Recensioni per
Words Are Flying Out
di Elena Waters

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/05/14, ore 09:28

Giudizio del Contest "Quasi inedite - II edizione"
 
Grammatica e sintassi: 10/10.
Data la tua premessa sulla valutazione grammaticale, quando indici un contest, non mi sarei effettivamente potuta aspettare niente di meno della perfezione. È sempre una grande soddisfazione quando riesco a dare il punteggio massimo in questo parametro, poiché raramente succede.
 
Stile e lessico: 9,5/10.
Di nuovo, hai uno stile tendente alla perfezione. Teoricamente, non penso che si possa dire una cosa del genere, perché a suo modo la questione stilistica dipende un po’ da chi legge, perché è proprio il lettore a decidere di volta in volta se la scelta delle parole e delle frasi sia stata consona o meno al concetto da esprimere. Ho però parlato di tendenza alla perfezione perché ho avuto l’impressione che ogni frase fosse accuratamente studiata per poi essere messa in quella posizione quasi “al millimetro”. Se quando le imprese edili costruiscono le case avessero anche solo la metà dell’attenzione che sembri aver messo in questa storia, il muro della mia cucina non sarebbe così storto.
Per riassumere, credo che la cura che hai utilizzato sia molto funzionale a ciò che dici, perché una scrittrice in lotta con la propria creatività stende le parole con molta cura – lo so perché ci sono dentro adesso, probabilmente ci sarò dentro un po’ sempre e non sarò nemmeno sola. Quindi penso che lo stile – e anche il lessico, perché si può davvero parlare di un tutt’uno in questo caso – rispecchi un po’ il contenuto. Il che è davvero il massimo, perché è una delle cose più difficili da trovare.
Non ti ho dato il punteggio massimo per via delle virgole, che in alcuni casi mi sono sembrate troppo poche. Ho notato che l’hai omessa prima di un “ma”, o anche in altri casi in cui una pausa nel periodo sarebbe stata più adatta. Ripeti anche un po’ spesso la parola “quello”, sia come aggettivo che come pronome. In alcuni casi, soprattutto quando lo usi come pronome, potresti sostituirlo con uno personale, anziché dimostrativo. In alcuni punti trovo che la lettura sia un filino appesantita. Ma, ad ogni modo, questo discorso è puramente soggettivo e ti ho tolto davvero poco.
 
Originalità e comunicatività: 9/10.
Non sono sicura di questo parametro, perché mi è capitato più volte di leggere riflessioni di un autore, qui su EFP, che parla del suo rapporto con le parole, del modo in cui le partorisce e anche di ciò che non succede quando non riescono a uscire dalle dita, o dalla penna. Quindi, da questo punto di vista, forse è qualcosa di ripetuto, già letto e già visto.
Ma mi è comunque sembrato curioso che tu abbia rappresentato il concetto non sotto forma di riflessione, ma proprio come storia, dando una protagonista che funge solo a permettere a chiunque di immedesimarsi in lei. Se avessi trattato il tutto come un flusso della tua coscienza, sarebbe stato un po’ più complicato rivedere se stessi. Invece, dando quell’input “Lily” all’inizio, è come se avessi messo un seggiolino davanti a un grande schermo, come i trenini dei parchi divertimenti che portano le persone all’interno del mondo che verrà poi esplorato.
L’ho trovato molto particolare, sicuramente evocativo e anche emozionante. Mi hai dato tutte le emozioni dell’angoscia che, ahimè, provo anch’io quando non riesco a scrivere. Hai parlato di qualcosa che affligge molte persone, hai dato voce a una paura comune che, però, non tutti hanno sempre il coraggio di affrontare.
 
Caratterizzazione scena e personaggi: 7/10.
Non hai detto molto della scena e nemmeno di Lily. Insomma, il punto della questione era un altro e, come ho detto già in altre valutazioni, è perfettamente coerente con il senso della storia che manchino alcune parti descrittive. Ciò che sto valutando, però, non è nemmeno la descrizione, è più una percezione di ciò che c’è nei dintorni. Io capisco che c’è la protagonista con una penna, ma non so se il foglio sia intonso, sia scritto e cancellato, sia scarabocchiato. Credo che sia un dettaglio che avrei preferito conoscere, perché avrebbe dato in qualche modo un’idea della determinazione di Lily.
Anche di lei non abbiamo granché informazioni. Sappiamo che è afflitta da questo blocco dello scrittore, che chiamo in questo modo così generico perché può avere così tante forme da far impallidire chiunque cerchi di darne una definizione, ma non sappiamo effettivamente null’altro. Le sue riflessioni sono molto profonde, la mancanza di parole necessarie a raccontare le cose più importanti le dona l’angoscia di cui ti parlavo prima, ma è difficile dire qualcos’altro su di lei.
Per quanto sia fondamentale altro, in questa flashfic, penso comunque che qui ci sia una carenza in questo senso.
 
Gradimento personale: 8/9.
Mi sono ritrovata moltissimo in questa storia. Per me è arduo anche scrivere valutazioni come sto facendo ora, se sono bloccata, e infatti spero che voi partecipanti riusciate a capirmi anche se io non riesco a esprimere al meglio le emozioni che le vostre storie mi hanno suscitato. Lily sicuramente mi capirebbe, perché ha il mio stesso problema, e probabilmente anche tu, dato che hai scritto questa storia. Paradossalmente, mi è piaciuta molto perché, in un meccanismo inverso e che mi rende molto scettica (perché sembra impossibile, non perché abbia qualcosa di sbagliato), sei riuscita a esprimere moltissimo anche solo dicendo cosa sia impossibile da esprimere. È come se fossi andata per esclusione e queste esclusioni avessero delineato qualcosa di nuovo.
Sono stata molto affascinata dalla storia e lo sono tuttora, perché ogni volta che la rileggo vengo inevitabilmente colpita dalle tue riflessioni così vere, così probabilmente comuni da farmi sentire meno sola in questo mondo di autori in litigio con la propria creatività. È terribile avere un concetto in mente che non possa essere espresso a parole, per questo mi sono sentita tanto affine a Lily da essermi seduta su quel seggiolino che mi ha portata dritta nel suo mondo: un mondo che è un po’ anche il mio.
 
Eventuali bonus per le recensioni: 0,6/1.
 
Totale: 44,1/50

Nuovo recensore
03/01/12, ore 10:58

...ora sono io che cerco le parole adatte per descriverla. Profonda, con quel non-so-che di quasi poetico.
Mi fa tornare in mente le sensazioni che anch'io ho provato, e a volte provo tutt'ora. Un salto nella mancanza di parole da usare per esprimersi.
Per paura forse? Non si sa.
Mi ha molto colpita. Complimenti! È davvero bella.
A presto,
Jay.

Recensore Junior
13/11/11, ore 12:57

Diamine, sono senza parole. E' meravigliosa, ecco.
Quante volte capita di provare le stesse sensazioni che hai descritto?Quante volte ci si sente talmente vuoti e privi di significato che ogni nostro pensiero sembra intile e superfluo?
Sò, non posso dirti altro se non che sei diventata una bravissima scrittrice, descrivi i pensieri più astratti senza cadere nella banalità e soprattutto utilizzi delle metafore stupende.
Che altro scrivere in questa recensione sconclusionata, se non "vai avanti così che sei forte"?:DD
PS che non c'entra nulla: Mi sto rivelando una pessima amica, me ne rendo conto, ma tu non hai idea della connessione schifosa che ho...nonostante io abbia bestemmiato in tutte le lingue del mondo, non sono riuscita ad aprire la tua e-mail in nessun modo D: