Con questa raggiungo le 400 Recensioni lasciate all'interno di EFP. E non potevo, non potevo non fare di questa storia il mio 400simo commento.
Perchè io adoro il modo che hai di rapportarti coi personaggi di cui scrivi (Ivan e Alfred in particolar modo per mio gusto personale e se ci riferiamo al fandom di Hetalia, ma ho letto altre tue storie in varie et variegate sezioni, ma il mio giudizio non cambia e la maestria resta), e come riesci a narrare e a trasmettere qualcosa senza sprecarti in rigiri di parole o infiocchettamenti, orpelli leziosi o altro.
E all'inizio sembra così tranquillo, così bello, ti si scioglie il cuore nel leggere, anzi, nel vedere la famigliola del Nord al completo [Oddeus, qua ho un piccolo dubbio, ma credo che sia dovuto più che altro al mal di testa lancinante: immagino che il fatto non si svolga esattamente nel 1809, vista la presenza di Peter/Sealand, che dovrebbe essere "nato" solamente nel 1942. Sì, lo so che è un dubbio scemo, ma in questo momento i miei neuroni non connettono come dovrebbero D:] tutta intenta in una delle attività più dolci che si possano fare con la neve.
Ma poi l'idillio piano piano si spezza, arriva l'ombra, arriva Ivan, arriva la realtà. E non serve aggrapparvisi, perchè quel sogno cui Tino cerca in tutti i modi di appartenere è proprio come la neve: destinato a sciogliersi.
Davvero, davvero complimenti Rota! Mi è piaciuto tantissimo :3 Grandiosa!
Alla prossima,
Nemeryal |