Recensioni per
Il buffone del momento
di MedusaNoir

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/12/13, ore 10:59

Questa non so nemmeno come commentarla. 
*Medusa sospira sollevata, incitandomi a lasciar perdere*
No, non lascio perdere. Alla fine qualche scemenza per spiegarti quanto mi ha toccato te la devo. 
Perciò. 
Hai descritto tutte noi, lo sai? Hai parlato di sentimenti reali, di una situzione che, se non la si è vissuta e toccata con mano, si può ugualmente e altrettanto facilmente immaginare e sentire come propria. 
Perché è capitato a tutti di sentire un vuoto. Avere la sensazione, no, la certezza, di non avere più senso. 
Perché tutti prima o poi capiscono cosa vuol dire rivedere lui, o lei, o chiunque, in ogni cosa. Fa male, che dico, è orribile. Può dilaniare in un niente. 
Soprattutto, poi, perché tutti, o quantomeno io, sanno cosa vuol dire non voler più piangere. Non avere più la forza per farlo. 
"Io non sono così, non mi dispererò, non pregherò, non piangerò."
Parole vuote, insulse e menzognere. Pronunciate quando ancora non si conosce ciò di cui si sta parlando. 
E tu? Tu l'hai spiegato magistralmente. 
Complimenti, anche se ormai lo sai già, 
alla prossima, 
Sara

Recensore Master
13/10/11, ore 17:44

Bah non so chi è Chi-So-Io ma il livello di presuntosaggine (?) che ho acquisito ultimamente sfiora livelli astronomici. E quindi quel Chi-So-Io sono io, anche se non è così. E in tal caso il vero Chi-So-Io potrà denunciarmi per aver rubato la sua identità. Pazienza.
Facciamo così, parlo della struttura della storia a livello stilistico e poi quando scrivo "Finisci qui" non leggere più, perché da lì in poi la recensione assumerà la forma di quello che ti direi se fossi Chi-So-Io. E nella mia testa lo sono.
Secondo me qui c'è tanto talento. Perché alcuni concetti che possono apparire distanti tu li mescoli insieme come il pane col burro. Il gusto è ottimo, particolare, diverso. Si legge con piacere.
Le tue parole, affogate in emozioni graffianti, pesanti, sono perfette. Ti strappano dalla realtà e ti portano dentro ciò che racconti, crudelmente, brutalmente, senza chiedere il permesso.
È uno sfogo pieno di talento. Pieno di te, pieno di capacità di scrittura. Mi piace. È nel tuo stile, meraviglioso stile!

Finisci qui.

C'era una volta una ragazza che stava male e mise tutto su carta. Lo fece perché era ciò che la faceva sentire meglio. Un'amica lesse e non potè fare a meno di pensare a quanto avrebbe voluto stringere questa ragazza a sé per dirle che il dolore che provava sarebbe diventata la sua forza. Che doveva resistere anche per lei.
Ma era troppo distante.
Allora l'amica lasciò solo una stupida recensione, con le lacrime agli occhi, dove le diceva che le voleva bene e che se aveva bisogno lei c'era.
Ci sarebbe sempre stata.
I sentimenti che aveva letto l'avevano davvero colpita e si sentiva impotente ed incapace di regalarle un sorriso. Ma cercò, attraverso poche parole, di dirle che era una persona meravigliosa e che sarebbe andata avanti.
Concluse il tutto con un abbraccio virtuale, che la ragazza le aveva vietato, ma se ne fregò. Lei l'abbraccio voleva darglielo a tutti i costi. Per farle sapere che non c'era persona più meritevole di stare bene e sorridere.

Guarda il cielo e sorridi Sara, se non per me, fallo per il vero Chi-So-Io.
Ti voglio bene baka.

Nuovo recensore
13/10/11, ore 03:22

Da un punto di vista solo stilistico e tematico?
Tematico:
Non ci si raccapezza. Mancano pezzi che, come lettore che si finge non interessato all'autore, vorrei sapere per poter partecipare meglio.
Passano intense, molto, le emozioni. (In fondo ti confesso che quello che c'è scritto lì in parte lo capisco e lo condivido.)
Ma se è scritto solo per sfogo allora va bene, se è scritto affinché tutti possano leggerlo allora no, mancano dei pezzi di trama fondamentali per farci capire qualcosa di più.

(sì, lo so, può essere considerato crudele un commento del genere. Ma anche io, quando scrivo non solo per sfogarmi, voglio giudizi sinceri. Che il "oooh, soffri?" di solito mi fa solo inca...volare -e soffire- di più. Quindi ti sto rispondendo così come giudico i miei lavori "n-emozioni dopo".)

Stilistico:
E' un'espressione violenta, più che dolorosa. Ma è un'esplosione dolorosa. La punteggiatura trattata "a caso", la scelta di seguire un filo logico che solo tu (forse) vedi, sono senza dubbio i punti di forza. Sembrano confonderci, ma aiutano a ritrovarci. Anche la scelta delle ripetizioni e della diversa lunghezza delle frasi è vincente. Spezza il fiato, quando leggi. (Anche se leggi solo mentalmente.)

E' senza dubbio un buon lavoro, viene comunque voglia di leggerlo fino alla fine. Ma si sente che non è nato davvero per un utente finale (un qualunque utente finale).

E siccome vieti gli abbracci e le pacche sulle spalle, mi tocca di finire qui.

Recensore Master
12/10/11, ore 11:58

Chi-so-io sicuramente non sono io, per cui mi liniterò a dire che questa storia mi ha davvero toccata. Si vede che è scritta col cuore e non tanto per, non ho pensato nemmeno per un secondo "Quelle virgole mancanti sono un errore". Si vede che stanno (non stanno) lì perché così deve essere.
Perché altrimenti questa storia non sarebbe vera e non squarcerebbe la testa e il cuore del lettore (il mio, almeno) come invece fa.
Brava, Med.

La tua Tef

Recensore Veterano
12/10/11, ore 00:30

Molto bella, molto personale. Non credo che chi ignori tutta la storia possa coglierla appieno. Non dirò la mia, è uno sfogo, non ha bisogno di commenti.
Se vuoi essere corretta cambia "Ti bacerei finché non capirai".
Speriamo di poter dire come Masini: oggi no, non piango.