Ho appurato che non so recensire questa storia.
Voglio dire, le cose da dire le ho, ma non riesco a trovare le parole giuste per farlo adeguatamente.
Ma allora perché recensisco, forse ti chiederai: in realtà stavo per rinunciare, ma poi ho deciso di lasciare comunque un pensierino, perché la storia mi è piaciuta e mi andava di fartelo sapere.
Sarà che la rassegnazione con cui il guerriero riconosce di aver fallito, come uomo, il che è ancora più triste, mi ha colpito parecchio.
Le ultime due frasi sono di grande effetto.
Devo ammetterlo, mi ha messo un po' di angoscia addosso - ma di certo non ne faccio una colpa a te, it's my fault -, ma mi è piaciuta. Parecchio.
Bravo! ;)

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