Non è cosa da tutti, cimentarsi su uno dei personaggi che più avrebbe da offrire, ma che meno è stato capito e apprezzato dal fandom – la colpa è, ahimè, dello stesso Kishimoto che non ha sfruttato a pieno il potenziale di uno come Sai, relegandolo a un ruolo troppo marginale, rispetto agli sviluppi che avrebbe potuto approfondire.
Davvero, ti stimo molto per aver scelto di focalizzarti su di lui e non sempre sui classici personaggi di cui sempre si legge in giro: trovo, tra l'altro, che tu abbia la sensibilità e il tatto necessari per parlare di lui con leggerezza e, al contempo, profondità, come ho appena potuto appurare.
Come al solito, molto belle le immagini che riesci a evocare con queste brevissime flash: tanto più in questa, in cui era indispensabile coniugare arte e scrittura, visto di chi si parla.
In particolar modo, ho aprezzato i richiami – velati e nostalgici – al fratello di Sai e alla sua storia – una delle più drammatiche, a mio parere! Il nero con cui hai dipinto questa storia era intriso di malinconia – e solitudine.
Ti ringrazio per quest'altra piacevole lettura,
Ayumu

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Trovo che Sai sia uno dei personaggi più inquietanti e freddi, per non dire anche complicati, del manga. Il suo passato è del tutto ignoto e il suo comportamento di sicuro mettono i brividi. In questa flash si percepisce bene la confusione del ragazzo che a causa dell'allenamento che ha sopportato ha eliminato ogni tipo di legame ed emozione a tal punto di non ricordarsi nemmeno che cosa siano. Sono rimasta piacevolmente colpita, la flash mi è piaciuta tantissimo xD
Complimenti.
Bacioni
A presto!
Ciao Ciao
MissysP

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