Recensioni per
Till I'm screaming for more
di Edenya404

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/11/11, ore 21:36
Cap. 1:

Oh *_* Te lo ripeto: tu mi vizi troppo con le tue storie, sono sempre più belle! E poi, novella come sono nel fandom di Sherlock, trovare subito un tuo racconto.. Ah, troppo bello! Troppa bella la storia! Penso sia inutile ripeterti che adoro il tuo modo di scrivere: semplice, delicato e sempre perfetto, riesci a rendere le situazioni così reali che sembra averle davanti! Davvero complimenti chérie, ottimo lavoro come sempre!
Bacioni, a presto! :)

Recensore Master
05/11/11, ore 11:44
Cap. 1:

A causa del modo in cui Sherlock è finito, molti fanwriter si sono cimentati nel raccontare l'immediato futuro dopo Moriarty. Il modo in cui l'hai fatto tu mi ha molto colpito piacevolmente. Lo stile che usi è il punto forte della fic, oltre l'IC rispettato, mi piace davvero come riesci a descrivere le cose, le sensazioni, le scene; l'inizio, ad esempio, è bello, è così da Sherlock, con le sue domande, il fastidio che prova perché non riesce a capire - tutto scritto in modo fluido, non banale, uno stile che prende il lettore e lo porta sul palcoscenico della storia. 
Tutto il sogno mi è piaciuto tantissimo, è la mescolanza perfetta tra desiderio e paura, tra colpa e affetto, fra razionalità e irrazionalità. Sherlock è combattuto, è umano nonostante tutto, come diceva Moriarty, lui ha un cuore. E questo batte in gran parte per John. Il suo dottore, finito in qualcosa di troppo grande, troppo umano per una lotta fra sociopatici... se da una parte Sherlock vorrebbe stargli lontano, per non ferirlo più, dall'altra non riesce a sfuggire a lui, al suo corpo ferito, a John che lo capisce e lo accoglie, che lo vuole "sentire" (bella, bella quella scena!). 
Poi si passa alla realtà. Questa divisione interiore si trasmette in modo psicosomatico al corpo e nasce il prurito, dovuto anche alla ferita; Sherlock torna al mondo reale, non può dire quello che prova, forse non vuole o più probabilmente non ci riesce, ma la colpa è sempre lì, presente, dolorosa. John è ferito, davanti a lui. Così tremendamente normale, di carne e ossa; Sherlock scappa da lui per non vedere i suoi sbagli sul suo corpo, anche se John lo avrebbe rifatto mille volte, noi spettatori lo sappiamo benissimo. E la fine, wow, è perfetta, Sherlock ha parlato nel sonno, gli ha detto di non andare - si è mostrato umano, perché alla fin fine lo è, almeno con John, e immagino che il suo turbamento sia più che normale, anche se io ci leggo una nota slash che non suona mai male.
... aww. Che dire, a parte i commenti seri, che bella storia, ben scritta, avvincente, introspettiva, slash, non ho mai chiesto altro dalla vita *w* complimenti, davvero! :)