccome sono molto sicura delle mie capacità predittive, ci ficco pure uno: ---SPOILER ALERT!--- Ora però tremo: a questo giro la divinità lillosa si è salvata dall'ira funesta della vedova Maia... Ma quando Maia tornerà vedova per la seconda volta come reagirà sapendo che il consorte ha preferito fare da guida turistica alla Mucca Milka piuttosto che stare con lei? XD

Recensore Master
16/07/22, ore 21:14

Ciao, e bentornata!
Mi fa davvero piacere leggere un altro capitolo di questa bella storia, e ti confesso che alla fine mi sono commossa.
Finalmente Maia riesce a perdonare se stessa e a perdonare Camus! Finalmente piange le ultime lacrime di tutta questa brutta storia!
Saori/Athena l’hai caratterizzata davvero molto bene! Ha la dolcezza e la fragilità di una fanciulla ed al contempo la forza e l’autorevolezza di una Dea!
Anche Athena è stata vittima del destino! Non voleva uccidere i Gold! Voleva parlare con loro e convincerli a passare dalla loro parte!
Purtroppo le cose hanno preso una piega diversa, ma lei è sempre stata vicina a TUTTI i suoi Cavalieri, anche a quelli che non credevano in lei; e fino alla fine ha cercato di raggiungerli e salvarli dall’Ade!
Davvero! Tutto questo mi ha commossa!
E ora come continuerà per Maia e gli altri la vita al Santuario?
Non vedo l’ora di leggere cosa succederà!
Ti faccio tantissimi complimenti e al prossimo capitolo!
Narclinghe

Recensore Junior
21/06/22, ore 22:06

Ciao ^^

Bentornata... è stata una piacevole sorpresa ritrovare questa storia ^^
finalmente Maia riesce a perdonarsi (e perdona anche Camus per averla lasciata)... grazie anche a Shaka, Aioria e per finire Saori/Atena...
quest'ultima è ben caratterizzata (tenendo in considerazione il poco margine che le viene dato nella storia originale, dal punto di vista caratteriale a mio avviso).
Qui possiamo vederla sotto una 'nuova' luce... oltretutto anche la sua parte mortale sta iniziando una nuova vita al tempio dopo tutto quello che è successo.... credo che anche lei d'altra parte abbia molti dubbi e rimpianti per come si è svolta l'intera vicenda.... non è stata in fondo tutta colpa sua lo svolgimento tragico di questo evento che, alla fine, è sfuggito di mano un po a tutti quanti in un modo o nell'altro...

In questo capitolo si evidenzia ancora di più quanto Camus fosse devoto ad Atena fino alla fine... e finalmente lo capisce anche Maia...

Sono curiosa di sapere come proseguirà questa storia ^^

A presto^^
dolcydeb

Recensore Veterano
20/06/22, ore 08:12

In questo capitolo raccogli tutta la delusione di chi ha visto morire il Saint di Aquarius.
Maia ha ancora scolpite ella mente le parole di Camus, "per la gloria". E immagino che il Saint, quando ha sentito la vita scivolare verso l'abisso di Ade, si sia magari chiesto (anche senza il magari) quanto dia starà vana, questa gloria.
Atena ha provato a sfiorare il suo cosmo, a cercare di penetrare wuel muro di ghiaccio: per la mia visione di Atena mi sembra poco credibile che lo abbia fatto, che abbia almeno tentato.
Aquarius aveva le sue convinzioni, quelle sì, granitiche, ma che non fosse in grado di riconoscere e accettare Atena, lui che non aveva preso parte alla notte degli inganni come invece Shura è Aphrodite, mi sembra poco probabile.
Camus aveva fede in Atena.
Forse la Dea ha dato per scontato che Aquarius fosse sordo al suo richiamo e non si è resa conto di quanto lui fosse invece concentrato a rendere l'inutile anatra un Saint completo per consegnarle la vittoria.
Atena non riesce ad uscire bene in nessuna delle versioni di cui ho letto, è un limite dei fan di Aquarius, probabilmente.
In nessuna la si vede cercare, quantomeno, di salvarlo comunque.
Se ne è andato sereno. Battuto, più che sereno, felice di aver fatto del papero ciò che avrebbe potuto essere anche lui, mi chiedo se, per qualche attimo, non abbia pensato ad una possibilità diversa, ad un'alternativa, se, davvero, sia valsa la pena soffrire tanto per la gloria.
Sul tuo stile di scrittura posso solo farti i miei complimenti: leggere i tuoi capitoli è sempre un piacere.
Qualche domanda: dopo lo scontro con Hades, stavolta, Atena riuscirà a salvarli tutti? Maia incontrerà di nuovo Camus? Lui capirà quanto sia inutile la gloria quando si può avere molto altro dalla vita? Si renderà conto di cosa sia ciò a cui ha rinunciato?
In tutto questo, la morte di Isaac, ha avuto un ruolo?
A presto!

