Tecnicamente non so proprio cosa dire.
E iniziare una recensione senza dire nulla non mi pare proprio il massimo... e poi è anche leggermente paradossale (?)
Ok... forse scrivere qualcosa di banale, in assenza di termini migliori, mi pare cosa buona e giusta, perciò (tanto ormai l'avrai capito, no? xD) è M E R A V I G L I O S A ! *-* (lo dicevo che era banale, ma l'italiano è una lingua alquanto ristretta...)
Vaaaaaaaa bene, dopo aver sparato cavolate una di seguito all'altra, forse è meglio iniziare ad essere seri... o come minimo a cercare di articolare qualcosa di un pochetto più complesso di "bella, mi piace, brava" perciò: concentriamoci!
Devo ammettere che all'inizio ero un pò perplessa, non perchè non mi piacesse, ma perchè non riuscivo bene a capirla....
Poi l'ho letta tutta e devo dire che non ho mai letto una cosa tanto bella.
No, non scherzo. Fattene una ragione. (xD)
Sei riuscita a trasmettere meravigliosamente bene il senso di confusione di Sirius e, alla fine, il suo sentirsi estremamente solo (estremamente... forse ho esagerato, ma capiscimi! >.<)
Comunque, dopo averla riletta, ho deciso che queste due sono le mie parti preferite:
questa:
"Due milioni. Il nulla non ha sapore, non ha odore e non ha colore. Nel nulla nessuno ride, nessuno piange, nessuno esiste. Il nulla non è liscio, non è ruvido e non è nemmeno morbido. In realtà non è nemmeno scomodo. Due milioni di non si sa cosa.
Centomila. A che cosa, poi, proprio lo ignora. Centomila e basta, nel suo non sentire nulla.
Seicentosessantaquattro. Che alla fine, a chi interessa che cosa voglia dire? A Sirius no di certo. Solo seicentosessantaquattro.
Cinquantuno. Non respira, non pensa – pensa di non pensare-, non soffre. Soffrire. Nel nulla nemmeno questo verbo ha significato. Nel nulla nessun verbo ha significato. Cinquantuno, e nemmeno il verbo esiste.
Ventitré. E’ da ventitré – ventitré cosa?- che il nulla non è più così nulla. O almeno crede. Intanto si è accorto che qualcosa gli ferisce gli occhi, qualcosa di luminoso, caldo, profumato e che scoppietta. Ventitré, e improvvisamente può percepire il nulla.
Undici. Forse non sarà così male, pensa. Fin ad adesso non lo è stato, ma cosa verrà dopo? Si gode undici: poi tutto cambierà, in che cosa è da vedersi."
e questa:
"Non ha il tempo di formulare un solo altro pensiero: non passa un battito di ciglia. Si è dimenticato persino che non sta respirando. Quasi ha sentito un battito del cuore nel petto. Che sia impossibile, che sia illogico non importa.
James lo abbraccia di nuovo e questo sì, per Merlino, che importa!"
Quindi, a parte gli scherzi, mi è piaciuta veramente tanto e va di filato tra le preferite! ù.ù |