Sì, sono ancora io.
No, non lanciarmi quell'occhiata di fuoco. Non me ne vado.
Poche parole, questa volta, lo prometto.
Anche perché questa storiella è l'angoscia. Dio, perché? Mi è venuto un groppo in gola, te ne rendi conto?
Poche, stupidissime parole sul mare, la bufera, un bambino cresciuto che bambino non è e un vecchio senza una mano che si piange addosso.
Sì, la rabbia è dovuta al fatto che per poco non mi hai fatto piangere.
E ti odio, per questo, perché non mi andava di farmi venire il magone e tu ci sei riuscita.
Al diavolo, niente complimenti stavolta.
Vergognati.
Non ti dico nemmeno alla prossima, tanto lo so che suonerebbe più come una minaccia che altro.
Vergognati ancora, sempre di più,
Sara |