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Il tempo delle foglie secche
di Rota
La "pazzia" in cui Russia sta trascinando Finlandia è quantomai palpabile. Si sentono i suoi nervi tesi, ma così tesi che sembrano scricchiolare come le foglie dell'autunno. Quel senso di perenne allerta che logora i sensi e la mente, quel vedere davanti a sè un futuro di disfacimento (Lituania, morto nel fisico. Lettonia, morto nella mente. Estonia, morto nell'anima) e non sapere quando accadrà, ma al contempo essere certi, certi oltre ogni limite immaginabile che succederà. Ancora più terribile è sapere che, alla fine, questo è già accaduto. Quel disfacimento che sembrava così lontano un solo istante prima, ora è invece in atto e continua, regolare, come l'alternarsi di autunno e inverno, come quei gesti sempre uguali di Russia, quel suo sorriso da bambino, che è all'insieme quanto di più terribile e dolce possa esistere come espressione. |
bella,mi è piaciuta molto. |