Recensore Master
16/10/21, ore 11:48

Eccomi qua sempre con molto piacere, al solito ho una marea di cose da dire su questa storia, spero di ricordarle tutte.
Allora... intanto, sì, trovo perfettamente calzante il parallelo tra la situzione di Maia e quella di Aiolia, mi è molto piaciuto il loro raffronto. Leo è uno dei miei Gold preferiti, il tuo approfondimento sulla sua situazione calza a pennello. Ho colto pienamente la citazione ad Episode G e l'ho apprezzata, mentre Maia... qui si apre un universo!
Come sai, mi piace molto il suo personaggio, la trovo molto umana e assolutamente perfetta nel suo ruolo. Ha, ovviamente, anche i suoi lati negativi, e ciò la rende più vera, reale, quasi amica.
Non mi sento assolutamente di condannarla per la sua scelta di sparire, per il suo malessere, per il suo odio: sarebbe un automa se non lo provasse! E la consapevolezza che Camus sia morto per la sua ostinazione, per il suo orgoglio, calpestando i suoi sentimenti, getta lei nello sconforto, le fa pensare, forse, che il suo amore sia stato unidirezionale.
E questo fa comprensibilmente rabbia...
E questo fa comprensibilmente incredulità...
Rassegnazione, sconforto...
Camus è morto per cosa?! Avrebbe potuto fermarsi prima? Sì, e allora perché proseguire, quando poteva avere ancora così tanto dalla vita?! Maia, i suoi amici, Milo...
Come si fa a non immedesimarsi in ciò che sente la ragazza?! Mi fa tanta tenerezza...
Per la questione di Atena... mah, bo! Premetto che io non nutro ALCUNA simpatia per Saori, come non la nutro per Saga, ma dubito che lei abbia provato a salvare i Gold e, se ci avesse provato, non riuscendoci, sarebbe un po' schiappetta come dea (cattiveria mode on per Saori, chiedo venia XD).
La tua interpretazione comunque è interessante, attendo risvolti e questo presunto dialogo tra Maia e Saori, ma dubito comunque che uno come Camus possa aver visto Atena prima di morire. Non è tra i suoi fedelissimi, e mi piace proprio per questo, perché pensa con la sua testa (o con il suo orgoglio) senza la consueta devozione sfrenata per la dea che le devono tutti i Gold e che io non reggo (sì, si vede che sono agnostica?! Non ci posso far nulla, ai personaggi che vivono di assoluti per un ideale preferisco quelli che usano il proprio cervello).
Tirando le somme, ho assai apprezzato questo capitolo che approfondinsce Maia, Aiolia e il loro legame... ci voleva proprio e spero che la ragazza, ora che è tornata al Santuario, riesca finalmente a ricostruire la vita che le è franata addosso senza che lei potesse farci niente. Allo stesso tempo, attendo trepidante il ravvicinamento a Milo... spero!
Un ottimo capitolo come al solito, bravissima! :)
A presto!

