Recensioni per
Le avventure di Morte e Destino
di NonnaPapera
Questa poi!😂😂 |
"Un gigantesco albero carbonizzato, avvolto da strisce di stoffa nera e da cui pendevano delle specie di teschi anch’essi neri era nel centro del salone." Sono scoppiata a ridere.. Si,Morte,questo è il modo esatto in cui si decora un albero😂 |
Per un pregiudizio nella mia testa (dai,non solo nella mia,ma in quella di tutti gli esseri viventi,no?) non riesco ad immaginare Morte,come invece dovrebbe essere. Per me la morte è qualcosa di orribile e spaventoso,invece qui lo descrivi in modo scherzoso e per giunta usando un linguaggio assolutamente corretto e divertente. Addirittura la morte è romantica! |
Proprio nella l'idea di scrivere su di loro in base a dei temi. Questo dei colori è stato semplicemente fantastico,me lo immagino già Morte che insegue Destino per il castello con la falce😂 |
Non so come sia nata questa tua idea,ma è una forza😂 |
Questi due sono assolutamente fantastici! Non sono io l'unica che si immagina la morte maschio corrispondente a questa caratteristiche allora XD. Mi raccomando, finiscila questa raccolta **. Ci tengo davvero e sono meravigliosi U_U |
ahahahahah... |
I paragrafetti sul "Male" e sull'"Oscurità" mi hanno fatto ridere da sola ed è raro che succeda, per cui, complimenti! Li ho trovati geniali! Mi ha fatto troppo ridere quando Morte scrive "Che antipatico!". E' così infantile e pensare che sia la morte a scriverlo è ancora più comico! |
Mh... Ho trovato questo capitolo un po' più forzato rispetto al precedente, come se, entusiasta della storia, avessi avuto voglia di scriverne altre simili. Solo che, secondo me, avresti dovuto prenderti un po' più di tempo per scriverla. Con questo non voglio dire che questo capitolo non mi sia piaciuto, solo mi è piaciuto meno del precedente. Il paragrafo sul "Rosso", per esempio, l'ho trovato un po' fine a se stesso ed estraneo al contesto ironico generale. Attenta a non cadere nel banale. |
Oddio. |
Ho trovato anche questo capitolo molto divertente, ho trovato piacevole la lettuura delle sottosezioni in cui è diviso il testo, e soprattutto mi sembra siano stati particolarmente appropriati gli accostamenti presenti tra i vari colori e le situazioni narrative in cui sono stati inseriti, ad esempio la parte dedicata al rosso, posso capire come Morte non possa trovarlo il suo gradimento, per lui è una fonte di stress, specie dopo millenni in cui deve sentire lai e pianti da parte dei mortali, molto bella anche la parte degli occhi, che essendo di un tipo evidentemente innaturale potevano essere apprezzati solo da un'altra entità, inoltre mi sembra ben caratterizzato il personaggio di Destino in quello dedicato al lato intimo della coabitazione e nel giudicare i gusti del suo compagno, fanno chiaramente capire come il loro rapporto (come un po' tutti) abbia aspetti difficili. |
Mi è piaciuto molto lo spirito di fondo che permea questa storia, ovvero la narrazione di quella che potrebbe essere una normale giornata della vita di coppia con le sue luci, le sue ombre e annessi e connessi, se non fosse che appunto non si tratta di esseri umani ma di entità, perdipiù di quella che regolano il corso e la fine dell'esistenza dei mortali, il tutto trattato a mio parere con garbo e gentilezza nella descrizione delle varie vicende, pur nella struttura narrativa decisamente godibile, devo dire che la parte che ho preferito di più è stata quella dedicata ai giochi (per la citazione della celeberrima scena del Settimo sigillo bergmaniano) ma anche l'ultima non è male, in effetti un cupo mietitore in completo bianco non è proprio dell'immaginario collettivo, o almeno non in questa parte di mondo ne va della sua dignità e prestigio. |