Recensioni per
Tu quoque, Roma?
di LaMicheCoria

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
02/10/11, ore 19:23
Cap. 1:

Bellissima, non c'è che dire.
Mi è piaciuto molto l'uso del latino, che conferisce alla storia un tocco in più di veridicità, oltre al fatto che l'episodio preso in considerazione è 'reale'.
Inoltre, la costruzione delle frasi è più lunga e articolata (Per esempio la scelta di utilizzare il soggetto all'inizio della frase ''Esse hanno più saggezza di quelle dei vivi'') e fa pensare, almeno a me, proprio all'epoca degli Antichi Romani, forse per l'aulicità che conferiscono al discorso le varie particelle grammaticali utilizzate (come l'aggiunta del soggetto, già citato, o il ''Quest'oggi'', che non era necessario per la comprensione della frase ma che, appunto, gli dona un tono più, come dire?, alto).
Quindi, sì, mi è piaciuta!

Recensore Master
22/09/11, ore 20:13
Cap. 1:

Neme-chan, non hai idea di quanto ho adorato questa storia.
L'ho letta tante volte ma non ho avuto il coraggio di recensire. Sai che sono un'amante della cultura e della storia romana, benché non sia un'esperta. E questa storia mi ha sconvolto.
Per i Romani della Res Publica è difficile parlare di rex o di regnum, visto ciò che è accaduto nel 509 a.C., e credo che la frase –Non potevi chiedere a Roma di sottostare al governo di un Re- l'abbia ben reso.
Le citazioni latine sono la exitus mundi, tanto per stare in tema però io scrivo castronate, LOL! Ti giuro, diamine, le ultime parole di Cesare mi hanno fatto sobbalzare il cuore -per la serie: qualche tuffo nemmeno lui se lo risparmia.
Non so come altro dirlo. E' un capolavoro, lasciatelo dire. Di motivi per adorare questo pugno di parole ne ho troppi e si mescolano. Non riesco a ripescarne uno decente dalla mia testa per creare una frase di senso compiuto.
E anche se fino a una mezz'ora fa, tipo, stavo traducendo una versione, maledicendo l'autore, i suoi antenati e discendenti, non posso fare a meno di pensare che, tutto sommato, il latino mi piace, perché senza di esso non potrei gustare appieno Catullo o Cesare -ehm, Cicero è un caso a parte, dettagli xD e credo che siano storie come questa quelle come mi fanno tornare la voglia di leggere. Ha un'armonia mistica -lo Stige, dei, mi hai distrutto con quelle parole-, questa storia, una melodia tetra e funesta, che porta alla fine d'un era e l'inizio dell'Impero.
E questo Cesare, moriturus (tu mi hai tolto cinque anni di vita, con moriturus te salutat! E con Ave Imperium!) lo sa.
Per ora, so che mi hai fatto davvero venire i brividi.
Grazie, Neme-chan! Grazie di tutto. :D
E visto che fa brutto, ago gratias tibi, ecco.
Un bacio,
Jo

Recensore Veterano
09/09/11, ore 19:01
Cap. 1:

E-e-e-e-e-e-e va beh, tu mi vuoi morta. Dissanguata. E con il cuore a pezzi, diciamolo.
Perchè no, questa non la dovevi scrivere! Insomma, Romanus e Cesare? No, devo ammetterlo, non li ho mai visti sotto quest'ottica. Sarà che ho sempre letto che il popolo adorava Cesare, prima e dopo la sua morte. Ma il popolo, sfortunatamente, è molto facile da gestire. Basta un sorriso, qualche bel gesto e parole che sanno dove colpire, e basta, il popolo, specialmente a quei tempi in cui l'ignoranza regnava sovrana, era bell'e cotto. Qui ci fai vedere proprio lui, Romanus, con tutti quei secoli alle spalle, pieni di gloria e di uno smisurato orgoglio da difendere, così come la libertà. Semplicemente impensabile che assista inerme a Cesare, facendosi abbindolare. Però, con quell'omicidio bell'e buono si è aperta la strada ad Ottaviano. Ecco, qua allora mi confondo, e in effetti confido nella tua conoscenza ben più grande della mia xD Insomma, non si è un po' scavato la fossa da solo? Il popolo non ha perso la propria libertà per darla in mano al princeps?
Scusa se ho dimostrato la mia beata ignoranza, ma sto male e il mio cervello è attualmente fuori sede ù_u
Ok, adesso evanesco (????!)
Ciao! chaska C:
p.s. ottime citazioni, le ho adorate dalla prima all'ultima <3