Recensore Veterano
08/10/21, ore 11:29

Ciao cara! Con un imperdonabile ritardo sono finalmente qui per lo scambio del giardino e ti chiedo profondamente scusa >< inizio subitissimo!
Allora, già la frase iniziale del capitolo mi piace, è come se ci preparasse per quello che leggeremo, una piccola pulce nell'orecchio e una fitta allo stomaco, dolorosa e malinconica il giusto per non scoraggiarci, ma incoraggiarci, poi il capitolo inizia.
E' un'immagine quieta, quella che offri del Grande Tempio...e, attenzione, quieta ma non pigra o spenta: infatti tutti sono affaccendati in qualcosa, sotto lo sguardo vigile e calmo - e qui ho sentito anche io un gran senso di protezione priva di invadenza, molto piacevole - delle case dei cavalieri d'oro. La giornata si svolge con la solita routine e qui ritroviamo Maia oramai cresciuta, ancora votata alla strada scelta, quella del medico, intenta alle faccende giornaliere, i compiti più piccoli. Compiti interrotti da quel che sembra un bello imprevisto, ancor più inaspettato considerando da chi viene, ovvero il quieto Camus. Mi piace che Clio sia corsa da Maia, si capisce che sicuramente Maia conosce quei ragazzi meglio di molti altri visto che, citando, lei non sa nemmeno che aspetto abbia il cavaliere dell'Undicesima, o poco manca che sia così. Quindi armata del suo senso pratico e curiosità, Maia abbandona il tutto e via, diretta dall'Acquario. Capiamo che qualcuno - Ovvero Milo, CHE STRANO XD - l'ha fatta grossa, se ha fatto arrabbiare Camus in questo modo, tanto che persino Aldebaran e Aiolia, non certo gli ultimi arrivati, sono turbati e consapevoli di aver toccato un nervo scoperto nel cuore di Didièr (madonna già sono affezionata a questo nome, sappilo!).
Altro dettaglio, mi è piaciuta la nota di realismo nello sfruttare la figura di un medico "normale" per parare anche le emergenze, hai aggiunto un tocco molto concreto alla tua storia, adoro.
Ma torniamo ai nostri amici: adoro come stai tratteggiando Milo e gli altri, Aldebaran come sempre è un patato galattico, non smetterò mai di dirlo, e Milo...beh, è sempre Milo. Infatti non solo si intestardisce e sta lì,aspettando quasi per miracolo che la porta si apra, ma ovviamente non accadrà. Nonostante ciò non retrocede di un millimetro e, via!, Maia si ritrova coinvolta nel tentativo di costruire un ponte tra Camus e il suo invadente amico.
Allora, lo ammetto: non sono mai stata una grande fan di Camus, ma grazie a te e altre persone, attraverso le vostre storie, lo sto rivalutando un sacco, e mi piace tantissimo come tu l'abbia tratteggiato: elegante, educato, ma estremamente distaccato. Anche quando Maia viene fatta accomodare nella sua casa (non so se c'erano indicazioni nell'anime, non ricordo, ma l'hai dipinta in modo squisito, l'ho trovata così adatta a Camus!), si sente intrusa e mai abbastanza. Sono riuscita ad empatizzare molto con lei, questa ragazza mi sta piacendo un sacco e la capisco: chi, davanti a Camus, gelido come il ghiaccio e bello come un dio greco, si sentirebbe suo pari, soprattutto quando si è una semplice umana e non una creatura dotata di cosmo?
Eppure...un qualcosa c'è, che lega i due, almeno io l'ho sentita subito, e credo che anche il nostro Camus la senta, perché a dispetto delle previsioni, si apre con Maia: si apre perché forse entrambi sono ancora legati e schiacciati dai ricordi della vita precedente, e come potrebbero non esserlo? Mi piace che al momento della rinuncia al nome, Camus abbia in verità scelto qualcosa che gli ricorda le sue radici e la sua infanzia, e forse non se ne rende nemmeno conto. Anzi, lui stesso dichiara che il piccino che era prima sia "morto in mezzo alla neve"; bellissima frase, che ho trovato commovente e gelida al tempo stesso, e pesante come la rabbia dell'acquario, una rabbia da cui Maia si sente schiacciata per un attimo e ci sta, perché Camus è freddo, ma quando si esprime porta con sé il peso dei suoi traumi e non tutti sono pronti a reggerlo, secondo me. Spero che Maia ci riesca, dico la verità, perché sarò troppo rapida, ma questi due insieme mi piacciono. Bellissimo concludere il capitolo con l'oggetto della discordia, la foto che ritrae Didièr quando ancora era felice e spensieratao. posso immaginare Milo quanto abbia riso vedendolo vestito in quel modo, ma lo scorpione ha mancato di sensibilità, qualcosa di cui Camus ha estremo bisogno.
E con questo delirio, chiudo la recensione sperando che avrai ancora pazienza e voglia di scambiare con me, sto adorando questa storia e come sempre, ripetitivo dirlo ma non posso farne a meno, adoro il tuo modo di scrivere: acculturato e raffinato, ma mai pretenzioso. Complimenti vivissimi e, spero, a presto!
Ulvinne

Ciao!! Ho deciso di leggere questa long perché mi ha ispirato il titolo, che è un po’ inquietante ma in qualche modo di attrae.
Mi piace l’espediente di raccontare la storia attraverso gli occhi di Maia che accompagna con le sue considerazioni personali la narrazione. Questa ragazzina oltretutto mi piace molto come carattere (e la invidio un po’ nel suo ruolo futuro di medico dei Saint, ma questa è un’altra storia… XD)

Ho letteralmente adorato il modo di raccontare Milo e Aiolia da piccoli, li ho trovati resi benissimo, apprendisti cavalieri impegnati negli allenamenti ma allo stesso tempo bambini, che si divertono con poco, ridono, corrono, fanno a gara a chi arriva prima, in altre parole: veri.
Un’altra cosa che mi è piaciuta è l’uso del linguaggio dei dialoghi che cambia leggermente a seconda del personaggio, aiutando a definirne il carattere, come Milo e Aiolia molto discoli e spontanei o Aphrodite un po’ sussiegoso. Ho adorato soprattutto Death Mask, con il suo modo di fare diretto e sanguigno che gli sta benissimo. :D

Didier è molto freddo e distaccato, proprio come me lo sarei immaginato, ma basta leggere la reazione di Maia per immaginare i suoi capelli rossicci e occhi dorati e per innamor… ehm… per vederne anche il lato affascinante. Sono curiosa di vedere come sia cambiato nel tempo.

Ho letto le tue spiegazioni sulle licenze poetiche prese; secondo me hai fatto benissimo, prima di tutto perché è l’unico modo per gestire una ff basata su una storia originale piena di contraddizioni (ne so qualcosa XD), secondo perché hai sistemato tutto per bene, dando un senso ai cambiamenti fatti.

Sono molto curiosa di leggere il seguito, questa storia mi ispira tantissimo! La lettura inoltre è stata molto piacevole, il tuo stile di scrittura è molto bello, ricercato quando serve, e sempre scorrevole.

Alla prossima!!! :)

Recensore Master
17/09/21, ore 22:09

Certo che... fra tutti, di tutti, ad andare a parlare con Maia... Shaka XD ohibò, sua Buddità che si muove per una cosa simile sotto richiesta della nonna di Maia... e allora andiamo, Shaka di Virgo! XD
Sarò controcorrente: io Maia l'avrei lasciata stare, né più né meno. Ha tutti i diritti per essere così, io avrei fatto di peggio a vedere una tragedia consumarsi così tra l'apparente indifferenza generale di tutti, Atena compresa. Certo, e me la sarei presa anche con quel gran disgraziato di Camus che, per orgoglio, lascia la poveretta a soffrire così, incurante di quanto dolore le avrebbe inferto, e in questo è stato più che egoista, comprendo bene lo stato della povera Maia e dei suoi strascichi.
Il siparietto tra Shaka e Ikky in vena sfotto è stato bellissimo, applausi per la Fenice senza peli sulla lingua, aha, che oltretutto lo chiama pure "bonzo" cioè... IDOLO!
Maia vive un'esistenza nell'indifferenza, più nulla sembra più emozionarla -ma come si fa a non capirla, poveraccia?!?- questo è il bel regalino che le ha lasciato Camus (insieme alla perpetura sensazione di gelo e di avere freddo), come si fa a racapezzare qualcosa davanti ad una simile perdita?! E' chiaro che, con l'Acquario, è morta anche lei, che la sua vita è ferma, nonostante il tempo passi. Santo cielo quanto mi viene da empatizzare per lei, piccina ç_ç
Sorprendentemente Shaka se la cava meglio del previsto... dopo una serie di minuti con il bacco in c... nel didietro, forse finalmente si rende conto che una presenza fisica e amica, per la povera Maia, non sarebbe poi così male. Bellissima la scena in cui la ragazza si sorregge praticamente a lui e, no, non l'ho presa come un provarci (come potrebbe essere un provarci, è così fragile la poverina!!!) ma più come un ancorarsi disperatamente a qualcosa, a qualcuno. Del resto è passato del tempo da quando se ne è andata, le sono mancati tutti, si vede, si percepisce, e lei ha ancora una promessa da mantenere, quella di rimanere vicina a Milo, anche se, a giudicare dal corso dell'opera, ci stiamo avvicinando ad Hades, per cui temo altre perdite per lei... no dai, non volerle così male, ti supplico!!! Questioni di trama, mi dirai, povera, spero riuscirà ad essere davvero felice in un modo o nell'altro.
Quindi hai scelto di non trattare il passaggio di Poseidone, giusto? E' come se fosse avvenuto dietro le quinte, già successo, anche se noi lettrici lo veniamo a sapere solo tramite lo scritto di questo capitolo.
Sono assai curiosa di vedere come continuerai ad imbastire questa storia che continua ad essere tra le mie preferite.
Ti rinnovo i miei complimenti, alla prossima! :)

Ciao cara! Torno volentieri a leggerti e questa volta mi butto su una long il cui titolo mi ha davvero intrigato. Sorella Morte, accostare all'elemento più misterioso e per alcuni spaventoso dell'esistenza l'appellativo di sorella ha esercitato su di me un fascino incredibile e mi sono detta "devo leggere questa storia". Ovviamente partivo avvantaggiata conoscendo già il tuo stile di scrittura, ma vederlo esercitato in un capitolo più lungo (ero rimasta alle tue drabble, se non sbaglio) è stato stupendo.Hai uno stile molto preciso, alto, e sicuramente capace. Trasudi conoscenza, così come la capacità di applicarla al meglio quando scrivi, ma non sei mai pesante, mai, e questo invoglia a leggere. Anzi, invidio tantissimo la tua capacità di scrivere bene e in maniera elegante, senza tuttavia risultare pomposa.
Ora vengo ai contenuti. Adoro gli scorci del tempio durante l'infanzia dei cavalieri d'oro e vederli accompagnati da quella figurina da te inventata, Maia, è stato davvero adorabile. I baby saint espongono al massimo quei tratti che conserveranno anche da adulti, in particolare il modo di fare estroverso di Milo, quello spaccone e un po' incattivito - almeno in apparenza - di DM e infine quello chiuso di Didier. Altra cosa che ho adorato: i nomi; il cambio dei nomi mi ha intrigato moltissimo, è qualcosa che fanno i papi e che un tempo facevano anche le regine, se non sbaglio (in caso correggimi) e ci vedo un forte simbolismo sul voler cambiare vita. NOn so se sia una scelta obbligatoria o meno, visto che Milo e Aioilia sono sempre loro, mentre Aldebaran e Mu vengono chiamati diversamente, sono quindi curiosissima di conoscere il motivo. Per quanto riguarda Maia, mi piace l'idea di pensarla come medico, in mezzo a tutti questi deboscia- emh, ragazzini guerrieri. Così come mi piace che sia studiosa, che viva una vita normale, diversa da quella dei suoi amici, e che sia comunque capace di legare con loro.
Per quanto riguarda le licenze, se ben fatte non mi hanno mai infastidito, anzi mi piace che l'autore di una storia riesca a gestire le informazioni mancanti del fandom per ricavare qualcosa di bello e interessante e non dubito che tu lo farai sicuramente.
Ammetto che la parte più shipposa e cretina di me sta già squittendo all'idea di vedere Camus (che devo dirlo, Didier o meno, sgamato subito, il nostro maestro di bocce per pesci supreme) e Maia interagire. Accadrà qualcosa? non accadrà nulla? Ulvinne si fa troppi film mentali? Non importa, perché oramai questo prologo l'ha conquistata e sarà di nuovo qui settimana prossima a leggere il seguito!
Insomma, tanti, tanti tanti complimenti, anche per l'utilizzo della lingua francese che ho apprezzato, proprio come vezzo personale di averla studiata, insomma ulteriori punti per te ^_^
Al prossimo scambio, cara,
Ulvinne

Recensore Master
12/09/21, ore 15:02

Ciao,
mi ha molto emozionato questo capitolo!
Ascoltare la sofferenza di Maya, il suo dolore, ma anche rabbia e forse rancore verso Camus.
Camus ha voluto morire. I suoi principi erano talmente radicati che ha scelto di morire per loro, piuttosto che vivere e continuare ad amare Maya.
Capisco la grande delusione e confusione di Maya e spero che presto lei trovi la capacità di perdonare e di andare avanti.
Non so se Camus ha davvero visto la luce di Athena in quegli ultimi momenti. Certo sarebbe bello immaginare che Athena abbia comunque cercato di salvare tutti i Gold; anche quelli che non erano dalla sua parte. Ma non ne sono tanto convinta.
Comunque spero che parlando con la Dea, Maya riesca a trovare un po’ di pace.
Rinnovo i complimenti e a presto!
Narclinghe

Recensore Veterano
31/08/21, ore 23:06

Un capitolo denso di emozione, era come stare lì ad ascoltare Maria e la sua sofferenza, seduta accanto ad Aiolia, a raccogliere ogni pensiero e comprendere il dolore e la rabbia verso Camus, verso la sua ostinazione che è stata più forte dei suoi sentimenti per lei. Sì, Camus era solo. Ha VOLUTO essere solo. Capisco che lei sia delusa da tutto ciò, che non ritenga che il suo sentimento fosse ricambiato.
È un pensiero triste e giustamente confuso e si fonde insieme con il ricordo di lui che sbiadisce nel tempo, il suo viso, la sua voce, diventa un filo sottile.
NO, non so cosa abbia visto Camus in quegli ultimi confusi istanti, forse il cosmo lucente di Milo che lo accompagnava verso la fine, forse finalmente si rendeva conto di non essere mai stato solo, forse ha visto questo, forse l'amore di Maia, ma certo NON ha visto Atena, tutta presa dai bronzini. Aiolia deve aver visto altro ;).
Come sempre, complimenti! :)
(Recensione modificata il 02/09/2021 - 02:22 pm)

Recensore Master
21/06/21, ore 17:49

Eccomi qua :)
Diciamo che la nonna di Maya ha avuto proprio una bella idea ad affidare sua nipote a Shaka.
Sono d'accordo con Ikki!
Shaka è il Cavaliere che di più degli altri ha dovuto rivedere le proprie posizioni e convinzioni, e quindi è forse l'unico che può convincere Maya a fare altrettanto.
E difatti ci riesce!
Ha capito subito che il punto debole di Maya è il non avere perdonato Camus di avere voluto morire!
Shaka è sopravvissuto perchè lo ha voluto e lo ha chiesto! Ha capito i suoi errori e ha chiesto a Mu di ritornare.
Camus ha preso un'altra decisione!
Mi fa piacere, nonostante l'immenso dolore di Maya, che questa abbia capito tutto e voglia riallacciare i rapporti con Milo!
Finalmente vedo uno spiraglio di luce in fondo al tunnel!
Rinnovo i complimenti ed al prossimo capitolo!
Narclinghe

Recensore Veterano
02/06/21, ore 14:35

Ho letto della morte di Camus, della battaglia tra lui e il Cigno in molti modi, tutti strazianti.
Ne ho scritto, sebbene poi non abbia avuto il coraggio, né la volontà, di lasciare il mio pg preferito alla Morte e abbia affidato a Milo il compito di riportarlo indietro.
Ho letto questo capitolo, e i precedenti, sapendo che questo sarebbe arrivato, sapendo che non ha concesso a Maia ciò che anche lui (cretino, guarda la tua Dea quanto si è interessata ad un suo Gold Saint!) desiderava, ma magari sì, in un attimo di smarrimento in quella che sarebbe stata l'ultima notte di questa vita.
Il dolore di Maia e più ancora quello di Milo dono così tangibili da poterli avvertire come una stretta angosciosa, proprio come tutte le volte in cui un pg che adori lascia i suoi affetti e anche te, che nella lettura, ti ci sei affezionata. Quasi un vecchio amico.
È adesso entrambi sono lì per dire addio all'uomo che amano.
Lui non ha mai osato confessare quell'amore travolgente e Camus non si è mai dato. La pena di comprenderlo. Rimandava al futuro la raccolta di quei cocci che ora resteranno per sempre un cuore spezzato. Anzi due. Probabilmente tre, perché Camus, avvertirà la loro sofferenza. Quella di Maia, a cui è stato accanto e quella di Milo, al quale ha negato quel poco di cui scorpio si accontentava. Un capolavoro. Brava!

Nuovo recensore
18/05/21, ore 17:11

Sono iscritta su efp da anni, in veste di "lettrice fantasma". Non ho mai recensito una storia (e in effetti, neanche questa è una vera e propria recensione), ma mi sono decisa a scriverti per spronarti a continuare! Ho notato che l'ultimo aggiornamento era abbastanza recente e ho letto gli ultimi capitoli (non la storia dall'inizio, lo ammetto), per cui ho speranza che continuerai ad aggiornare Sorella Morte. È una fanfic ben scritta, con una protagonista ben scritta che non puzza troppo di Mary Sue ( :D ) e con un enorme spazio dato all'introspezione psicologica degli amati goldini. Merita di vivere. Soprattutto, io aspetto il momento in cui torneranno i riflettori su Shaka (un personaggio che o si ama o si odia. IO LO AMO XD) dato che mi sembra debba assumere un certo ruolo nella storia (mi sbaglierò... <.< ). Ho anche speranza che tu ti voglia spingere con la narrazione fino agli eventi della serie Hades, e se ci siamo tagliati le vene ora, figurati dopo! Ho molto amato i capitoli su Milo (con cui condivido la data di nascita , quindi sono molto affezionata anche a lui!), la scelta di farlo soccorrere da Hyoga, etc. L'unico appunto lo faccio sulla piega che ha preso il personaggio di Maia negli ultimi capitoli, anche se leggendo le tue note alla fine penso che tu ne sia già abbastanza consapevole: per quanto il suo dolore e le sue reazioni siano ben circostanziate risultano un po' fastidiose, e tristemente questo non dipende solo e soltanto dalla tua storia, ma da come sia "tradizione" nel fandom inserire nelle fanfic un nuovo pg (solitamente donna, eccola la famosa e temuta Mary sue) che si pone in maniera oppositiva, soprattutto verso Saori, spesso con un certo benestare dei gold saints. Ti prego, non cadere in questo cliché. Maia è troppo ben strutturata per finire così. Spero che passata la fase della rabbia nell'elaborazione del lutto, se ne faccia una ragione! Graditissimo il mantenimento della tradizionale MiloxCamus nonostante la scelta di affiancare a Camus una ragazza. Angoscia portami via xD Tornando a Shaka, lui nella tua fanfic mi è piaciuto moltissimo, ed è difficile che succeda. Magari lo vorrei appena appena più sarcastico/stronzetto. È un personaggio davvero sfaccettato, spesso si tende ad "appiattirlo" nella sua dimensione contemplativa/religiosa, invece io trovo che sia un personaggio per certi versi quasi impulsivo, una pentola a pressione che ribolle. Secondo me lo hai centrato, e spero che tu vada avanti così. Insomma, in sostanza ti esorto ad aggiornare la storia, non per forza velocemente, ma non abbandonarla :) Alla prossima!

Recensore Master
11/04/21, ore 22:45

Ed eccoci qui al termine del capitolo 13!
Finalmente si vede un Milo che torna tra di noi, deciso a lasciare andare Camus e a riprendere la sua vita..... la LORO vita, sì perchè Camus secondo me non avrebbe mai accettato che lo scorpione non avrebbe reagito e avrebbe buttato all'aria tutto ciò che insieme hanno costruito!
Camus gli voleva bene, un bene immenso che non era amore, ma era un affetto uguale e che non avrebbe mai lasciato andare, se non fosse per il desiderio di dover morire per la sua ideologia!
Devo dire che lo sfogo di Maia mi è un pò dispiaciuto, è come se desse colpa solo a Milo di tutto ciò che è accaduto, ma se lei davvero conosceva bene Camus forse poteva arrivare anche alla conclusione che lui in primis ha dato la sua vita per un suo ideale! Se Milo avesso ucciso Hyoga, non glielo avrebbe mai permesso, difatti lo ha fermato alla ottava casa proprio per non andare oltre. Ma non aveva fatto in conti con gli altrri bronzini, al che Milo ha lasciato passare lui e i suoi compagni avendo capito da che parte stare e sono sicura che Milo pensava che Camus avesse capito e avrebbe preso la decisione di stare dalla stessa parte, invece no! invece ha deciso di immolarsi per rafforzare Huoga!
dargli dell'assassino è stato troppo cattivo, spero che un giorno (se già non sia accaduto quell'istante stesso) capisca lo sbaglio fatto e chieda scusa al suo amico, al migliore amico dell'uomo che amava! non credo che Camus sarebbe contento nel sapere l'appellattivo che Maia ha dato al suo caro amico!!!

Un finale giusto ed azzeccato, chi se non Hyoga era meglio nel selvarlo?
un brivido mi ha preso quando ha detto "ero all'undicesima casa ...." ti dirò mia cara _Camus_, io non ho mai accettato il fatto che il Cigno indossi le sacre vestigia di Camus, per me non ne è completamente degno.
Di Aquarius ce n'è solo uno.

bene mi sono rimessa in pari, finalmente
ehi, ora attendo il resto eh, non farmi attendere troppo, adoro leggere di questa storia
complimenti come sempre

un abbraccio
Sagitta

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